Autore: Andrea Ceradini
|
|
Fuga da Caporetto - Nostos padano
Romanzo Storico
|
|
|
Martini osservava Caterina. Fino a allora si era comportata bene, aveva superato delle prove molto dure. Si chiedeva se avesse fatto bene a trascinarla con loro, forse avrebbe fatto meglio a convincerla a rimanere nella sua villa di Udine.
Uscì dalla casa e si sedette su una pietra cercando un mozzicone di toscano che aveva in una tasca e che i tedeschi non gli avevano portato via. Un vento ge... |
Autore: Maria Franzè
|
|
|
Aver perso le visite pomeridiane di Elia fu un'ecatombe per la sua mente, non riusciva nemmeno più a piangere.
Si chiuse in sé stessa e il medico curante, consultato dal Barone, decretò che l'unica medicina fosse di farle trascorrere un periodo di tempo nell'aria natia.
Si trasferirono a Napoli, il Barone aveva proprietà terriere e immobiliari da governare anche lì, oltre che in Calabria.
Fu... |
Autore: Maria Franzè
|
|
|
Il viaggio nel passato ha smosso nella sua anima un moto inarrestabile e durante la notte si sveglia.
Avverte il corpo così pesante che non ce la fa a muoversi, non riesce ad alzarsi dal letto, ma non può dormire.
Sofia non è sola, le sta accanto quello studente d'economia, suo marito Sergio che non la lasciava mai sola.
Con un amore timido e costante si era insinuato nella sua vita, continu... |
Autore: Luigi Arcari
|
|
|
Sabato.
Lo squillo del cellulare gli scoppiò nella testa, inaspettato sia per il sonno profondo in corso, sia per la consapevolezza interiore che non fosse giorno di lavoro e che quindi, secondo regola e giustizia, non dovesse esserci sveglia alcuna prima della mattinata avanzata. Francesco impiegò tempo a realizzare che fosse una chiamata telefonica quella in corso e non la sveglia, poi per tr... |
Autore: Anna Pulinaro
|
|
|
Il corpo dolorante giace sul pavimento gelido; lentamente apre gli occhi e si rende conto di essere avvolto nel buio. Tenta di rialzarsi mettendosi a sedere, ma geme per una fitta di dolore che avverte ai polsi legati; osserva ciò che lo circonda. La stanza è piccola e malridotta, i muri sono privi dell'intonaco caduto a causa dell'umidità, il pavimento è bagnato e lercio, c'è un odore persistente... |
Autore: Ornella Nalon
|
|
Una luce sul futuro
Romanzo di formazione
|
|
|
La bottiglia di bourbon era sul tavolo, vicino alle sigarette e all'accendino, e il bicchiere pure. La televisione, altra concessione moderna in quel concentrato di antichità, era sintonizzata su un programma musicale: note new romantic, a volume basso, giusto per creare un sottofondo che potesse predisporre all'ispirazione.
Richard accese il portatile, si posizionò sull'icona di word e aprì una ... |
Autore: Beppe Amico
|
|
Ovunque vai porti te stesso
Romanzo Rosa
|
|
|
Mi erano sempre piaciute le passioni travolgenti. Ero attratto dagli amori storici dei grandi letterati, dalle storie romantiche e spesso impossibili di certi uomini illustri. Ricordavo Leopardi e la sua amata Silvia, Dante e Beatrice, Foscolo con le sue passioni tormentate, D'annunzio e le sue ammaliatrici dei sensi.
Le storie d'amore un po' tinte di giallo e che ti tengono con il fiato sospeso,... |
Autore: Mohamed Bouzitoune
|
|
Un'avventura di Rady Scott
Romanzo
|
|
|
“Nel viaggio della vita non si danno strade in piano: sono tutte o salite o discese.” Arturo Graf
Difficile dire quanta umidità si fosse accumulata durante la notte. Nemmeno la leggera bruma che rendeva impenetrabile l'oscurità riusciva a far sparire le poche stelle che insistevano a non volersene andare. Troppi... |
Autore: De Vivo Cristoforo
|
|
|
E' l'uomo per me, fatto apposta per me...
E' forte con me e da uomo sa dir parole d'amore, ma ciò che amo in lui, è il ragazzo che nasconde in sè.
E' l'uomo per me, è sicuro di sé , da uomo sa già i progetti che ha, i sogni che fa, ma ciò che amo in lui è il ragazzo che nasconde in sé, mai nessuno saprà separarlo da me, ogni giorno saprò con lui restar.
E' l'uomo per me sicuro di sé e forte con... |
Autore: Massimo Spinosa
|
|
I sentieri di Zoe
Romanzo
|
|
|
Quasi per caso scoprii che in paese, di nascosto, mi chiamavano “13” perché mi ero fatta tredici ragazzi. Non era vero, ma a me non fregava nulla. Mi piaceva avere amicizie tra i maschi più che tra le femmine, soprattutto a scuola, e questo aveva contribuito alla fama. Non mi devo giustificare. Vivevo ad Acquaforte, un nome per prendere in giro gli abitanti: schiacciato su un costone di montagna q... |