Autore: Lexie Rose
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MonoChrome
Distopico Fantasy Rosa
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Sono in fila. Cammino lentamente, un passo alla volta, seguendo la schiena della donna che mi precede. Non so chi sia, non la conosco, ma qualcosa mi dice che devo seguirla. È come se sapessi di doverlo fare. Un pensiero programmato nella mia testa che si ripete come il ticchettio di un orologio.
L'eco dei passi rimbomba ritmico intorno a me, sono cento, forse mille. Mi guardo intorno, avanti e i... |
Autore: Manuela Stangoni
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Il tempo passava e noi accumulavamo esperienza, forza e determinazione.
I ruoli che ci accumunavano al branco sembrava ci si cucissero addosso senza neppure faticare.
Sapevamo chi di noi fosse il Tester o l'Omega, chi di noi ricoprisse ruoli secondari ma sempre determinanti per il branco.
Eravamo lupi.
* * *
Anche quel giorno l'avevamo passato per intero nel bosco, all'inizio tutt... |
Autore: Ottavia Papa
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Il silenzio del sole
Romanzo Distopico
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Una folata d'aria calda e il sole meridiano abbacinante.
Roxana non lo ricordava così spietato. Dopo tre settimane di oscurità, la radiazione intensa le risultava insopportabile. Schermò lo sguardo con la mano, nonostante indossasse gli occhiali protettivi. Rimase immobile. Silenzio, intorno. A poco a poco le cose riacquistarono contorni definiti. Risalì gli ultimi gradini della rampa e uscì all... |
Autore: Arsenio Siani
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La battaglia delle parole
Distopico
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9 Marzo, ore 09:37.
L'auto si fermò davanti al portone del palazzo. La portiera dal lato del guidatore si aprì, permettendo alla ragazza di uscire dall'abitacolo. La figura minuta ed esile si mosse nervosamente sulle gradinate che conducevano all'ingresso della palazzina, quando un suono stridulo, quello di una voce severa e squillante, la costrinse ad arrestarsi.
- Alt! -
Si voltò al... |
Autore: Manuela Stangoni
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Intelligenza e coraggio non hanno padroni, sono lupi famelici che valutano, discernono e agiscono.
Con la mia lama di ossidiana ho aggiunto un nuovo intaglio al bastone che mi porto incollato addosso; gliel'ho inferto stanotte, e mentre lo facevo verificavo quanti altri ne avevo fatti per tutte le notti precedenti.
Ho bisogno di contare il tempo.
Non mi posso permettere di arrivare a destina... |
Autore: Noemi Cianciaruso
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Gocce di pioggia colavano lente sui vetri delle finestre, mentre il mondo si sporcava di nebbia. L'educatrice si aggirava per la classe, il rumore martellante dei tacchi che scandiva i suoi passi e risuonava fastidioso in quel silenzio grigio come il cielo.
- In nome di Uhr, cominciamo la lezione di oggi. Prestate attenzione. -
Tutti i bambini alzarono gli occhi su di lei. Tutti tranne una.
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Autore: Pietro Castellini
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La mia unica consolazione è la mia passeggiata giornaliera.
Tutte le mattine, prima di pranzo, percorro lo strapiombo di arenarie, fino al faro che si erge solitario in cima al promontorio.
È un faro in muratura, dipinto di bianco, tranne la punta rossa.
A volte ci salgo in cima, e da lassù ammiro l'orizzonte.
Anche durante queste camminate non sono completamente solo.
Sono sempre accompa... |
Autore: Simone Volponi
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Urbe Ferox
Horror Distopico
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Così era sorta l'Urbe, conficcata tra i resti di una Roma sfinita, afferrata poi dall'unica forza in grado di raccogliere le lacrime e la rabbia della nuova popolazione post-umana: gli Elevati, l'ultima razza politica rimasta, salita al governo marciando sulle macerie e cavalcando la disperazione. Gli Elevati si erano arroccati nella fibra del mega portale Source, attraverso il quale legiferavano ... |
Autore: Adelaide Rossi
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L'esercito dei pomodori tristi
Fantascienza Distopico Pulp
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A volte faccio un gioco.
Cerco di indovinare come le persone intorno a me si siano procurate le loro cicatrici.
Può sembrare semplice ma non lo è.
Ci vuole un occhio allenato.
Bordi irregolari e frastagliati, ancora sofferenti, lembi di pelle morta che ricadono tristemente ai margini di quella che una volta era una ferita. Generalmente è tutta opera del batterio mangiacarne.
Contorni netti e... |
Autore: Stefania de Girolamo
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Resta in noi
Romanzo Distopico
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Via libera pensò.
Si alzò dal letto senza fare rumore. Si affrettò giù per le scale, quasi senza respirare, cosa che negli ultimi anni si era fatta più pesante grazie alla bronchite cronica.
Certo che se non avessi avuto il vizio di fumare! Ora nemmeno posso uscire fuori dall'uscio senza la mascherina.
Prima di decidersi a mettere piede fuori sbirciò in ogni angolo per accertarsi che non ci ... |