- Che odore, quest'acqua - si lamentò mamma, il dito sanguinante sotto il fiotto del rubinetto.
- Ma che odore e odore, è il progresso. Cloro e carboni attivi, mettiamo noi dell'acquedotto. È più buona quest'acqua che quella delle fonti in montagna e persino della fontana azzurra di Bossolasco. E ringrazia che facciamo così - rispose papà alludendo al lavoro che quel giorno attendeva, ogni minuto più pingue sulla scrivania in Municipio, come...
Spegnere il buio
Romanzo
Teresio Asola
Dalla soglia Tiziano sbirciò fuori. L'avenue era affollata. Un uomo camminava con una gorba sul capo piena di enormi pani, una donna procedeva dritta bilanciando un cesto in testa, un giovane proponeva uno strumento musicale cilindrico con corde metalliche, gruppi di bambini andavano a scuola in divisa, un venditore ambulante proponeva timbri di gomma, due ragazzi trainavano ognuno un carretto colorato a due ruote pieni l'uno di verdure e l'altro...
Tu, Bianca e Johnny
Romanzo
Teresio Asola
Il primo venerdì, 21 luglio, finita la prima settimana di lavoro nei campi, vi metteste in fila. Vi consegnarono la paga in una bustina quadrata di cartoncino marrone: 51 sterline e sessanta pence, roba da sentirsi ricchi. Inorgoglito t'infilasti nella baracca per una doccia, e indossata la maglietta azzurra dell'Adidas raggiungesti gli altri. - Si va alla disco? - propose un ragazzo scozzese.
Entraste tutti in una piccola discoteca nel retro...
Solo il tempo di un racconto
Romanzo
Francesca Pompili
Un raggio di sole colpiva il mobile alto, laccato di bianco.
Cercava di metterlo a fuoco, ma la luce era insopportabile.
Chiuse per un attimo gli occhi.
Si sentiva confusa.
C'era un odore pungente nella stanza, e quello strano dolore al petto, profondissimo, come se avesse dentro un fuoco che non voleva saperne di spegnersi, che lei cercava di tenere a bada stando sdraiata immobile.
Provò a prendere piccole boccate d'aria, ma anche quelle ...
Cercando Marlena Eldritch
Romanzo
A. G. Numen
Dell'amore e del dolore.
Era il 3 gennaio del 1992, Estella aveva solo undici anni nel giorno del funerale di sua madre, in cui, svincolandosi dalla stretta della nonna, col suo corpicino mingherlino corse incontro alla bara, urlando con tutta la voce che aveva in petto: - mamma! -
Un urlo secco come un rumore sordo si levò pleonastico nel silenzio di quella processione, risuonando lungo le pareti del corridoio che portava all'unica n...
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Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...