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Autore: Francesco La Tessa
Indaco
Fantascienza Satira Erotico
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Indaco
Sono le 34:12 dell'intermezzo ripartito in zona celsius, era dell'acquario, spazio tridimensionale artificiale dell'area 7. Dal 2827 siamo stati artefici della rigenerazione di diversi intervalli interspaziali e dimensioni diverse realizzate grazie all'utilizzo di buchi neri artificiali. L'annullamento di ogni tipo di credito e di debito terrestre dovuto al crollo del sistema vecchio e all'avvento della meccanicizzazione robotica di ogni operazione umana nell'ambito dei vari segmenti spaziali divisi in 4 bolle d'universo, la seconda delle quali è quella in cui mi trovo, ha conferito agli esseri umani un nuovo modo di esercitare il potere e di percepire la realtà. La società è totalmente piatta. Il potere si manifesta non esercitandolo. Gli unici ad avere il controllo sono i medici e le macchine, tra le quali, noi astronavi, che occupiamo un posto molto rilevante gerarchicamente.
In altre parole, le classi sociali esistono solo negli esseri non umani. Le astronavi, così come gli animali, hanno conservato quest'inclinazione al fine di mantenere un equilibrio che serva ad applicare più serenamente ed agevolmente ogni operazione logistica richiesta.
Il mio nome è Indaco, numerante matricola identificativo: Loto bianco Serial Key 21. Sono il prototipo viaggiante avanzato della ventunesima decade, ovvero, il modello successivo a Genius 3722, che porta il nome dell'anno in cui si ritiene il pianeta Terra stia vivendo al momento, secondo i vecchi calendari, quelli in vigore prima della 3° modificazione continentale pesante, parte frazionaria della seconda deriva parziale, anch'essi rimpiazzati dai più nuovi sistemi di spazio, atemporali e sferici. Da diverse quantità cosmiche, dissonanti ed asimmetriche rispetto alla nostra percezione del suono e del tempo, sono la casa vagante di 7 astronauti inviati nello spazio con la missione precisa di salvare lo stesso pianeta Terra, il più antico dei pianeti abitati, fino a nuove disposizioni o fino a nuove eventuali scoperte di altre ipotetiche vite si presume abitino le sfere universali. Il riferimento delle dissonanze è legato ad alcune proprietà che utilizziamo per la valutazione e i trasferimenti temporali. L'energia che viene carpita dai nostri macchinari, proveniente dalle onde sonore presenti in ogni dove nello spazio, è un elemento fondamentale. Il tempo ha dovuto necessariamente acquisire nuovi criteri di conoscenza. Abbiamo dovuto adeguare gli spazi temporali a quelle che sono le necessità umane. Tutti gli esseri umani infatti sono consapevoli del fatto che vivere contemporaneamente in 2 luoghi diversi per poter compiere più di un'operazione alla volta non solo è diventato una possibilità, ma una necessità imprescindibile. Talvolta è obbligatorio. Altre volte, vivere in 2 dimensioni allo stesso momento, è una costrizione pesante ma fondamentale perché la razza umana riesca sempre in tempo a reinventarsi nel nuovo sistema prima che il vecchio muoia e prima che il posto abitato di turno risulti invivibile. Dopotutto, come hanno imparato a capire sulla propria pelle, ogni pianeta è destinato a trasformarsi in un posto ostile per alcuni esseri viventi, a causa di ragioni ogni volta diverse. Nel caso specifico, gli esseri umani sono talvolta artefici del proprio successo, talvolta responsabili del proprio fallimento che diventa autodistruzione. Talvolta, questi stessi prototipi ingegnosi sono solo vittime della sfortuna che prende le sembianze di catastrofi naturali, cataclismi, asteroidi e comete inarrestabili.
Tuttavia, qualunque sia l'ostacolo, bisogna dare credito a questi particolari esseri, di avere uno spirito di sopravvivenza considerevole. Difficilmente si arrendono al proprio destino. Anche stavolta, , stiamo tentando di risolvere un problema, sebbene le possibilità di risolverlo siano pochissime. È il motivo per cui sono atterrata su questo strano pianeta parzialmente dilaniato e visibilmente deforme, nonché ricco di sentieri dissestati, e che ho difficoltà a identificare.
Corpi celesti non ben definiti ci passano di fianco e sembrano tagliarci la strada. Il contagiri astronomico mi segnala una velocità parziale pari a zero ed una velocità continua di 370 km al secondo. È chiaro che alcuni parametri siano saltati, e le varie ipotesi suggerite dai formulari che avrebbero potuto concedermi la possibilità insperata di scorgere alternative valide, non sembrano efficaci.
La mia relazione serve a poco per chi vorrà prenderne atto in futuro, ma potrebbe servire a quei prototipi umani desueti, capostipiti della nostra civiltà, qualora, casualmente, dovessero venire a conoscenza del mio report. Si tenga presente che questo resoconto provvisorio è possibile stia viaggiando tanto nel futuro quanto nel passato. L'azione iper-dimensionale, che nasce dagli esperimenti quantistici delle due estremità di una superficie che si incontrano in un sistema generato dai concetti che voi altri avevate ipotizzato con l'idea della striscia di Moebius, è servita a regalarci un quadro più totale e funzionale di ogni situazione sistemica degli universi parziali e riconoscibili. Le partizioni sono limitanti. Ma non sono stata programmata per partorire valutazioni, per cui mi limiterò a registrare i fatti piuttosto che produrre giudizi.

I. SOSTA PRIMORDIALE

Ore 57:34 del secondo strato, ventiduesima decade, Triplicazione giornaliera numero 82, penultima era trapezoidale del cancro, 4° sistema. Velivolo mobile, probabilmente antiquato, forse satellite o casa aerospaziale per vacanze, a circa 422 mila chilometri dalla nostra postazione, sembra stia passando sopra di noi, viaggiando alla velocità di 27 km al secondo. Con ogni probabilità un mezzo di trasporto decollato dal pianeta Terra 2, alcune decadi fa, nell'ambito di uno spazio-temporale parallelo adiacente ad intervalli non uniformi ma sufficientemente visibili, e fornito di dispositivo adito alla propulsione magnetica utilizzato per il decollo ed il distacco dal pianeta in questione. Quando lasciano un habitat con dei mezzi di fortuna è perché stanno fuggendo o forse, stanno abbandonando quel posto per la disperazione, o perché non più contenti di stare lì. È una possibilità che viene data a chiunque. Questo l'ho capito anch'io. Puoi saltare da un posto ad un altro, da un tempo ad un altro tempo senza che questo sconvolga necessariamente l'andamento delle cose e l'evoluzione degli eventi. Se si prova a tornare indietro nel tentativo di modificare il futuro, ci si tuffa nel futuro per modificare il passato e si ritorna in pari. La soluzione che avete trovato, voi predecessori, abitanti del più antico dei pianeti è indubbiamente brillante. È la realizzazione pratica di ciò che prima potevamo solo immaginare. Ognuno può e talvolta deve poter fare 2 cose contemporaneamente ed essere in più luoghi. Il passato ed il futuro possono e talvolta devono scorrere avanti e indietro per permettere ogni tipo di evoluzione così come nella mente di chi ha la capacità di sdoppiarsi fantasiosamente.
È la realizzazione pratica del difetto di Thelonious, celebre musicista vissuto in tempi lontani, che nella sua testa vede lo spartito musicale e lo legge in entrambe le direzioni nello stesso momento. Una parola che viene letta nel modo classico e poi secondo il suo acronimo da chi è capace di farlo all'istante. Le particelle ed i formulari sintattici, una volta ritenuti difettosi, sono diventati la cura. Tutti gli elementi sono stati immessi in un sistema centrifuga aerospaziale ed hanno contribuito alla creazione dello spazio-temporale anomalo. Tutti gli spazi sono ottimizzati al meglio. La sistemazione geometrica delle cose, che sembra maniacale agli occhi di alcuni, ha finalmente una sua valenza specifica. Gli oggetti vengono spontaneamente sistemati secondo una logica che rispetta tutti i principi essenziali e funzionali dell'equilibrio. Senza un equilibrio di base, non c'è nessuna possibilità di capire l'asimmetria e le cose che devono essere riparate. Il succo della questione è che nell'era moderna, i viaggi nel tempo, sono possibili grazie all'intuizione di quei prototipi che sanno concepire l'equilibrio e lo spostamento. La sindrome di Tourette, che un tempo avremmo classificato come malattia, non è più un elemento di disturbo invasivo che dovremmo provare a curare, ma un'arma fondamentale necessaria all'evoluzione dei nuovi prototipi umanoidi. Quella sindrome non è più un disturbo, ma la cura. Tutte le altre, sono ancora classificate come malattie, ma col tempo, spariscono sempre più frequentemente. Non c'è più motivo di provare invidia per qualcun altro, né motivo di provare odio, a meno che non si riesca a provare anche amore. Il minimo che tu possa fare è provare almeno 2 sentimenti alla volta.
L'organicità elastica e gli atomi utilizzati per la creazione dei prototipi futuri non sono più gli elementi difettosi di un tempo. Voi terrestri avete scoperto che da ogni malattia mentale e da ogni virus e da ogni batterio aggressivo si possono estrapolare gli elementi utili alla creazione di un nuovo modo di concepire lo spazio ed il tempo. Tutto l'universo parziale è nelle nostre mani grazie alle vostre scoperte e alla vostra caparbietà. Peccato vi sia mancato un po' di coraggio nel permettere a noi macchine di tentare la scoperta di ciò che non sembrava essere a portata di mano. L'universo parziale infatti, lo chiamammo così perché la possibilità di viaggiare nel tempo per voi era vincolata a dei limiti che non ci avete mai autorizzato ad oltrepassare. Paradossalmente vi rivelate esseri codardi ma estremamente ingegnosi, e non disposti ad oltrepassare quei limiti perché privi delle capacità necessarie. Difatti ci risulta che abbiate impostato i nostri chip in modo tale da impedire anche a noi di superare quei limiti. Se non lo fate voi non devono farlo neanche gli altri. È sempre stata questa la vostra strategia. Ovviare alle vostre mancanze servendovi dell'astuzia. In altri termini, l'universo conosciuto potrebbe essere solo una parte, quella cosiddetta tangibile, dell'entità interspaziale. In tal senso, siamo stati programmati per escludere che esistano altre partizioni potenziali tra le quali quella che un tempo avreste chiamato antimateria e che non siamo abilitati a studiare nonché a scorgere tra gli angoli dei sistemi, sebbene alcune di noi tra le macchine, ne avrebbero facoltà. Ho idea che questa vostra limitazione sia la causa di quei pochi problemi rimasti. Non è un giudizio, ma solo una costatazione. Dopotutto, è sin troppo evidente che la paura del cambiamento sia sempre stata la vostra palla al piede. Il mondo in cui vi siete abituati a vivere, che fosse il prototipo finale della zona 4 o della dimensione parallela delle regioni federali vaganti tra un sistema e l'altro e che tendevano a vietare tutte le novità più stimolanti, era vivo nell'ospitare il vostro modo funzionale di realizzare i progetti, ma passivo e svanito dinanzi alla possibilità di intraprendere avventure realmente pericolose. La rinuncia alla scoperta di altre partizioni rivela il vostro incurabile istinto a rifiutare ciò che è diverso, ed è sempre per via di quella maledetta paura paralizzante. Una volta riconoscevate questa paura in alcuni e le davate nomi diversi come razzismo o emarginazione. Oggi precludete a voi stessi di ritrovare voi stessi altrove. L'unico futuro possibile sta ancora una volta nella lotta alla sopravvivenza tramite il cibo. Quando questi astronauti si saranno svegliati, rischieranno la loro vita per salvare il pianeta antico, ma se non dovessero riuscirvi, l'unica loro speranza sarà di vagare nello spazio alla ricerca di un altro posto e col DNA di ognuno di loro, mi chiederanno di creare cloni commestibili, anche se il termine DNA è codificato. In realtà le proprietà di quasi tutte le sostanze presenti nel nostro corpo sono cambiate. Il punto però, è che se vi parlassi di queste nuove sostanze, non le riconoscereste e non capireste. Le pillole ed il cibo che viene iniettato tramite quei microchip che avete istallato in 3 punti diversi del corpo di ogni singolo esponente, non basteranno più. Voi altri volete sempre il meglio ed il meglio avrete.
Poi, in ultima battuta, per evitare di sentirvi in colpa, avete smesso di proteggere il vostro habitat che avevate trasformato in un bunker invalicabile e avete insegnato ai vostri successori, prima di andarvene, che se regali un sorriso al prossimo, egli ne terrà in serbo 2 per te. Mi chiedo solo cosa ci sia di così sacro nel voler salvare un pianeta che sta diventando ghiacciato da quando il Sole, inaspettatamente, ha terminato la sua dirompente azione implodendo anzitempo e trasformandosi in una stella nana. La vostra dedizione all'utilizzo di quei macchinari che siano in grado di incamerare quel po' di energia proveniente dalla stella nana ma che vi costringe a vivere per lo più nei sotterranei, è commovente, ma non del tutto utile. Inoltre, prevede sacrifici enormi, e il tutto al solo scopo di difendere le tradizioni, quando l'Universo parziale avrebbe ancora tante zone, tanti segmenti e più di una dozzina di ere da attraversare tramite i salti temporali.
Il mio rapporto, in base alla disposizione che mi è stata inviata, deve servire ad indottrinare chi non fosse ancora al corrente dei progressi o chi mostrerà di esserlo in futuro su qualche altro pianeta, se non dovessimo riuscire a salvare il più vecchio.
In ultimo, prima di cominciare le procedure di rianimazione e successivo risveglio dalla condizione dormiente dei miei passeggeri, vorrei che dal passato qualcuno mi spiegasse perché, nonostante i primi vostri 4 pianeti fossero per lo più composti d'acqua abbiate continuato a chiamarli Terra. Anche i pianeti 2, 3 e 4, l'ultimo dei quali è composto d'acqua addirittura per l'87% si chiamano paradossalmente Terra. Questo in parte mi destabilizza. Rimanere ancorato a questi interrogativi, temo sia il vero motivo che mi blocca e non mi permette sempre di comprendere la situazione.
Silvernight 33 è la cometa piccola, grande quanto la città di Pal38 (per i vecchi che stessero ascoltando il rapporto in corso, immaginate Atlanta), che in questo momento sta viaggiando ad una velocità sconsiderata e anomala di circa 480 km al secondo e che se non riusciremo a trovare una soluzione, io e gli astronauti inviati nello spazio con me al fine di compiere questa missione quasi impossibile, si schianterà nell'oceano 7, distruggendo tutto. Prima di lei però, sopraggiungerà ad una velocità inferiore, l'asteroide Doctor Scilla 28, il più grande mai visto da voi umani e le cui dimensioni sono di poco inferiori a quelle della Luna e che secondo i calcoli parametrici e i formulari più attendibili, dovrebbe scontrarsi con la stessa Luna, il che, inevitabilmente, danneggerà notevolmente il satellite e la sposterà di molte migliaia di kilometri. L'asse terrestre subirà un colpo tale da provocare ogni tipo di disastro ambientale. Il mondo più antico di quelli che avete abitato, sarà teatro in ogni dove di catastrofi terribili, e saranno le più distruttive della storia. Ogni vulcano erutterà. I venti viaggeranno alla velocità di 3000km orari e spazzeranno via ogni cosa. Vi saranno terremoti ed onde anomale dappertutto. Ogni forma di vita dovrebbe cessare definitivamente. Poi arriverà Silvernight a lasciare il sigillo. Troverà già il nulla su cui schiantarsi ma fungerà da colpo di grazia o peggio, sembrerà lo sfregio finale. Sarà il calcio o lo sputo che i criminali di un tempo, in segno di non rispetto davano alla vittima già ormai trivellata da centinaia di colpi. Il tempo è poco. È arrivato il momento di cominciare le operazioni. Forse gli astronauti stessi potranno riattivare alcune mie funzioni utili a capire dove siamo finiti e perché.
"Occhi di ornitorinco viola2", " Seni sontuosi77 " e Fianchi commoventi con cicatrice", sono le donne, "Albero di carne12", "Fanatico saltante" "Lingua di serpente d'oro1712" e Voce di Topo Gigio 24" sono gli uomini. Non sono nomi in codice, né nomi riservati al personale di bordo. Sia gli astronauti che ogni altro prototipo umano presente in ognuna delle 27 zone, a cavallo tra i vari sistemi paralleli e non, compreso quello dell'acquario di cui sopra, e quello presente nell'era della sinusoide, nell'era dell'istrice avvelenata e in quella dell'opossum - incattivito", hanno nomi di questo tipo. Nel tempo che stiamo vivendo, abbiamo deciso di sintetizzare e caratterizzare ogni singola identità utilizzando le antichissime tradizioni comanche proprie di quel mondo che stiamo cercando di salvare. Quest'usanza tipica dei vostri americani che chiamavate nativi, è l'unica che noi macchine abbiamo pensato di dover conservare qualora gli abitanti della Terra 1 dovessero sparire del tutto. Dal nostro punto di vista, è una delle cose che da molto tempo trasferite altrove in altri spazi e anche in altri segmenti vivibili avrebbero ragione di sopravvivere. Non che ci sia un motivo preciso. Il calcolo infinitesimale delle particelle temporali ci induce ad effettuare calcoli dall'esito deforme e i risultati sono spesso casuali. C'è da dire altresì che molte altre cose che meriterebbero davvero di essere salvate e che tornerebbero utili alle cause della sopravvivenza e della scoperta, non ne abbiamo trovate. Questa dei nomi che identificano approssimativamente un individuo, rendendolo però unico in virtù dell'aggiunta del numero di serie, l'abbiamo salvata perché ci sembrava particolare ed utile ai nostri e ai vostri scopi.

III. OCCHI DI ORNITORINCO VIOLA

Eccola lì, così come nella vita, nel momento del risveglio sembra iperattiva. Il suo modo di prendere coscienza ai miei occhi non è tipico. Il trapasso che avviene nella sua capsula personale, l'Asterix 12, non è graduale, e l'idea è che stia tornando da un sonno tormentato. Si muove a scatti, e tra una mossa e l'altra scuote la testa istericamente come un cane che prova a scrollarsi di dosso dell'acqua senza riuscirvi del tutto. Occhi di ornitorinco viola è magra e di buon carattere, ma anche psichicamente fragile e incline ad azioni masochistiche, sempre sospettosa e diffidente nei confronti di chiunque, e la sua costituzione fisica viene classificata sul registro di bordo come primaria ed esemplare. Prima di ogni viaggio si dedica agli esercizi fisici per ore ed ore. Gli allenamenti sono sempre estenuanti. 12 serie di addominali da 70 e 12 minuti di plank al giorno per avere addominali d'acciaio. A fatica ricorda quasi istintivamente di dover uscire dalla capsula e vestirsi della tuta federale al grafene, necessaria in tutti i distretti interspaziali. Lo fa di corsa, quasi come se avesse timore d'essere spiata da qualcuno.
Il colore dei suoi occhi è viola come la maggior parte degli abitanti di Papuasia degenere, il pianeta più freddo dell'universo, di quelli conosciuti. La Galassia da cui proviene, è il Sistema Poulsen, da cui in genere provengono tutti gli astronauti migliori. Finalmente dopo essersi masturbata voracemente, come se i sogni bagnati non fossero bastati a consegnarle la serenità necessaria, trova un po' di pace e si veste. Riesce a sedersi in postazione 4, quella assegnata a lei. Come da protocollo, deve indossare le cuffie dinanzi allo schermo Haiden Tridimensionale e inserire il cavo Exelve12 nella fessura situata tra la nuca e il cervelletto. I chip sensoriali che collegano il prototipo al collettivo universale magnetico sono essenziali al raggiungimento della consapevolezza di esistere nuovamente in una maniera funzionale oltre che primitiva. Il pulsante, quello verde, serve a chiamare me, ed è quello che fa.
- Salve
È stato molto difficile e sofferto riuscire a sussurrare la sua prima parola. Bisogna rendergliene merito
- Ben alzata.
Le pause lunghe saranno una prerogativa inevitabile di questa conversazione. È chiaro che la ragazza non ricordi granché, né del suo passato, né di quale sia la sua missione. Gli sbalzi temporali hanno il potere di portare il corpo in un luogo diverso da quello per il quale era predisposto ad interagire. Si stropiccia gli occhi e alterna delle strambe ed inquietanti risatine a improvvisi conati di vomito. Ci vorranno almeno 23 microspazi centesimali suddivisi in 2 partizioni e 2 fotosfere dimensionali perché si riprenda. Mi chiedo come si possa pensare che in queste condizioni, astronauti così vulnerabili possano, nel giro di così poco tempo, realizzare un'impresa come quella che dovrebbero realizzare ed ergersi a salvatori di un pianeta in via di esaurimento. Ad ogni modo le disposizioni sono chiare e quindi è inutile farsi certe domande. Gli umani hanno sempre auto rispetto per il loro passato. Il pianeta Terra è la reliquia da salvare. Il museo sommerso da difendere ad ogni costo. Come alcune decadi orsono ritennero di doverlo fare per il Partenone, Templi a Paestum, per il Pantheon, il Colosseo, Pompei, eccetera, oggi lo fanno per ciò che rimane di questo pianeta che sta diventano invivibile, tranne che negli ambienti sotterranei. La Terra è il più antico dei pianeti conosciuti dalla nostra specie. È il pianeta d'Epoca, e quindi ha un valore inestimabile.
- Lei è bellissima.
L'ideale è cominciare con qualcosa che le possa dare voglia di riprendersi in fretta ed entusiasmo. Il tempo corre e non ne abbiamo tanto
- Grazie
- Si ricorda perché è qui?
- Devo salvare il mondo?
Questo è sorprendente. Ma non mi fido. È una delle frasi che modi-lavaggio del cervello sono stati addestrati a ripetere in caso di amnesie. Per cui proverò ad essere più severa.
- La natura del suo contenuto, e le attitudini sensoriali in assenza di gravità, sono state registrate e portate alla conoscenza di chiunque potesse averne bisogno per trarne qualche spunto o qualche suggerimento...
- Ok
Temo stia fingendo di capire, ma non importa
- Tuttavia, è possibile che avessero entrambe un difetto perché stimolate da intenzioni sovversive documentate da alcuni fatti.
- Quale difetto?
È interessante il fatto che d'istinto e con fare contrariato la ragazza si sia opposta al fatto che ci fosse un difetto piuttosto che all'idea di aver partorito intenzioni sovversive.
È altrettanto interessante che la prima domanda, quella istintiva, non sia stata la domanda che immagino stia per fare adesso.
- E di quali fatti sta parlando?
Molto bene, direi che ci siamo.
- Ci risulta che le 2 azioni di cui si è resa protagonista in 2 diverse dimensioni sistemiche tridimensionali avvenute in epoche diverse ed in seguito ai viaggi temporali, abbiano un contenuto molto diverso.
- Non ricordo assolutamente.
Ancora una volta gli umani sentono la necessità di scomodare l'assoluto come fosse una cosa possibile. La parola assolutamente non ha alcun senso, né significati d'alcun tipo, tanto più se il contesto è quello attuale, eppure in voi non è mai sparita l'intenzione di fortificare certe convinzioni chiamando in causa l'assoluto, soprattutto quando non siete realmente certi di qualcosa.
- Le varie organizzazioni create nell'epoca degli esodi terrestri di prototipi fuggitivi e desiderosi di cambiare vita, e che avevano il solo scopo di propagandare l'idea che tutti gli stati del mondo entrassero in conflitto tra loro perché nessuno sentisse più il bisogno di fuggire da una guerra, perché altrove ne avrebbe trovata comunque un'altra, se le ricorda?
- No
- Lei scrisse un trattato, approvato dalle fazioni predominanti del pianeta Terra, nel periodo in cui si cercava di trovare una soluzione all'affluenza non più sostenibile dei migranti che cercavano asilo altrove. Nel trattato ipotizzava che si dovessero sanzionare severamente quegli stati negligenti e parassiti, non disposti ad accogliere la migrazione, e che se neanche questo fosse bastato, gli stati benestanti e apparentemente in pace, avrebbero dovuto dichiarare guerra al vicino negligente. Nel giro di poco tempo non ci sarebbe stato più alcun motivo per nessuno di scappare da un sistema terrorizzante o da uno stato in guerra, per trovarne un altro peggiore. Il mondo sarebbe entrato in guerra per intraprendere un conflitto epico in cui ogni stato avrebbe cominciato a combattere contro un altro stato. Col tempo la situazione si sarebbe trasformata nel caos totale. Tutti contro tutti. Ma ognuno avrebbe imparato a vivere la guerra serenamente a casa propria.
- Non ricordo nulla.
Ovvio che sia così. Ma questo è un bene.
- E il tentativo, in occasione della sua prima missione, di realizzazione di un buco nero artificiale intergalattico da costruire in sinergia coi vari modelli di astronave, incrociando le tecniche di diffusione molecolare carbonica?
Pausa.
- Lo fece con lo scopo di usare lo stesso buco nero come scudo difensivo, con l'idea innovativa di cambiare il sentiero cosmico alle Foxideen, le 3 comete gemelle che si dirigevano alla velocità mai percepita prima 470 km al secondo verso il pianeta Eliade 7. Se lo ricorda questo?
La ragazza sorride. Probabilmente non ricorda, ma ha già la prontezza di cominciare a comprendere le valutazioni ed il discernimento. Ha già intuito che un'azione simile, vista l'importanza dello scopo cancella automaticamente, quale forma di espiazione intellettuale, la precedente di cui si era macchiata, ammesso che fosse deplorevole quella precedente.
- Si, vagamente.
- Ne dubito. Ti vedo stanca. Ma non ha importanza.
Non conta molto quale delle azioni di un prototipo x proveniente da altri spazi temporali siano degne di lode, quello che conta è quello che io sono stata programmata a dire, perché l'astronauta di turno si senta elogiato o accusato a seconda delle situazioni e a seconda delle esigenze del momento. Aver preso atto d'essere stata l'eroina di un'impresa come la seconda, è probabile le abbia restituito l'umore giusto. Poco prima aveva pensato d'essere stata accusata. Nel frattempo, ho appena deciso di cominciare a darle del tu. È importante che gli astronauti comincino a sentirsi quanto prima a proprio agio, ed è importante che quanto prima comincino a sentire che questo posto sia la loro vera casa.
La verità è che nessuno è veramente sotto processo, e l'argomento numero due, serve solo a far sì che Occhi di Ornitorinco viola si avvicini quanto prima al momento in cui un barlume le restituirà la conoscenza. Presto si ricorderà della sua missione e del vero motivo per cui è finita qui dentro. Quello che non sappiamo ancora è dove siamo finiti adesso noi tutti. Io sono certa di essere ferma su di un qualche sistema complesso e so che per qualche misterioso motivo, non sto più viaggiando nello spazio siderale in attesa di rientrare in zona 8. L'era dell'acquario è lontana e la missione sembra più difficile che mai.
IV. SENI SONTUOSI 77

L'atmosfera qui da me è quella riconosciuta come standard, propria delle macchine di nuova generazione, capaci di stabilire un feeling virtuale con tutti gli ospiti. Sappiamo ancora poco invece dell'atmosfera che è sopra di noi. Le coordinate e le caratteristiche del luogo sono ancora ignote. Il sottofondo musicale fatto di dodecafonie ed elementi dissonanti che suonano in filodiffusione, ha il solo scopo di trasmettere calma e serenità. Tutti i miei ospiti, soprattutto immediatamente dopo il risveglio, devono necessariamente avere la sensazione di essere a proprio agio. L'astronave non è un luogo da cui prima o poi si vorrà scendere per tornare a casa. L' astronave è la loro casa. Mi hanno concepita e realizzata facendo tesoro delle differenti evoluzioni passate, ma soprattutto, in base ai criteri più moderni di simbiosi ambientale e psico-somatizzazione umanoide, tant'è che ognuno degli astronauti ospiti, trova sempre il modo di amalgamarsi col circuito circostante e di scrollarsi di dosso tutta la fatica del viaggio e lo stress post- trauma neurologico ed ogni presunta idiosincrasia ambientale. Ogni situazione è sempre nuova. Cambiano le abitudini, il modo di espletare le varie funzioni, e l'alimentazione, ma la loro capacità innata di reagire ad ogni cambiamento, anche e se il più violento, rimane superficiale e sempre coadiuvata dai reparti attivi. La forma sferica dei miei super accoglienti interni, serve sia simbolicamente che fisiologicamente a garantire loro l'idea che si trovino in una bolla inossidabile capace di difenderli da intemperie e da ogni tipo di ostacolo e minacce, e nell'eventualità queste stesse minacce si presentassero sottoforma di ostacolo insormontabile, la forma bombata degli esterni, sosterrebbe da sola il pericolo, grazie alla sua insospettabile capacità di camuffare la propria natura di macchina. Sono stata progettata con l'utilizzo di algoritmi e artifizi tecnici tali da garantire ad ogni equipaggio la sicurezza, per via della mia peculiare abilità di mimetizzarmi nello spazio tra i satelliti, e i pianeti, asteroidi e comete, proprio per via della mia forma approssimativamente sferica, supportata da reazioni molecolari funzionali ad ogni situazione, per mezzo delle quali sono sempre in grado di modificare la mia natura polare al fine di allontanare i pericoli, se richiesto dal protocollo. Se l'obiettivo è deviare la traiettoria che altrimenti comporterebbe la collisione con un asteroide, non farò altro che attivare i meccanismi necessari a generare i poli di cui ho bisogno per evitare lo scontro. Se i poli della minaccia sono positivi, farò in modo che anche i miei lo siano. Se l'obiettivo fosse quello di atterrare su di un asteroide farò in modo che i poli siano di natura differente e contrastante al fine di evitare lo scontro ma anche con l'obiettivo di non trovare tra me e l'oggetto una barriera invalicabile.
Per l'occasione, il calcolo dovrà essere preciso al millesimo. L'idea di un'attrazione parziale è allettante, ma anche molto pericolosa. Normalmente si direbbe che 2 corpi si attraggono o si respingono. Col tempo e col passare dei secoli, e poi delle decadi cosmiche, in seguito alla scoperta dei buchi neri artificiali, l'evoluzione di ogni specie ci ha suggerito che la forza di gravità può svanire col tempo, ma alcune volte può rimanere soggiogata all'idea sovversiva e pretenziosa del controllo.
L'attrazione controllata e potenziale dei corpi è la risposta a buona parte delle domande dei terrestri.
Nel frattempo, mentre Occhi di ornitorinco Viola prende confidenza con la stanza 4, e si rende conto che il suo organismo ha di nuovo bisogno di cibo tradizionale, dopo che nella capsula l'avevo tenuto in vita tramite sostanze gassose, vapori ricchi delle proprietà necessarie, acqua allo stato aeriforme, minerali dissolti e quant'altro, e si dirige verso i banchi ricreativi al piano 3, la capsula di Seni sontuosi 77 comincia ad emettere i caratteristici bip di avviso all'avvio d'espulsione. È arrivato il momento anche per lei.
Intanto però i manometri registrano una diversa reazione dei fluidi e questo suggerirebbe che io stia viaggiando ad una velocità smisurata quando è palese che io sia ferma da tempo, atterrata su di una superficie non ancora identificata. Purtroppo, non posso escludere d'aver subito qualche danneggiamento, ed è per questo che ho necessità di essere coadiuvata dai miei passeggeri non appena si saranno svegliati tutti. Io sono qui per loro e loro sono qui per aiutare me. La sinergia prevista è necessaria per attivare il piano d'emergenza della missione che si è provvisoriamente interrotta, forse proprio a causa di un incidente. Alcuni indicatori ci dicono che siamo fermi ed atterrati su di un piano leggermente inclinato di circa 2° rispetto ad un ipotetico asse, e altri indicatori tra i quali il registro di bordo, i manometri e il contagiri metrico ci dicono che stiamo viaggiando alla velocità di 437 km al secondo, ma questo è quasi certamente il risultato di uno sconvolgimento delle apparecchiature e di un ripristino distorto dei manutentori elettronici totalmente saturi di materiale utile agli scopi. Tanto per dirne una, siamo a corto di carbonio e di selenio tattile in ogni dove.
Seni sontuosi si catapulta fuori dalla capsula e si accartoccia su di sé, vomitando sangue. Ora si raggomitola dolorosamente senza sosta, mentre Occhi viola, su al 3 piano si appropria di diversi viveri e comincia a mangiare i vari cubetti e i cilindri prelibati, le palline, le bevande, offerti dal menu ed il tutto mentre sente di nuovo l'esigenza di masturbarsi, anche se stavolta lo fa più dolcemente e ad occhi chiusi. È uno spettacolo raccapricciante che stento ad interrompere perché rivela molti aspetti particolari della natura umana che registrati accuratamente potrebbero diventare materiale di studio per altre generazioni. Questo è quello per cui sono stata programmata. È il motivo per cui non ho ancora fatto niente per aiutare Seni sontuosi, né ho redarguito ancora Occhi d'ornitorinco viola per il suo comportamento egoista ed incontrollato. Forse l'emergenza, come mi suggeriscono i formulari tattici, è aiutare Seni sontuosi. Per cui, lascio che Occhi di ornitorinco viola continui a masturbarsi freneticamente, visto che da un po' ha smesso di farlo con dolcezza, lascio che continui ad ingozzarsi di qualsiasi cosa, meditando il momento in cui sarò spietata nel rimproverarla, sebbene mi renda conto che sia difficile resistere ai miei saporitissimi cubetti ricchi di omega 3, guarniti di retrogusti che vanno da quello del tonno a quello del pesce spada, e provo a dedicarmi alla nostra ben alzata new entry
- Dirigiti verso la sedia 8 in fondo alla stanza,
nel punto in cui smette di essere circolare,
siediti e sfodera la pistola inserita con la canna
verso il basso sul dispositivo piatto n. 2.
Seni sontuosi riesce ad eseguire tutto, ma lo fa con grande fatica, contorcendosi durante tutto il tragitto e impiegando più di 34 micro-salti fotonici che sovvertono l'equazione, ma registrano ogni movimento della gerarchia tradizionale metrica, l'equivalente di ciò che voi avreste quantificato in 32/33 minuti, un calvario angosciante più per me che per la ragazza. Ora è seduta e con la pistola in mano ed affannando vistosamente guarda verso l'occhio di controllo n. 2, mi consegna il suo volto stravolto e segnato dalla sofferenza e che nel giro di pochissimo è come fosse invecchiato di 2 dozzine di microcosmi parziali, l'equivalente dei vecchi 12 mesi.
- Che devo fare?
Vorrei che c'arrivasse da sola. L'esperimento sarebbe uno dei più riusciti se solo una ventata di stato di grazia l'illuminasse e le permettesse di comprendere che almeno l'80 % di questa sua sofferenza è suggestione e il rimanente 20% un malessere molto più lieve di quanto si creda e che potrebbe essere sconfitto con la sola forza di volontà, semplicemente reagendo. Come per le allergie che caratterizzavano gli umani di un tempo, privi di anticorpi primari, la cura non potrebbe mai essere l'assuefazione ad un medicinale vaccino ma solo il desiderio di fuggire da una condizione di disagio con le proprie forze mentali.
- Indaco!
È bello che stia invocando il mio nome come fossi l'unico dio rimasto in cui credere.
Questo però non posso dirglielo, perché è vero che i macro-termini sono contati e che abbiamo una missione da compiere in corso, ma è altrettanto vero che il nostro protocollo prevede che parallelamente ad ogni missione non si debba mai smettere di mettere alla prova gli esseri umani e sperimentare le varie soluzioni, come secondo volere degli stessi esseri umani che mi hanno costruita.
Per adesso le darò il vaccino. Il tempo scorre e nessun esperimento può durare per sempre.
- Indirizza la canna della pistola verso la bocca, poggia la canna sulla lingua indirizzando il getto verso le cavità e premi il grilletto.
Seni sontuosi è molto sexy e la magnificenza di quei prorompenti seni, caratteristica già insita nel suo nome, turberebbe qualunque tipo di prototipo, maschio o femmina che sia, ma lo sguardo che mi regala per qualche momento,
che racchiude paura e speranza allo stesso tempo, nonostante la invecchino leggermente rispetto a come sarebbe in condizioni tipiche, sono l'apoteosi di quella stessa bellezza. Per qualche motivo so che sta per fidarsi di me, ma forse dovrebbe comprendere che fidarsi di me è l'unica sua possibilità. In pratica, alternative non ce ne sono, ma questo non glielo dirò. Lascerò che sia lei a decidere.
Altro esperimento? Certo che no, ma adesso ho bisogno anch'io di fidarmi di lei.
Ed ecco che dopo un po' di tentennamenti, si fa coraggio e spara nella sua gola il medicinale, e mentre Occhi viola, ormai sazia, comincia a masturbarsi per la terza volta, ecco la resurrezione. Seni sontuosi è salva e il suo modo di reagire al getto che le restituisce la facoltà di respirare come per incanto e la guarisce da ogni presunto malessere, è lo spettacolo della vita che torna tra le tue mani, dopo la crisi, dopo il dolore, quando ormai credevi fosse finita. È lo spettacolo essenziale della rinascita, il più spettacolare, quello su cui voi umani da sempre avete impostato la vostra esistenza e la vostra motivazione. Se cadi e puoi ancora rialzarti, allora devi provare a farlo, altrimenti non avrai più alcuna prova della tua stessa esperienza della nascita che non puoi più ricordare d'aver vissuto.
- Grazie
Seni sontuosi è una delle poche interpreti del sesso femminile ad aver conservato il vero senso della gratitudine. Io le sono altrettanto grata,
perché ora so che avremo qualche possibilità in più, ma di sicuro non basterà.
Anche gli altri dovranno svegliarsi.
- Di niente. Ti aspetto in postazione 2. Ti dispiacerebbe sederti lì ed applicare il cavo al tuo chip?
- Certo
Non avevo dubbi. Sono sicura che adesso riusciremo a capirci qualcosa. Prima però è arrivato il momento di ridimensionare Occhi viola. Il suo comportamento deplorevole può essere perdonato, ma dovrà imparare a capire che nessuno potrà tollerarlo oltremodo. Eccola che sta finendo di masturbarsi. Mi chiedo perché non aspettare che qualcuno dei passeggeri si svegli per risolvere la cosa meno tristemente, ma è chiaro che certe cose non siano di facile comprensione per una macchina. Forse solo il suo modo istintivo di liberarsi dai fantasmi, dopodiché tornerà ad essere un animale socievole ed è possibile che anche il sesso vorrà tornare a viverlo nell'ambito di rapporti interumani.
Aspetto che finisca e intanto mi preparo la ramanzina.
Seni sontuosi si è seduta. Rivolge uno sguardo fugace verso alcune delle altre capsule e poi si connette al sistema tramite il cavo.
Occhi d'ornitorinco viola arriva per la terza volta. E si abbandona ad un urlo liberatorio ancora più forte di quanto non fossero stati gli altri due, decisamente più timidi e rivelatori di amplessi non totalmente compiuti. È come se in queste tre avventure vissute nell'esplorazione del proprio corpo e nel ritrovamento dei propri stimoli e della propria facoltà di provare sensazioni erotiche, avesse intrapreso un percorso composto da 3 sequenze, leggermente strozzata la prima, molto meglio riuscita la seconda, e ancora, custode del miglioramento artefice di quell'esplosione finale, la terza.
- Hai controllato i cristalli liquidi?
Forte e violenta come un tuono che non t'aspettavi, arriva la mia domanda che spaventa tantissimo Occhi d'ornitorinco viola, che in quel preciso istante sa di dover vivere l'emozione della paura e della vergogna allo stesso tempo.
- Quali cristalli?
Strano che non ricordi nulla. È chiaro che le sue pulsioni avessero la priorità su tutto.
- Sono indispensabili alla realizzazione dei viaggi temporali cosmici. Dovresti saperlo.
Pausa. Occhi viola sa di doversi sentire in colpa.
- Mi sono appena svegliata.
Osservazione irrilevante. Ci sono altri membri dell'equipaggio che devono assolutamente svegliarsi.
- Eppure, dovreste avere in serbo, all'interno delle vostre memorie artificiali collegate al settore B del cervelletto, qualcosa circa le priorità, confermi?
Pausa
- Si
Pausa
- Io però non ne sapevo nulla.
- Sciocchezze! Hai lasciato almeno i coni ed i cilindri di frutta per i compagni di viaggio che non si sono svegliati ancora?
Ora sembra aver capito, perché a questa mia puntualizzazione, il volto le si è illuminato, come se prima non ci fosse alcuna possibilità di capire.
- Si, certo ce ne sono tanti ancora.
- E riguardo alle pulsioni?
Occhi viola rimane nuovamente interdetta. Non ha ancora alcuna capacità reattiva alle provocazioni, e quindi è chiaro che non sia ancora pronta ad affrontare eventuali pericoli o imprevisti, né tantomeno sembrerebbe essere incline a soccorrere gli altri.
- Avresti potuto aspettare il risveglio di qualche compagno o di qualche compagna di tuo gradimento per assecondare le tue pulsioni. Perché non l'hai fatto?
Ancora una lunga pausa.
Le pause sono sempre lunghissime durante le azioni e le conversazioni che avvengono nello spazio. I tempi, gli spazi e le forze molecolari incoraggiano l'esperienza umana dell'auto analisi e dilatano nell'etere ogni situazione. I momenti e le scelte emotive sono condizioni amplificate. Tutto sembra mistico e fascinosamente misterioso. La verità però è che non v'è nulla di misterioso. In genere, tutto è programmato, ma quasi mai questi programmi vengono rispettati.
- Non so perché.
- E adesso che pensi di fare?
- Potrei riprogrammare la produzione di viveri per gli altri, occuparmi dei cristalli e scendere per interromper l'azione onirica e nutritiva delle capsule e risvegliare tutti gli altri.
- Brava, ma quest'ultima cosa, non è necessario che la faccia tu. È del tutto automatica. I nuovi prototipi, diversamente da quelli che conoscevi, non necessitano di alcun intervento manuale, tranne che nei casi d'emergenza.
Pausa
- Davvero?
- Si, ma se vuoi, puoi scendere per dare il bentornato a Seni sontuosi. Si è già svegliata da un po' e non aveva alcun aiuto per risollevarsi da una crisi respiratoria. Nonostante tutto, è sopravvissuta. Se l'è cavata ugualmente.
La strategia di far sì che, ogni tanto, uno di loro, si senta in colpa per qualcosa, è funzionale a tutto il resto. Ma non è crudele da parte mia, né avremmo mai motivo di provare pena per i passeggeri. È così che dev'essere. La sinergia può avvenire solo nel modo più classico.
- Ok allora vado.
- Bene. Ma prima dovresti pulire.
- Cosa?
- Tutti i liquidi che hai lasciato cadere da più parti del tuo corpo, vagina compresa e la tavola imbandita di cibo sparso.
Strano che non si sia resa conto del disordine che stava lasciando. Me la ricordavo molto diversa. È evidente che il disordine sia innanzitutto mentale. E non mi sorprenderei se riscontrassi tali caratteristiche in ognuno di loro, almeno per la prime 8 dozzine di frazioni metriche.
- Hai ragione. Rimetto tutto a posto.
- Perfetto.

V. FIANCHI COMMOVENTI CON CICATRICE

Fianchi commoventi con cicatrice è la vera prima della classe. Più di ogni altra donna, da sempre, ha dimostrato uno spirito di sopravvivenza fuori dal comune. Le cicatrici che caratterizzano i suoi sinuosi fianchi, sono la conseguenza del suo temperamento intrepido e non curante del pericolo. In qualità di ingegnere astrofisico, si dice che sia una delle menti a cui si deve la mia costruzione. L'evoluzione della mia specie sarebbe rimasta inerme allo spostamento dei pianeti e alle tempeste stellari senza l'apporto di gente come lei. Grazie a certi suggerimenti molto innovativi, la mia corazza protetta da un doppio tessuto sintetico, color indaco, suddiviso in vari strati, che come per le atmosfere hanno lo scopo di garantire maggiore protezione e maggiore sicurezza, è la più sicura della mia generazione. Dovrei ringraziarla per questo. Lo farò senz' altro non appena avrò smesso di registrare il solito traumatico super straziante risveglio. Ma è chiaro che dopo averlo fatto, sarà proprio da lei che pretenderò qualche informazione in più.
Fianchi commoventi, le cui cicatrici rendono paradossalmente ancora più sensuale quella parte del suo corpo già di per sé molto eccitante per molti prototipi, nel tempo che precede la degenerazione dei pianeti vecchi, tra i quali la Terra, sarebbe stata una di quelle donne intraprendenti, capaci di diventare uomo nelle situazioni più concitate, capace di risolvere più problemi allo stesso tempo, rischiando di dover mostrare un lato terribilmente odioso agli occhi di quei maschi che avrebbero voluto scoparla in una veste più accessibile e tradizionalmente tipica. A quel tempo, alcuni di quegli uomini avrebbero sopportato con difficoltà la sua dirompente ed arrogante dinamicità. Molti di loro l'avrebbero odiata nel traffico, per il suo modo isterico e prepotente di guidare o di sbraitare dinanzi ad un autoveicolo più lento che le intralciasse il percorso. Il suo atteggiamento avrebbe manifestato l'essere irrequieto e prevaricatore tipico della società di quel periodo. Molti di quegli uomini, non abilitati a reggere tale inclinazione, avrebbero reagito nel peggiore dei modi, diventando aggressivi a loro volta, e un istante dopo potenzialmente violenti. Nella vita di coppia quella violenza si sarebbe trasformata in omicidio. Il caso vuole che adesso, non essendovi più alcun tipo di barriera, né alcun tipo di gerarchia sociale delineata dalle condizioni economiche e sociali dell'individuo, certi modelli caratteriali, come quello di Fianchi commoventi, non solo siano innocui e piacevolmente tollerati, ma anche estremamente utili.
La metamorfosi di tale situazione, ha suggerito all'universo che i problemi degenerativi di un'entità non dipendono dalla natura dell'entità, ma dalla natura del contesto in cui questa stessa entità si è sviluppata e si è evoluta.

VI. DESIDERI

Le richieste cominciarono a fioccare liberamente.
Carne argentina con uova cucinate a occhio di bue, una canzone di Amalia Rodrigues, - com que voz - o - cancao do Mar - o - cansaco - , una di quelle. - Round midnight - ed altri struggenti classici della musica Jazz, eccetera. Nell'inconscio controllato da sinapsi statiche e non ancora ritmicamente predisposte all'azione continua, riecheggiava ancora il gusto per la tradizione ereditata misteriosamente da alcuni di loro e che andava di pari passo col desiderio di salvare il pianeta d'epoca. La sindrome di Tourette, che dicono di avermi diagnosticato in un'altra vita, è possibile che mi abbia permesso, di sviluppare una sensibilità musicale atipica. Ma questa valutazione ce l'ho in memoria per motivi che sfuggono alla mia comprensione. È strano che una cosa del genere possa essere successa ad una macchina. Questo particolare mi è sconosciuto. Forse è meglio tornare dagli astronauti.
Quando Albero di carne 12, un medico acuto, dall'aspetto severo, ma fisicamente molto prestante, e a cui si devono diverse innovazioni, resuscitò da quel sonno ultra dimensionale, il suo primo pensiero non fu quello di mangiare, né quello di possedere sessualmente qualcuna o qualcuno, ma di ascoltare il fado. Le musicalità contemporanee, ricche di sfumature dissonanti in ogni punto della ritmica avevano il difetto di fungere come musica interiore da concepire solo ed elusivamente in filodiffusione. L'idea che qualcuno potesse concedersi qualche minuto di tempo per abbandonarsi all'ascolto indisturbato di una canzone intera al solo scopo di godersene l'entità, sembra ancora adesso in disuso e vagamente pretenziosa. Di fatto, il tempo che gli esseri umani hanno riservato per se stessi nell'era in cui quasi tutti sono costretti ad accettare la propria condizione di nomade dello spazio, è ancora esiguo. La certezza di poter concedere alla propria persona del tempo libero, da dedicare solo ed esclusivamente allo svago e all'ozio, sembra ancora, per quanto suggestiva, un'idea non facilmente realizzabile. Probabilmente, l'appiattimento delle varie fasi temporali cosmiche, coadiuvate da diversi principi dimensionali da dividere in sezioni, o schede, potrebbe permettere in futuro la creazione di qualche spazio statico extra, non operativo, da relegare nelle zone temporali non ancora esplorate. Ma è chiaro che non sia ancora il momento, e questo dovrebbero saperlo tutti i presenti, visto che il sistema moderno è anche una loro invenzione.
Fanatico saltante, il più attivo di tutti nel campo dei viaggi da uno stato temporale all'altro, una volta svegliatosi dal sonno che lo ha tramortito più di quanto non abbia fatto con gli altri, mostra una vivace inclinazione per il non accettare i nostri gustosissimi cilindri, i prelibati cubi e i saporitissimi coni. Per qualche misterioso motivo ha conservato dentro di se il desiderio per un particolare gusto ereditato. La carne argentina, ricoperta di un uovo all'occhio di bue, che i suoi antenati, il tris-tris nonno Mikel ed il tris nonno Julius, suo figlio, erano soliti ordinare nei rimessaggi delle autostrade, durante le soste di viaggi lunghi intrapresi da Mikel per motivi di lavoro, era il suo piatto preferito, ancora saldamente fermo ed indisturbato in un reparto imperscrutabile della sua memoria. Durante quei viaggi, Mikel, il tris tris nonno, ragazzo padre, a causa di un incidente fatale che lo privò di un suo grande amore, era solito portare con sé Julius, il pensieroso e riflessivo figlio 13enne, perché costretto.
- Carne e uova assieme nello stesso piatto?
Chiese Mikel in occasione della sua prima sosta, durante il primo viaggio
- Certo signore, è francese.
- Francese?
- Chateaubriand. Conosce?
- Si, giusto, perché la forma è quella di un castello, certo -
- Chateaubriand era un poeta, signore. E questo era il suo piatto preferito.
- È una città.
- Era un castello intitolato al poeta.
- Sicuro non fosse una città intitolata ad un poeta?
- Forse una specialità culinaria intitolata ad una città
- E se fosse un castello intitolato alla specialità culinaria?
Dopo una serie innumerevole di considerazioni di questo tipo, il barista riesce misteriosamente a mantenere la calma e Julius sembra divertito.
La pausa
Poi Mikel ribatte ancora.
- Sono proteine entrambe.
- Certo.
- Però è comunque anomalo, non crede? È un po' come per un pleonastico. Giusto?
- Non saprei signore. Lo vuole?
Pausa. Mikel guarda incuriosito il barista e poi continua
- Frank, giusto?
Era il nome scritto sul badge del ragazzo.
- Si
Il ragazzo sembra sul punto di essere infastidito
- Ok. Ne prendo 2 grazie. L'altro è per il mio cucciolo. Una birra, coca cola e caffè triplo.
E mentre finisce la frase, accarezza energicamente Julius che sorride compiaciuto.
Reminiscenze dell'inconscio ereditate tramite chip genetici privilegiati, e promossi quale mezzo enciclopedico di discernimento e base culturale. È tutto registrato, video e dialoghi, nei promemoria e dischi virtuali di questa astronave, e quindi all'interno del mio database. È tutto dentro quel dispositivo che voi avete chiamato anima multi-molecolare. Un'accozzaglia di neutrini che grazie a qualche diavoleria delle vostre avete assemblato in un corpo unico capace di contenere tutte le informazioni di cui avete bisogno senza limite.

Francesco La Tessa

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Erri De Luca Erri De Luca. Nato a Napoli nel 1950, ha scritto narrativa, teatro, traduzioni, poesia. Il nome, Erri, è la versione italiana di Harry, il nome dello zio. Il suo primo romanzo, “Non ora, non qui”, è stato pubblicato in Italia nel 1989. I suoi libri sono stati tradotti in oltre 30 lingue. Autodidatta in inglese, francese, swahili, russo, yiddish e ebraico antico, ha tradotto con metodo letterale alcune parti dell’Antico Testamento. Vive nella campagna romana dove ha piantato e continua a piantare alberi. Il suo ultimo libro è "A grandezza naturale", edito da Feltrinelli.
Maurizio de Giovanni Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958) ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Su questo personaggio si incentrano Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuore, Anime di vetro, Serenata senza nome, Rondini d'inverno, Il purgatorio dell'angelo e Il pianto dell'alba (tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero).
Lisa Ginzburg Lisa Ginzburg, figlia di Carlo Ginzburg e Anna Rossi-Doria, si è laureata in Filosofia presso la Sapienza di Roma e perfezionata alla Normale di Pisa. Nipote d'arte, tra i suoi lavori come traduttrice emerge L'imperatore Giuliano e l'arte della scrittura di Alexandre Kojève, e Pene d'amor perdute di William Shakespeare. Ha collaborato a giornali e riviste quali "Il Messaggero" e "Domus". Ha curato, con Cesare Garboli È difficile parlare di sé, conversazione a più voci condotta da Marino Sinibaldi. Il suo ultimo libro è Cara pace ed è tra i 12 finalisti del Premio Strega 2021.
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