Questo libro è un compendio di 245 poesie e prose poetiche, scritte in un vasto arco temporale. I temi trattati nelle liriche sono vari: sentimenti amorosi, Fede, introspezione, ritagli di vita vissuta, società, arte, esperienze personali e peculiari considerazioni sull'esistenza stessa. Vi sono inoltre alcune poesie e prose prettamente fantasiose; altre dai toni arcaici con un linguaggio atipico; alcune dediche poetiche rivolte a persone care al poeta (tra le quali qualcuna in dialetto siculo), più versi ironici o satirici. Sono presenti nel libro anche piccoli pensieri aforistici e qualche breve riflessione. Una vera e propria analisi della vita in versi e prosa; una particolare escursione nei meandri più profondi dell'animo umano tramite l'occhio attento dell'autore il quale, tra vicissitudini interiori e attimi di squisita consapevolezza, dà alla luce una visione inedita ed ampia del suo percepire i principali aspetti dell'esistenza umana, unendo al tutto la sensibilità, la profondità del suo senziente sentore empatico, più un pizzico di gradita ironia e humour.
-LA MORALE SENZA FILTRI- La verità risuona nell'eco di mute, dormienti coscienze.
Non faccio prediche né moralismi altalenanti, né sofismi elaborati o ampollose prosopopee incoerenti e senza frutto alcuno.
Non chiamate l'esorcista né l'analista, o lo scienziato pseudo Illuminato da fittizia luce propria.
Non amo gli artifizi, né i fuochi d'artificio o i botti assordanti seguiti da scoppi improvvisi e da squilli di telefono senza risposta.
Detesto i trilli pomposi di tromba, che poi va dritta alla tomba con tutta la banda a suon di fanfara e farabutti.
Ne ho per tutti, disonesti o falsi onesti! Sono lo specchio delle vostre silenti coscienze in cui non vi rispecchiate. Mangio neuroni specchio, lasciandone avanzi per i vostri dinieghi.
Porto alla luce le finte stelle, gettandole in stalle di concime, tra rifiuti e scarti di puro e insano trash televisivo. Sono la coscienza di un Zeno senza Freud, di un Senofonte con buone fonti di tabloid.
Senza senno, incosciente ma coscientemente senziente e audace più che mai!
Vi insegno l'Abc! Vi segno ciò che non sottolineate nei libri di testo.
Del resto posso farvi scuola, dall'asilo alla tomba!
Senza altisonanti cariche regali, né regali da parte di nessuno, vi regalo un gran Dono: patrimonio vivente nella terra dell'innocente.
Basta ipnosi da Circe circense! Stop a ipnotiche ciarle di ciarlatani dell'ultima ora, o da Matusa d'Essai!
Che ne sai? Te lo faccio ben presente! Demente, accecato dalle favolette dei guru, dai futili sproloqui di gente in vista.
Io sono il fuorilista, l'escluso, l'incompreso, l'ultimo, ma faccio l'apripista anche nelle piste da ballo.
Non seguo la tua lista nera, nè i volantini che volano. Non amo la politica né i politicanti non coerenti, ma corrotti.
Amo la verità tutta intera, la giustizia quella vera!
La metamorfosi di Kafka in positivo per me, in scarrafoni per voi, primi della classe.
Prediligo l'ultimo banco, la panchina più isolata anche negli stadi o nei forum di un'agorà, tra dibattiti squallidi e fasulli, prolissi e polemici, senza fondamenta ma fondamentalisti o univoci, quasi integralisti.
Non mi integro, non mi uniformo nemmeno in uniforme! Sono inconforme, ma pieno di sostanza.
Non mi fermo all'apparenza; guardo ben oltre! Mi dissocio da chi ti è socio!
Scendi dal piedistallo, dall'aula magna, da quella cattedra fasulla che ti sei creato o sulla quale ti hanno assiso i tuoi lacchè da buoni ruffiani o da ipocriti farisei!
Non mi inchino mai davanti a nessuno; non striscio come una biscia, come un verme o un millepiedi di fronte alla piovra dai milioni di tentacoli nascosti nel veleno della morte. Segnerà poi il vero Dio un bel giorno la tua sorte! Queste rime in sordina le sentono anche i sordi adesso! I muri crollano, senza riportare danni.
Ma tu, barbagianni o barbafuoco, preferisci illudere la gente portando a te i disillusi, i tristi che non riescono ancora a vedere chiaro o tacciono per stupida paura.
Tanti pinocchi vanno in giro anche senza pinocchietti. Si risvoltano i risvoltini, senza dar la giusta svolta a se stessi.
Intanto anniento i cretini, gli sbruffoni! Disintegro con le strofe il malsano habitué a cui vi hanno abituato o viziato.
Non vi vizio, né stravizio! Non amo i vizi, né le dipendenze di alcun tipo. Adesso non transigo, non mi limito, non mi calmo, ma mi illimito tra i vostri schemi, limiti preincartati, incartapecoriti.
Vedo anche falsi pastori; gente che ammaestra intere greggi di pecore.
Guardo a trecentosessanta gradi! Non amo i vostri degradi, gradi e graduatorie!
Sono la pecora nera, l'ultimo della classe, il vostro ex compagno di banco. Buono, silente, timido, ma con dentro il tuono. Sentite quel frastuono? Ascoltate bene adesso!
-A TE- Dolcezza e genuinità si fondono insieme; comprensione totale di due anime simili e spontanee.
Ascolto attento e reciproco di sentimenti reali; unione di sani intenti.
Due vite che si sfiorano, si toccano, si incrociano per volere del Fato ancor prima di vedersi.
Spiriti docili ma forti, un po' amareggiati dalle umane vicissitudini di un tempo andato.
Gentili e saggi consigli, nati con naturale feeling, arrivano diretti da un capo all'altro. Scambi di sensazioni forti. Echi trasparenti risuonano intensi tra gioia e condivisione. Verità che trasuda da due cuori affini.
Due persone un po' speciali, sicure delle loro scelte; pronte a nuove certezze, a nuove emozioni da vivere sulla loro pelle.
Drastici e schietti, vivi e pieni d'amore. Esempi lampanti di speranze ancor possibili.
Attese pazienti tra impazienti sentimenti. Vivide e tangibili scorrono nel tempo le sabbie dorate dell'argentea clessidra.
Positive aspettative. Fiducia e Fede si intersecano in giorni soleggiati.
Come falchi liberi, due amanti del vero Bene si confidano ogni cosa: ansie, affanni, dolori, delusioni trascorse, ma anche tanta allegria ed energia.
Volano intanto le ore, librandosi leggere come piume. Nessun peso, nessuna incertezza per due amabili creature che ormai non indugiano più in remore antiche e ripensamenti.
Strade senza più alcun bivio; rettilinei destini si incrociano per completarsi simultaneamente nel tenero incontro di due singoli pezzi d'infinito.
Due menti mature ma sensibili, due esistenze vissute. Due esseri umani, cresciuti tra i viavai incessanti di ricordi e sogni.
Profonde ispirazioni dettate da semplici gesti, da vere promesse di futura intesa.
Incontro di parole realmente sentite. Ritrovo di speranze e vita; concreto e piacevole idillio per prossimi autentici abbracci.
Sincronico legame verso nuovi percorsi di confidente crescita, in solida e stabile appartenenza.
Pregusto con gusto i sapori autentici dell'incontro di due anime: io e te, insieme.
-I SENTORI DEL CUORE- I sentori del cuore si risvegliano in una calda notte.
Tutto assume nuova vitalità, rinnovato aspetto e sostanza in due animi solitari, fortemente speranzosi in un possibile amore reciproco.
Amore redentore, sentimento liberatore.
Tutto nasce nella totale spontaneità, nella donazione all'altro, in genuino abbandono e piena fiducia.
Due cuori adesso ottimisti, due persone che meritano davvero tanto dalla vita stessa.
Nell'attesa che sorga il domani, dolci sinfonie allietano il riposo di entrambi, contenti intimamente per un futuro incontro in amorevole ed amabile trasporto interiore.
-A TESTA ALTA- Proseguiamo a testa alta con coraggio, fiduciosi nelle nostre capacità.
Una buona dose di sana autostima. Mai orgoglio, ma umiltà. Basta rabbia, ma sete di verità. Rivalsa per noi stessi.
A favore della giustizia, in difesa di chi non ha voce. Nella piena trasparenza verso il prossimo.
Audacemente, controcorrente.
-ALLA MIA ANIMA GEMELLA- Voglio poter baciare le tue labbra, perdermi nei tuoi occhi con dolcezza, come in estasi. Abbandonarmi al tuo sguardo che esprime tante emozioni anche nel silenzio, nell'attenta contemplazione del suo innamorato.
Occhi che desiderano insistentemente leggere i segreti racchiusi nello scrigno dei tesori preziosi del mio cuore, della mia anima, della mia mente.
Voglio esserti vicino. Riempirti di tenerezza, calore. Donarti me stesso in pieno trasporto emotivo.
La totalità del mio essere vuole unirsi a te in anima, cuore, psiche, essenza.
Desidero poter suggellare in pienezza quel susseguirsi di intenso amore, nel ritmo reciproco di due animi passionali che si bramano senza sosta.
La mia terra sarà tuo giaciglio, il mio petto tuo guanciale. Dormi serena. Rilassa le tue membra nelle ore di sonno. Io, vigile ti proteggerò.
Ti terrò stretta a me, contemplando con occhi vivi di tenerezza, il dolce abbandono del tuo riposo. Sarò sempre pronto, disponibile in ogni necessità, in ogni momento del giorno, della notte.
Attendo con enorme contentezza di incrociare il tuo cammino, i tuoi passi nella mia vita. Sarai la mia dolcissima metà, ardente di vero amore, passione per me.
La freddezza del mondo ci circonda, separando i nostri spiriti indomabili accesi d'amore vero.
Questo gelo potrà sciogliersi liberamente nella vampata benefica, accogliente di un tenero abbraccio.
Mi trovo lontano da te, ma sono più vicino di qualunque altro essere umano tu già conosca.
Siamo due persone che si capiscono, ascoltano nel profondo degli animi, dei cuori, dei sensi.
La delicatezza, il piacevole impeto di due amabili, stupendi colossi d'amore.
Ci ricongiungeremo nell'intesa, nel sintonico compendio di emozioni autentiche e genuine che, sgorgano a profusione dai nostri esseri attualmente distanti, ma vicini più che mai.
Fabio Avena
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