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Autore: Ylenia Vesperini
Komorebi. Riflessi di luce e consapevolezza
Poesia
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Komorebi. Riflessi di luce e consapevolezza
Accomunanza

Che circo è la vita
e quel che rassomiglia
la calca, la strada,
tutt'un parapiglia,
tutti diversi, ma poi tutti uguali,
con gli stessi patemi, con gli stessi dolori,
viaggiando nel ventre
di un mondo che sputa
i figli che crea e poi li saluta,
che senza mostrargli la strada da fare
gli lascia una finta libertà di campare
e loro convincon gli altri e se stessi
che loro son furbi, che gli altri son fessi
mentre nella mischia di cose da fare
si sta tutti in bilico a farsi fregare
da entità astratta oppure da sé
senza mai capire che scopo non c'è
in un vivere vuoto, stordito e alienante
come l'ombra scura di un arrogante
che più di farla la paura la sente.
Si vive in un miscuglio di mente e d'istinti
restando nel vortice in piedi a stenti,
con giorni scanditi da niente e paura
e pochi intervalli di gioia e avventura
mentre il contrario dovrebbe essere
per chi un'esistenza felice vorrebbe intessere
dove tempo e spazio non son che dimensioni
di un viver poliedrico sotto più angolazioni
che i giorni concessi son pochi e contati
ma i più posson dire di averli sprecati
in quello che non darà mai una giustizia,
il male, il dolore e la finta amicizia
ma tanto osannati son quei disvalori
da farli sembrare tra i più bei fiori
da cogliere molto e donare più spesso
di quanto non dovrebbe esser permesso.
Chissà se mai esiste qualcuno che riesce
a darsi valore, a veder l'amore che cresce
che invece di consumare solo stoppini
infonde luce e speranza nei propri vicini,
che dona alla vita più di quanto chiede
che resta più giorni in piedi di quanti ne siede,
dove i giorni contano invece di contarli
che educa i figli come meglio può amarli
lasciandogli in dono un mondo migliore
quello di chi sa che le sole cose ad avere valore
son quelle di cui non vedi l'essenza
ma uniche testimoni della speranza
che resta vivida nelle menti e nei cuori
se c'è ancora qualcuno a difenderla dopo che muori.
Chissà tutti i sogni che affollano i libri
rimangono carta o rompono gli equilibri
cambiando gli epiloghi e dando una svolta
a quelle vite che meritano di più ogniqualvolta
sono abbandonate nel letto degli anni
senza che nessuno le scuota da sonni perenni
in cui son cadute per ignavia o destino
di chi appartengono o di chi gli sta vicino,
restando immutate da troppo tempo
che iniziano a stento e finiscono in un lampo,
quei fiori appassiti ancor prima di sbocciare
che non hanno mai conosciuto l'amore,
e piace pensare che oggi o domani
qualcuno si aggrappi a quegli aeroplani
tenacia, resilienza, illusioni o desideri
con qualsiasi nome ognuno chiami i propri pensieri
e possa riuscire a realizzare se stesso
fuggendo da tutto quel niente da cui sembra oppresso,
recando all'anima e alla propria esistenza
quel senso che appartiene a tutte le cose che fanno la differenza.

Ylenia Vesperini

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