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Autore: Irma Kurti e Biagio Fortini
Un giorno mi racconterai
Poesie
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Un giorno mi racconterai
Nero su bianco... in bianco e nero: un libro a due linguaggi. Pagina dopo pagina le immagini fotografiche di Biagio Fortini si uniranno alle poesie di Irma Kurti, senza alcuna consequenzialità, né coerenza apparente tra parole poetiche e immagini visive. Un dialogo tra l'inchiostro e un fermo immagine per catturare l'eternità di un istante.

Le rose rosse

Hanno tagliato le rose rosse, erano selvagge
e non disperdevano profumo. Non è rimasto
nulla, tranne i ramoscelli che come braccia
aperte nell'aria chiedono aiuto.

I boccioli disseminati sull'erba, bagnati con
la rugiada e i petali ovunque, attendono con
la speranza che qualcuno prima o poi verrà
a sollevarli, a coglierli, per poi tenerli tra le
mani, dandogli un'altra, l'ultima possibilità:
risvegliarli da questa lunga dimenticanza.



Nuda

Mi sento nuda in un paesaggio invernale,
fragile, persa come mai prima; la gente
si precipita, nessuno mi guarda, per loro
sono soltanto un'estranea, un'anonima.

Non ci sei nemmeno tu, le tue mani non
mi lanciano una coperta; te ne vai così
in fretta, non capisci che nel mio cuore
c'è freddo, si gela.

Non puoi scorgere i miei brividi e non
puoi decifrare gli sguardi vuoti, io resto
invisibile, il sentimento è assai distante
e non mi sfiora neanche per un istante.

Mi sento nuda in un paesaggio invernale.



La gente cerca il tuo sorriso

La gente cerca il tuo sorriso
anche quando la tua anima
piange, quando è immersa
nella disperazione, quando
non scorge la luce e il sole.

La gente cerca il tuo sorriso,
le tue parole piene di gioia
e di speranza, mentre dentro
tu stai sbriciolando in mille
pezzi e stai morendo piano.



Desideri

Vorrei averti asciugato le lacrime,
Mamma, quelle che tu ingoiavi in
silenzio. Vorrei averti donato più
affetto, mentre contemplavi con i
tuoi occhi sognanti oltre il vetro.

Le strade si espandevano davanti
a te, senza inizio e senza fine, e tu
tentavi di raccogliere i rimanenti
stralci dei tuoi desideri che come
nuvole nel crepuscolo svanivano.

La malattia non poteva sfiorarti,
così pensavo, perché eri immune
al male e al dolore, invincibile e
forte come una roccia che tutti i
giorni con ira bagnano le onde.

Adesso io piango le tue lacrime,
Mamma, immersa in un'infinita
afflizione, in un tempo che una
seconda possibilità non riuscirà
mai a regalarmi come una volta.



Un velo

Non so quando tornerò di nuovo
nella mia Patria. Mi mancherà la
polvere che si alza leggera dalle
strade come una nuvola bianca,
avvolgendo tutti i miei pensieri.

Mi mancherà anche l'acqua che
dal rubinetto gocciola come dal
contagocce, mentre io desidero
sciacquare il mio corpo lì dove
scorre con impeto una cascata.

Chiudo la porta, mille particelle
di calce mi scivolano sulle spalle
come un velo trasparente bianco.



I miei pensieri

È mattino presto
e i miei pensieri
ora si disperdono
senza sapere quale
direzione prendere.

Il sentiero del sole
che irradia bagliore,
luce e tanta magia
o il viottolo di una
nuvola grigia?

È mattina presto.
Si sente soltanto
l'eco dei miei
pensieri caotici
che si scontrano
l'uno con l'altro
e girano come
in una giostra,
mentre cercano
di scegliere
il percorso della
luce o dell'ombra.



Chi ti proteggerà?

Chi ti proteggerà dalle tue ansie,
quando io non ci sarò in questo
mondo, chi accarezzerà la tua
bella fronte e chi ti susurrerà:
“Dormiamo, perché è già notte?”

Chi pronuncerà parole d'amore
che scorrono come fiumi, chi
ti donerà un dolce sorriso, chi
ti sveglierà la fantasia, lo spirito?

Chi ti accompagnerà nei sogni,
chi ti terrà i capelli tra le dita,
che ti bacerà e ti amerà quando
io non ci sarò più in questa vita?



Lo spettacolo del cielo

È la stessa luce quando mi alzo presto,
quando corro verso l'autobus in fretta,
quando mi supera ed io rimango inerte
come una macchia sulla strada deserta.

Lo stesso albero, le stesse persone che
vedo ogni giorno, lo stesso fruscio di
foglie, prima che loro cadono a terra.

Solo il cielo trasmette uno spettacolo
diverso: a volte è grigio, a volte blu
o bianco, avvolto da nuvole, soffici
come il cotone. Sovente mi mostra
un aereo, che attraversa l'aria come
un volatile, che taglia l'azzurro con
le sue ali forti, rigide, impenetrabili.

Irma Kurti e Biagio Fortini

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