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Autore: Wladimiro La Mantia
Il cielo di Roger
Narrativa
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Il cielo di Roger
È il 30 maggio del 2000, si respira aria di festa per tutti i bambini. La scuola sta per finire, le vacanze sono alle porte. Roger è un bambino di otto anni, un genio in matematica con la passione per l'astronomia. Il padre è un noto avvocato di New York, la madre insegna Lettere e Filosofia, in una università della Louisiana. Il nonno paterno Albert è un giudice in pensione. Ha prestato servizio per quasi quarant'anni, nella giurisdizione della contea del Texas. La nonna paterna è morta dieci anni fa, i nonni materni vivono in Virginia. Il suo grande sogno è quello di volare. Il padre lavora a Chicago, impegnato nella difesa di Peter, un ragazzo di 25 anni testimone di uno stupro. Dopo una colluttazione per difendere la ragazza, fu accusato di lesioni personali, avendo causato al molestatore la rottura del setto nasale. Il giudice notificò l'arresto. Un caso non semplice, per la mancanza di testimoni e la fuga del presunto colpevole dopo la denuncia.
La testimonianza della giovane aggredita non è attendibile. Per i giudici, lo stato di shock e la perdita dei sensi, impediscono l'identificazione con lucidità. Adesso, il vero aggressore è ricercato dalla polizia. Peter, purtroppo, dovrà rimanere in carcere fino al suo ritrovamento. Un caso strano di giustizia. Al parco Robinson è stata organizzata una partita di golf. Albert, ex campione americano, affronta il suo avversario di sempre, il suo amico Louis, grande giocatore molto più giovane di lui. Ma una telefonata di papà William, pone a Roger i soliti interrogativi. - Come può un giudice condannare, senza una prova di colpevolezza? - Puntuale è la risposta del nonno, con il solito sermone.
- Se si combattono gli orchi, tutto diventa più difficile. Quando sarai un adulto, capirai come bisogna difendere i propri principi, le idee in cui credi. Nella mia carriera, ho lottato contro tante ingiustizie, rischiando anche la vita. Ho ricevuto tante minacce. Ma non ho avuto mai timore di nessuno. Bisogna avere delle prove certe, prima di poter giudicare. Sono orgoglioso e fiero. Ho dato tutto per il mio lavoro. Ma forse, nella mia vita avrei potuto fare di più. - E Roger attento al suo discorso, gli replica. - Il mio sogno è quello di volare. Solo così, potrò sentirmi libero. Vorrei vedere il mondo dall'alto, volando sopra le nuvole. -
- Ti auguro di realizzare i tuoi sogni, risponde Albert. Tutti abbiamo il diritto di sognare. Non essere in conflitto con il cuore. Le emozioni fanno parte di noi. Ma figliolo, la felicità consiste, nel porsi le domande giuste, al momento giusto. Tu sei ancora un bambino, un giorno avrai le tue risposte. - E tu nonno, nella tua vita hai avuto le tue? - Quando è morta tua nonna, dieci anni fa. Era una donna meravigliosa, sempre pronta ad aiutare tutti, gentile ed affettuosa. La risposta, l'ho cercata dentro di me. Ho imparato a non perdermi in cose futili, per non dimenticare i valori importanti. Il dialogo e la comprensione. Accettare le persone per quello che sono, non come vorresti che siano. Questo è Amore. Molto spesso giudichiamo gli altri, senza analizzare noi stessi. La vita è un dono meraviglioso, se vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo. Avrei potuto dedicare più tempo alla famiglia, invece ho scelto la carriera e il successo. Quando poi vivi un lutto, tutto cambia. Diamo il giusto valore, alle persone non più presenti. - Roger, ascolta attento il saggio discorso, e gli chiede: Cosa è successo? - Adesso è tardi, andiamo a riposare. Domani sarà una grande giornata. Dobbiamo svegliarci per la partita di golf. Un giorno ti racconterò tutto. Ti accompagno in camera tua. Buonanotte figliolo mio. - La mattina seguente, splende il sole sul cielo di New York.
Si preparano per l'appuntamento con l'amico Louis, alle 10 al parco Robinson. Puntuale come sempre, presenta il nipote. Sono trascorsi tanti anni dall'ultima partita vinta, ma è sicuro di poter vincere ancora. Dopo un'ora di gioco, Albert in svantaggio non demorde. Louis è rimasto sempre lo stesso, un tipo molto spavaldo, questo lo fa innervosire. La partita è emozionante, l'avversario gioca bene. Ma con grande esperienza, centra la buca decisiva, rimane in vantaggio e vince l'incontro. Roger è felicissimo. Una vittoria con dedica, al nipote e alla moglie Elizabeth. Sognare è meraviglioso. Avere ambizioni, traguardi da raggiungere. Credere nelle proprie capacità. Ci si sente, come sopra una soffice nuvola nell'azzurrità del cielo. Un pezzo di storia americana, dove accadono cose impensabili. Un uomo che diventa un simbolo per il nipote. I complimenti dell'amico sconfitto, la speranza che nulla è impossibile. L'avvenimento sportivo rappresenta un punto di partenza per un bambino sognatore come Roger. Ad oggi che ha otto anni, Albert è come un padre, sempre affettuoso e pieno di premure. Intanto passano i giorni, nell'attesa possa cambiare qualcosa. Magari, con il ritorno dei suoi genitori. All'indomani, sotto il sole cocente di giugno, la giornata trascorre parlando della partita di golf.
Una vittoria inaspettata, ma reale. Tutto per il bambino diventa possibile. Avere sicurezza dei propri mezzi, ma anche l'umiltà per andare avanti. Risulta fondamentale, la presenza di una persona forte e sicura, per lenire i suoi attimi di assenza, solitudine interiore, paure. Ogni giorno, cresce l'attesa di una nuova notizia. Ma non succede nulla. Sembra un labirinto, dove non c'è via d'uscita. La carriera e il successo prendono il sopravvento. I trionfi personali, al posto dei veri valori. Gli affetti, le amicizie, l'amore per la famiglia. Nonno Albert, aveva raccontato la sua vita personale, legata a delle scelte, pagate ad un prezzo molto alto. Adesso, teme possa commettere da grande gli stessi errori. Così, si immerge in una vita tutta sua, fatta di sogni e fantasie. Sente una forza interiore, non comune per i bambini della sua età. Una forte inclinazione a comprendere la vita, le cose. Questo cielo meraviglioso sopra di noi. Cosa sarà mai, che ci fa andare avanti? Periodo estivo terminato, si prepara ad affrontare un nuovo anno scolastico. Il suo migliore amico Jonathan ritorna dalle sue vacanze a Parigi. La vita di sempre continua, tra gli studi, le cose in comune, le lunghe giornate a casa sua. Una mattina, squilla il telefono.
- Pronto Roger, sono papà. - Che sorpresa... risponde. - Ti devo dare una bella notizia. La polizia è sulle tracce del molestatore. Se venisse catturato, potrei chiedere il test del DNA. -
- Con delle prove certe di colpevolezza, farei scarcerare Peter. - Cosa vuol dire? Esclama Roger. - Che ci sarebbe la possibilità di un ritorno a New York. -


Anche la madre Annette ha qualche nuova notizia. Il preside dell'università della Louisiana, ha accettato il suo trasferimento, ma prima deve terminare un importante incarico. La nuova avventura continua, tra la speranza e l'illusione. Ma la forza di nonno Albert e la sua ostinazione, lo fanno andare avanti. Tutto è possibile. Basta credere nei sogni, nelle proprie capacità. Con l'amico Jonathan, trascorre parte delle sue giornate. I suoi genitori gli vogliono molto bene, ma soffre la diversità di pensiero rispetto alla sua famiglia. Il padre ha rinunciato a lavorare, in una società finanziaria di New Orleans, con uno stipendio da favola. Adesso, lavora in un centro commerciale come contabile. La madre, laureata in Pedagogia, presta servizio in un centro per famiglie con disagi sociali. Anni fa, aveva vinto un concorso, ma doveva stabilirsi in Canada. Sacrifici e rinunce per seguire il figlio, al posto della carriera personale. Un'eccezione alla regola, contro chi vive per la ricchezza e il potere. A Roger danno fastidio, i discorsi basati sull'economia, la supremazia militare, la continua lotta agli armamenti. Di certo si contraddice, sul


sogno di far parte dell'esercito aeronautico degli Stati Uniti. Ma questa è un'altra storia. Lui vuole volare, per ammirare le meraviglie del cielo. Magari, immaginando di essere seduto sopra una soffice nuvola.
Il 5 settembre, è il giorno del suo nono compleanno. Nonno Albert, a sorpresa gli prepara una festa. A sua insaputa, telefona ai genitori e all'amico Jonathan. Compra dei festoni per il salone, una grande torta, e comunica a tutti di non fargli nessuna telefonata. Roger, indispettito, gli chiede dove è stato tutta la giornata. - Ti sei dimenticato di portarmi, al centro Astronomico di Houston? - - Non di certo figliolo, ma ho avuto un contrattempo, mi dispiace. Ti porterò domani, replica Albert. - Roger annuisce, ma non è convinto. Di solito, quando gli fa una promessa, la mantiene. Era già pronto per partire. Tutto ad un tratto, vedendolo deluso, s'inventa una scusa. - Il professor Grisman oggi aveva un impegno. Si è scusato, ed era rammaricato. - Albert è un grande amico dell'astronomo, quando vuole, lo fa accedere nel suo grande centro di ricerche dotato di enormi cannocchiali. Il sogno di Roger è sempre stato quello di


esplorare, l'universo e le sue stelle. - Che bel compleanno! Non ricevo nessuna telefonata, salta il nostro viaggio, ed ora che si fa? - Quando nel salone tutto è pronto, Albert chiama il nipote. Si trova nella sua stanza, a disfare la sua valigia. Tutto studiato perfettamente per tenerlo impegnato, conosce le sue abitudini. Quando si prepara per un evento, non entra mai nel salone di casa, in quanto distante dalla sua stanza. Una villa enorme, dotata di tutti i comfort. Un grande giardino, una piscina.
Albert, ha potuto preparare tutto con tranquillità. Senza farsi accorgere di niente. All'arrivo dei suoi genitori, lo chiama, dicendogli che lo aspetta nel salone. Tutto è pronto, per la grande sorpresa. Quando Roger apre la porta, incredulo, rimane in silenzio. Non si sarebbe mai aspettato, una cosa del genere. Ad un tratto, corre verso i genitori. Un abbraccio interminabile, fa scoppiare in lacrime nonno Albert. Anche Jonathan si emoziona. Il più grande regalo per i suoi nove anni, lo ha ricevuto. Non li vedeva da sette mesi. Una festa bellissima, che dura fino a notte fonda. Roger chiede, quanto rimangono a New York. Tre giorni circa, gli rispondono. Sono contento di rimandare il mio viaggio a Houston, risponde lui. Arriva il momento dei regali. Da nonno Albert riceve un aeroplano telecomandato, per la sua grande passione del volo. Jonathan, un bel libro sui misteri dell'universo. Infine, quello dei genitori sembrerebbe controverso, ma rappresenta uno dei suoi desideri. Un enorme cannocchiale, lungo quasi due metri. Potrebbe rappresentare, la lunga distanza tra il lavoro e la famiglia, invece il suo cuore batte di gioia. - Questa sera, potremo guardare le stelle. - Così, decidono di salire sulla grande terrazza della villa. Il cielo è chiarissimo, non c'è neanche una nuvola. Insieme a Jonathan, punta il cannocchiale verso est. La Luna è un satellite meraviglioso. Anche William è attratto dalle meraviglie del cielo. - Con questo cannocchiale puoi vedere cose straordinarie, figliolo mio. -
- Lo so, grazie papà, ma devo capire meglio come focalizzare le distanze. - Incomincia a parlare con un'enfasi che stupisce tutti. Discute di ricerche scientifiche, e degli enormi progressi degli Stati Uniti. La competizione con l'Unione Sovietica, per la conquista dello Spazio. Dalle famose teorie di Galileo Galilei, alle distanze della Terra, ai satelliti più conosciuti. La Luna dista da noi 384.400 km. Roger ha una mente fantastica, una cosa straordinaria. Tutti rimangono stupefatti ad ascoltare. Non a caso, il suo rendimento è il migliore della scuola. Possiede una forte inclinazione verso le materie scientifiche, la fisica e la matematica. Nella sua stanza ci sono decine di libri di scienza, che legge per approfondire le sue conoscenze. Sono le due di notte. Tra uno sguardo e l'altro con il cannocchiale, Roger chiama Jonathan.
- Vieni qui, devo farti vedere qualcosa di strano. - Cosa c'è, replica l'amico. - Una grande luce correre nel cielo, ad est della Luna. - - Cosa sarà mai? - , Jonathan dà un'occhiata. - Ma cosa vuoi che sia? Quella è una stella. - Richiamati dalla curiosità, anche Albert e William vogliono osservare.
- Mah... sembra un enorme stella. Non capisco però, come mai cambia velocemente direzione. - Si passano il cannocchiale un po' tutti. Crescono le perplessità. Roger chiama l'attenzione del nonno. - Quando ritorna il professor Grisman, forse gli dovremo parlare. - Albert sembra preoccupato, ma non lo dà a vedere. Tutti stanchi, ma contenti per la festa, decidono di andare a dormire.
Nessuno lo vuole ammettere, ma rimane la grande curiosità. Cos'è quella luce che corre nello Spazio? La paura e l'ansia prendono il posto ad una nottata serena. Così, come per destino, dopo la famosa scusa di Albert sul viaggio a Houston, il professor Grisman, gli invia un messaggio. La sera stessa del 5 settembre, gli comunica che deve partire urgentemente per Boston, sede di un importante congresso scientifico. Quando all'indomani mattina cerca di chiamarlo, non riceve nessuna risposta. Tutto questo, lo fa preoccupare. Per non rispondere, sarà successo qualcosa. Lo conosce da tanti anni. È una persona, molto garbata e disponibile. Sono legati da una profonda amicizia. Ad un tratto, sente il rumore di un messaggio ricevuto. Ciao Albert, sono Grisman. Scusami se non ti ho risposto. Sono impegnato in un congresso. Si tratta di qualcosa di serio. Poi ti spiegherò. Ci sentiamo presto. Albert non esita nel collegare, la sera del 5 settembre. Quella strana luce correre nel cielo. Ma vuole vederci chiaro, prima di farsi prendere da un'ansia esagerata.

Wladimiro La Mantia

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