Oggi, giovedì 9 giugno 2039, inizia la campagna elettorale del Partito Razionalista Europeo per l'elezione del nuovo governo degli Stati Uniti d'Europa. Da troppo tempo le plumbee nubi della reazione incombono sia sul mondo occidentale che orientale e l'Europa, soprattutto negli anni venti del terzo millennio, ne è testimone. In ogni Stato crescono incessantemente i partiti conservatori, in particolare quelli di estrazione cristiana, che affermano quanto le crisi economico-finanziarie siano innanzi tutto dovute a un deterioramento dei valori, a una diffusa carenza di moralità. Questi partiti, negli anni, si consolidano e articolano un vero e proprio programma politico, improntato sul recupero delle tradizioni cristiane, sulla conservazione di usi e costumi storicamente affermatisi sul territorio, sulla salvaguardia dell'economia locale e dei confini, oltre che sulla necessità di riformare le fondamenta stesse dell'Unione Europea in direzione sovranista. L'Inghilterra esce dall'Europa dopo anni di compromessi e lotte intestine, ma piomba in una grave recessione economica, che ne cambia per sempre il volto e il tessuto industriale, estromettendola di fatto dalla cerchia dei paesi più potenti e influenti della Terra. Dopo le elezioni europee del 2014 e del 2019 i partiti nazionalisti assumono sempre maggiore peso politico e sociale in quanto, offrendo soluzioni immediate, incanalano le tensioni della popolazione, le paure e i malcontenti derivanti dalla crescente immigrazione, dalle politiche di austerità, dalle pandemie e dall'assenza di certezze istituzionali. La maggioranza della popolazione europea, ammorbata da un diffuso senso di inadeguatezza, si abbandona tra le braccia forti dell'ala politica più estrema. Nelle elezioni del 2029 tutti i partiti europei della destra conservatrice, uniti in un'unica grande coalizione, vincono le elezioni e governano per i successivi cinque anni, rivedendo molte direttive dell'unione secondo la logica della nuova forza di governo. Da subito si impegnano per mettere un freno all'abisso morale che si è venuto a creare nella società: nelle scuole vengono aumentate le ore di Religione e la stessa diviene materia di esame; sono rivisti i programmi di studio e la “Condotta” è considerata fondamentale per una proficua partecipazione alla vita scolastica. A salvaguardia della famiglia tradizionale si vietano il divorzio, le unioni e i matrimoni gay. Sono banditi l'aborto, l'eutanasia, il consumo di ogni genere di droga e si demonizzano i comportamenti non consoni alle regole del Cristianesimo. Il problema dell'immigrazione clandestina viene drasticamente risolto con la chiusura fisica di ogni accesso ai confini europei e con il rimpatrio di tutti coloro che non hanno un regolare permesso. Aumentano le forze dell'ordine, a cui sono conferiti maggiori poteri, soprattutto nella gestione delle “banlieues”, le periferie delle grandi città che, abitate da disillusi senza prospettive, rappresentano un costante pericolo per la stabilità del governo e il consenso del popolo. L'Unione Europea dunque, secondo quanto deciso e votato in Parlamento, è cambiata, trasformandosi in una nuova realtà geopolitica: gli “Stati Uniti d'Europa”. Il leitmotiv unico e ossessivo del nuovo assetto istituzionale è chiaro: riappropriarsi delle radici cristiane, isolando i diversi, siano essi soggetti borderline, musulmani o minoranze di altro genere. Gli Stati Uniti d'Europa prendono ufficialmente vita a partire dalle successive elezioni, quelle del 16 maggio 2034, che vedono il Partito Cristiano Conservatore vincere con un consenso del 57%. Il nuovo sistema elettorale prevede una soglia di sbarramento molto alta, il 10%, così che solo i partiti rappresentativi e influenti possano determinare le scelte di governo. Gli unici a superare tale limite sono i Socialisti Europei, con il 29%, percentuale ovviamente troppo bassa per contare qualcosa in Parlamento, visto anche il peso del premio di maggioranza previsto per il primo partito. Subito cambiano alcune regole: viene scelto il tedesco quale lingua ufficiale, anche se ogni stato federale può mantenere la propria come seconda lingua, e la sede del Parlamento è spostata a Berlino, dove si istituiscono due organi rappresentativi: la Camera dei Popoli e la Camera delle Religioni. Per il resto il nuovo governo non fa altro che confermare quanto era stato decretato e applicato nel precedente quinquennio, barricando ogni possibile innovazione. I programmi scolastici, ad esempio, già ampiamente rivisitati, subiscono ulteriori interventi filocristiani e a tale fine viene data mano libera a un organo nuovo, denominato S.E.R., cioè “Studiorum Europea Ratio”, apparentemente finalizzato alla ricerca, ma in realtà solo un raffinato strumento per mummificarla. Un'altra importante riforma messa in atto dal Partito Cristiano Conservatore (P.C.C.) è la creazione di una sorta di Ente che, tramite la sua attività di monitoraggio, indagine e verifica, ha il compito di tutelare e salvaguardare quei valori religiosi e quella moralità cristiana così importanti per la sopravvivenza e la prosperità del popolo europeo. A tale Ente, denominato “Osservatorio dei Doveri Morali”, è conferito il potere di segnalare alle autorità giuridiche competenti tutti quei soggetti che, tramite le loro azioni o la comunicazione del loro pensiero, contribuiscono a minare le fondamenta storico-culturali degli Stati Uniti d'Europa. A livello pratico, tutti coloro che per loro disgrazia vengono inseriti nell'elenco dell'O.D.M. devono difendersi in tribunale, dimostrare la loro estraneità ai reati di deviazione e corruzione morale di cui sono accusati e infine mantenere uno stile di vita corretto nei tre anni successivi, nel corso dei quali sono banditi da ogni carica istituzionale, da ogni attività lavorativa collegata al settore pubblico e da ogni iniziativa organizzata dalla comunità cristiana locale. A questi soggetti è comunque lasciata la possibilità di spostare la propria residenza al di fuori degli Stati Uniti d'Europa. Come si può immaginare l'Osservatorio si rivela esiziale per gli oppositori. I dissenzienti, i leaders di movimenti avversi o i rappresentati di altri credo religiosi vengono prima individuati e poi inseriti nell'elenco dell'Osservatorio che, con grande solerzia, ne decreta la fine politica e spesso non solo quella. Molti, rinunciando alle loro attività e affrontando l'ignoto, si trasferiscono fuori dai confini degli Stati Uniti d'Europa, altri sprofondano nei tribunali, soffocati dalla polvere delle toghe. La paura scoraggia ogni genere di opposizione e riduce la coalizione socialista a un malinconico fantoccio con vaghe memorie del suo illustre passato. Ma non tutti hanno smesso di credere in una pluralità politica, in una democrazia equa e giusta e così si fa strada in alcuni imprenditori degli Stati del centro-nord europeo, dell'Olanda in particolare, l'idea di un nuovo partito, composto da individui molto diversi fra loro, poco strutturato e mal finanziato, ma pur sempre un partito, con tante idee, chiaramente antigovernative. È l'inizio del 2039 e si tratta del Partito Razionalista Europeo che, in netto ritardo organizzativo rispetto al potentissimo P.C.C., si impegna con entusiasmo ed energia a partecipare e, perché no, a vincere le elezioni.
- E chiudo dicendovi questo: gli Stati Uniti d'Europa non sono nati solamente per ritrovare le nostre radici e i nostri valori, ma sono stati creati per unire 750 milioni di cittadini sotto la bandiera della razionalità, della scienza, dello sviluppo - . Applausi. Arrivavano forti dalle prime file. L'entusiasmo andava scemando dalla quinta fila in poi. La piazza di Amsterdam era piena solo a metà. Aveva deciso di iniziare qui la sua campagna elettorale, la città dove era nato. - Quello che ci hanno fatto credere fino adesso è sbagliato. Quello che ci hanno ripetuto per anni è profondamente sbagliato. Ci siamo uniti per ricostruire una società libera; non certo per chiudere le nostre menti alla cultura e al progresso - . Molti annuivano, altri ascoltavano perplessi: non era una folla omogenea, ma un gruppo di soggetti confusi, composti e rigidi sulle sedie di legno predisposte di fronte al palco o in piedi sui sanpietrini. - E ricordatevi che il futuro di tutti è nelle mani di chi saprà progettarlo, con intelligenza e lungimiranza! Il Partito Razionalista Europeo è l'unico, al momento, che può attuare politiche nella direzione del bene comune con lucidità e oggettività. Ci vediamo il 26 giugno nelle cabine elettorali! Realizziamo insieme il sogno! - . Applausi. Non troppi né troppo calorosi; giusto un po' di mani che increspavano l'aria. Leonard salutava dal palco, ringraziando quella mezza piazza che condivideva il suo progetto. Scese poi le scalette per stringere le mani dei sostenitori più accaniti. Pochi e poco accaniti, in verità. Sulle loro teste il via vai di droni e videocamere scemava, diradandosi fino a scomparire. Alcuni selfie. Qualche abbraccio. Terminò così il primo discorso pubblico del neocandidato. Erano partiti tardi, due settimane dopo il Partito Conservatore Cristiano, sapevano di avere poche speranze di superare la soglia di sbarramento e quindi accedere al Parlamento, ma rappresentavano l'unica alternativa al partito di governo. Erano l'unica opposizione a quella grande coalizione conservatrice che aveva riscritto le regole del gioco ed era entrata prepotentemente nel cuore delle istituzioni. Il primo firmatario della cordata di finanziatori del nuovo partito era stato il proprietario di un'azienda di profilattici, tale Dennis Van Der Meer. Dennis che, dopo la costituzione degli Stati Uniti d'Europa, era stato subito iscritto nella lista del potente “Osservatorio dei Doveri Morali”, con l'accusa di immoralità e conseguente chiusura dell'attività di famiglia. Nelle sue condizioni si trovavano anche altri imprenditori, quasi esclusivamente olandesi, francesi, danesi e svedesi che, facendo fronte comune, si erano posti come obiettivo quello di ridare un'alternativa politica all'Europa. Aksel Van Der Meer, il figlio di Dennis, non ancora indagato dall'Osservatorio, aveva preso in mano il nuovo partito divenendone Presidente e con gli altri fondatori avrebbe voluto collaborare con il Partito Socialista Europeo per rinforzarlo, ma quest'ultimo aveva spiazzato tutti, comunicando che non si sarebbe presentato alle pros¬sime elezioni. La sinistra europea era disunita e impaurita, perché tutti sapevano che presentarsi contro il partito di governo avrebbe portato, subito dopo la tornata elettorale, all'iscrizione nell'elenco dell'Osservatorio con conseguenze ben note. Tutti aspettavano che fosse qualcun altro ad affrontare il nemico conservatore, a schierarsi contro il potere costituito, immolandosi per la giustizia e la libertà. Questa persona fu trovata in uno studio dentistico di Kerkstraat, ad Amsterdam, e aveva appena concluso il primo discorso della sua campagna elettorale. Leonard salì sul pulmino che Aksel aveva allestito per spostare il team da una città europea all'altra, durante tutta la campagna elettorale. Lì lo aspettava Gerry. - Allora come ti sono sembrato? - . - Uno schifo, Leo. Uno schifo - . Uno sguardo dubbioso e forse ironico collegò i due cervelli per un secondo. - Sì hanno applaudito. Ma non erano in preda all'eccitazione! Devono essere più coinvolti, più partecipi! - . - Abbiamo riempito i posti a sedere e molti erano in piedi. Più di quello che pensavi. Non mi pare così male - . - Sì! Ma speravo di più. Di questo passo non ce la faremo a raggiungere la soglia minima per essere rappresentati in Parlamento. La Camera dei Popoli è più accessibile, se facciamo il dieci ci spettano almeno 30 rappresentanti. È la Camera delle Religioni che è quasi irraggiungibile. Se entri tu da solo sarebbe già una conquista, anche se non ti lascerebbero alcuno spazio - . Leonard morse un tramezzino confezionato e chiese: - Qual è la prossima tappa? - - Bruxelles, La Grand Place, domani sera. Poi domenica mattina a Berlino ci sarà il primo confronto fra i candidati... un evento molto importante a livello mediatico. Saremo in diretta sulle reti principali di tutti i paesi membri. Se risulti convincente possiamo guadagnare diversi punti. Il tuo discorso sarà tradotto anche nelle lingue minori. Il tedesco lo conoscono solo i giovani, ma noi dobbiamo puntare a quella fetta di popolazione che ha vissuto gli anni ‘80 e ‘90 e che non ha studiato obbligatoriamente il tedesco - . - Dai, portami in albergo, Gerry, dobbiamo iniziare a prepararci. Li affondo quei buffoni! E poi ho voglia di una vodka ghiacciata - . Leonard e tutto il team organizzativo partirono in direzione dell'albergo. Circa 20 persone. Uno staff eterogeneo, che ruotava attorno a Gerry, William e Sonia. Gerry capitanava la squadra e non passava certo inosservato: di ragguardevole statura, alto circa due metri, biondo, un po' scarmigliato, con gli occhi scuri, il viso serio e quasi mai rilassato, incuteva rispetto e timore; era il genio artistico del gruppo, aveva studiato marketing in una delle più prestigiose università di Amsterdam e condivideva con Leonard la profonda convinzione che bisognasse tornare alla laicità delle istituzioni. Era un'utopia la sua, considerata l'importanza che il credo religioso aveva assunto dall'inizio degli anni trenta, ma aveva comunque scommesso molto, se non tutto, sul partito di cui era coordinatore e vicepresidente. William si occupava di analisi dati e statistiche. Era molto magro, occhiali spessi e labbra sottili, capelli biondi tendenti al bianco, mento pronunciato e guance scavate; insomma un esempio di ingegnere informatico “radicale”, che passava tutto il suo tempo programmando e calcolando chissà quali algoritmi utili a vincere le elezioni o quantomeno a parteciparvi con qualche chance. Sonia era responsabile dell'ufficio stampa, social network e rapporti con i giornalisti. Alta e magra, slanciata, con muscoli femminili ma ben definiti, capelli neri, brillanti, a caschetto, e occhi dello stesso colore dei capelli e del neo posto sotto lo zigomo sinistro. Il suo portamento severo e fiero comunicava sicurezza e invitava alla determinazione. Era una donna in carriera con un carattere forte, aggressivo, ambizioso, perfetto per condurre quella pattuglia di cittadini coraggiosi in un'impresa che avrebbe potuto renderli famosi, ma anche distruggerli. Tutti erano lì per lui, il loro candidato Presidente degli Stati Uniti d'Europa: Leonard Bekker. Si fermarono al ristorante dell'albergo per mangiare e fare un briefing. Tutta la sala da pranzo era riservata al loro staff. Una bistecca e un bicchiere di vino rosso per Leonard, solo un'insalata per Gerry e Sonia, una zuppa di verdura per William. I tre fissavano il candidato pensierosi. - Allora, che mi dite? - chiese Leonard dando il via al confronto. - Siamo in ritardo rispetto agli altri. Ora dobbiamo correre e recuperare - gli ribatté subito Gerry indaffarato nel cercare olio e aceto. - Ho preparato una serie di dichiarazioni che faremo apparire sui siti e uscire sui giornali domani, a distanza di poche ore dal comizio - intervenne Sonia - ve li posso leggere subito se volete - . - No, no, li sente Gerry più tardi, se a lui vanno bene, vanno bene anche a me. Tu Will che vedi nella sfera di cristallo? - . - Partiamo molto bassi, tra il 3% e il 4%. Dobbiamo farci tutta la pubblicità possibile. Come diceva Gerry gli altri sono più organizzati e sono partiti più di venti giorni fa, con facilitazioni di ogni genere. Siamo come Davide contro Golia, solo che lottiamo a mani nude, senza nemmeno una fionda. Oggi comunque sei stato bravo. Sei entrato in sintonia con la gente, dimostrando autonomia e laicità, ma non negando i valori cristiani. Direi che è la strada giusta da percorrere - . - Ottimo - replicò Leo con la bocca piena - solo non capisco come fai a mangiare una zuppa schifosa con questo caldo. Voi irlandesi non avete proprio la cultura del cibo - e rise, brindando al loro lavoro e alla campagna elettorale. Poi Leonard si riempì di nuovo il bicchiere, si alzò in piedi e, richiamando l'attenzione dei presenti, disse ad alta voce: - Avete mai sentito il rumore che fa un bicchierino da vodka quando viene sbattuto vuoto sul tavolo? È un suono sordo, grave, che resta facilmente impresso. Vi dico questo per introdurre una breve storia su mio zio. Fate attenzione! Mio zio aveva origini polacche, era sempre stato un amante della vodka e ne aveva sempre bevuta troppa. Lavorava nel mondo del giardinaggio e passava molti giorni al mese in Russia, dove cercava di vendere gli impianti di irrigazione per il giardino all'inglese. L'ha girata in lungo e in largo la Russia, conoscendo un sacco di gente con cui beveva molta vodka per entrare in sintonia. Poi, dopo aver fatto amicizia, cercava di vendere a questi compagni di bevute gli impianti di irrigazione, ma gli andava quasi sempre male: ai Russi non importava niente del giardinaggio e mio zio non riuscì mai ad avere successo con la sua attività. Però in quegli anni bevve così tanti bicchierini di vodka ai banconi di così tanti bar che sviluppò una dipendenza per quel suono, per il rumore che provoca l'impatto dello shot quando viene appoggiato con forza sul tavolo, dopo aver scolato d'un sol fiato il suo contenuto. Sono bicchierini solidi, fatti per resistere a questi urti. Quando l'età, il lavoro e lo stile di vita lo avevano ormai logorato, mio zio tornò a Rotterdam per godersi la pensione. Ora non aveva più clienti da sedurre quindi, in teoria, avrebbe potuto smettere di andare nei bar e sbattere bicchierini vuoti sui banconi. Ma non lo fece. Non poteva più farne a meno: il cozzare del vetro sul legno era diventato un bisogno. Quel suono era divenuto il suo orologio biologico, la molla che lo aiutava a vivere. Perché vi ho raccontato questa storia? Per farvi capire la mentalità dell'elettore medio europeo: ha passato la vita nelle chiese a bere bicchierini di preghiere e di canzoni imparate a memoria, vendendo alla sua intelligenza un prodotto di facile consumo, che credeva innocuo. Ben presto si è accorto di non potere più fare a meno del suono provocato dal suo ginocchio che preme sul banco della chiesa. Come potete capire ognuno ha la sua dipendenza, ma il percorso è sempre quello che è toccato a mio zio. E volete sapere come finisce la storia? Finisce con mio zio che muore di cirrosi epatica, mentre gli amici e i parenti continuano a brindare alla sua memoria, con la vodka, sbattendo i bicchierini sui banconi - . Nel silenzio imbarazzante provocato dal suo discorso, alzò il bicchiere e urlò - Cheers - , buttando giù il contenuto tutto d'un fiato. Lo sguardo sconcertato di Sonia incrociò quello preoccupato di Gerry, che si limitò a scuotere la testa, senza dire nulla. Stava già cedendo allo stress o era un atto di ribellione? In ogni caso un errore da evitare. - Dire quello che pensi veramente è sempre pericoloso, Leo, io sono qui per ricordartelo - gli sussurrò Sonia facendogli l'occhiolino.
Carlo Zamburlin
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