Francesca
Ci siamo! Questa mattina saprò finalmente se la banca mi concederà il prestito, è stata una decisione improvvisa la mia, quella di buttarmi nel mondo imprenditoriale, ma avevo bisogno di qualcosa che riempisse totalmente le mie giornate e dopotutto questa volta sento di aver preso una decisione di cui sono totalmente convinta. Sono sempre stata una persona che prendeva decisioni più per inerzia, trasportata dagli eventi che per la vera convinzione di quello che stavo facendo, ma adesso no, adesso sono una persona diversa, adesso non penso più a cosa Francesca dovrebbe fare per far sì che gli altri siano felici, adesso prendo le decisioni in base a ciò che può rendere felice me indipendentemente dal fatto di chi può o non può apprezzare le mie scelte. Sono ancora sovrappensiero quando vedo la porta del direttore della banca aprirsi - Ciao Francesca vieni pure... entra e accomodati - l'accoglienza che mi riserva mi fa ben sperare, così ricambio il saluto con altrettanto entusiasmo - Ciao Carlo, con molto piacere grazie! - Carlo è il tipico uomo sulla quarantina, alto, distinto, quello che qualsiasi donna definirebbe affascinante, molto sicuro di sé e del suo potere,d'altronde si sa con la crisi che c'è oggi un direttore di banca come amico può sempre tornare utile, e nel mio caso non c'è nulla di più vero. - Francesca cosa prendi? Ti faccio portare un caffè? Un succo? Cosa preferisci? - - Ti ringrazio Carlo ma sono talmente nervosa che al momento non potrei buttare giù nulla - - Capisco...allora arriverò subito al dunque senza troppi giri di parole - ascolto quello che ha da dirmi con un ansia tremenda che mi divora, questo progetto è la mia ancora di salvezza per ripartire, dare una svolta alla mia vita e se non dovesse andare bene...per fortuna Carlo continua - La banca ha accettato la tua richiesta, tra qualche giorno potrai iniziare ad investire fondi nel tuo progetto, però ti raccomando il primo caffè deve essere il mio! - Ora sono al settimo cielo, tanto è che non posso fare a meno di sorridere, in realtà se non fossi quì inizierei a saltellare dalla gioia, ma non credo sia questo il luogo adatto così mi limito a ringraziare - Carlo ti ringrazio tantissimo, non sai quanto questa notizia mi abbia reso felice - - Non ringraziare me! Hai presentato un buon progetto, te lo meriti! - E così...dopo circa sette mesi tra pratiche e tutto il resto finalmente ho raggiunto la prima parte dell'obiettivo, adesso però ci sarà da fare tutto il resto,cioè mettere a nuovo un locale che dire datato è poco, bisognerà partire da zero, ma alla fine sono sicura che riuscirò ad ottenere dei buoni risultati, il mio sarà uno dei lounge bar più rinomati del Lago di Como. Dopo aver salutato Carlo chiamo Sara, mia amica nonchè mia prima dipendente barra socia e dopo averla avvisata della fantastica notizia le dò appuntamento proprio al locale per definire le ultime cose e cominciare a mettere in pratica punto per punto partendo dall'acquisto dei nuovi arredi. Quando arriva mi travolge con la sua allegria, è un vulcano di ragazza, l'adoro! Ci siamo conosciute tre anni fa quando lavoravamo entrambe per il ristorante di un famoso albergo di Como. Questa idea ci è venuta una sera a cena di un paio d'anni fa, mentre si scherzava pensando a noi come titolari di un locale, a quel che avremmo fatto se mai ne avessimo avuto uno tutto nostro, poi pian piano lo scherzo è diventato un desiderio e alla fine ci siamo dette perchè non provarci? Adesso eccoci qui, a un passo dall' esserci riuscite. - Francy, non posso ancora crederci, è grandioso finalmente il progetto potrà proseguire sono strafelice - e nel dirlo corre ad abbracciarmi, poi continua - A questo proposito non prendere impegni per il week end perchè abbiamo da fare - la guardo senza capire granchè - Sara cosa stai combinando? Mi fai paura quando fai così! - - Ma no! E' solo che ho preso due biglietti per la fiera della ristorazione a Milano che avrà luogo proprio questo fine settimana e lì riusciremo in un solo colpo ad avere più preventivi. Per quanto riguarda l'arredamento del locale, ci sono alcune aziende che aiutano proprio a progettare utilizzando materiali di recupero e ciò vuol dire risparmio. Poi, ovviamente saremo a Milano quindi non nascondo che se nel frattempo troveremo tempo per una serata divertente tanto meglio, è da una vita che non ci divertiamo un po - fa spallucce - Devo ammettere che hai avuto un'ottima idea anche perchè oltre agli arredi troveremo i fornitori di materie prime come caffè, tè, per non dimenticare le stoviglie, sì! Hai avuto un vero colpo di genio - detto questo ci siamo messe a lavoro per continuare a sgomberare il locale dalla roba vecchia e cercare di dare una bella pulita alla cucina e la terrazza. Devo ammettere che siamo state davvero fortunate ad accaparrarci questo locale, dentro è messo malissimo ma fuori ha questa terrazza sul lago che compensa tutto, adoro stare qui al tramonto quando la luce diventa delle tonalità del rosa e dell'arancio e vederne il riflesso nell'acqua mi rilassa anche se mi porta poi a pensare al mio passato e subentra la solita malinconia, sarà finito il tempo degli errori? Poi ecco farsi strada in me la solita domanda “E se...?” No! Meglio non pensarci.
Sono appena le sei del mattino e già siamo in auto, direzione Milano, Sara è super entusiasta non fa altro che ripetere quanto questa fiera sia il posto giusto per noi e per il nostro locale e ne sono convinta anche io, il suo entusiasmo è coinvolgente tanto è che strada facendo mi sento anche io su di giri, sento le idee farsi strada nella mia mente, una folla di idee! Arriviamo in hotel che sono ormai le otto, la nostra intenzione è fare giusto il check in, depositare i pochi bagagli e via verso la fiera. L'hotel che ha scelto Sara è a due passi dal luogo interessato quindi super affollato di gente, tutti imprenditori o come me neo imprenditori, in effetti mi sento un pesce fuor d'acqua ma dovrò nasconderlo se voglio riuscire a combinare qualcosa di utile come farsi amici i fornitori.Ricordo ancora l'impiegato della confcommercio quando mi spiegò che i fornitori in genere accettano pagamenti a sessanta giorni ma non da subito, prima devono fidarsi per assicurarsi che tu sia un cliente che paga.Insomma non è facile creare un'azienda da zero ma ci metterò tutta me stessa questo è sicuro. Mentre attendiamo in fila per la reception vengo distratta da una voce che ha un non so che di familiare e proviene dal corridoio degli ascensori, vedo un uomo alto, girato di spalle, con i capelli nerissimi, senza capirne il motivo resto a fissarlo mentre conversa con un altro uomo di lavoro suppongo, Sara mi richiama all'attenzione - Sara chiama Francy sul pianeta terra! - - Scusami! E' solo che... - - Insomma Fra cosa c'è? - - Niente, lascia stare! - mentre lo dico mi volto di nuovo verso gli ascensori ma il tipo è sparito, è strano ho sentito quella voce e il mio cuore ha iniziato a battere forte, come se lo conoscessi, ok, adesso basta sarà stanchezza dovuta alle poche ore di sonno di stanotte, prendo su la borsa e mi avvicino al bancone della reception. - Ho preso su diverse brochure così prima di fare il giro potremmo dare un occhiata e decidere quali fornitori fanno di più al caso nostro - dice Sara mentre ci dirigiamo verso le nostre camere - Ok, benissimo! Cosa farei se non ci fossi tu? - le dico lasciandole un bacio sulla guancia - Lo so! Sono impeccabile come imprenditrice, ora puoi anche far partire gli applausi - dice accennando a un inchino, è matta da legare! Così le do un buffetto sulla schiena per farla riprendere - Ho esagerato vero? - - Solo un pochino! - le dico sorridendole, poi continuo - Ora se vogliamo che ci prendano sul serio sbrighiamoci a cambiarci e rendiamo questo weekend produttivo il più possibile - - Sì, capo! - .
Quando arriviamo alla fiera io e Sara decidiamo di dividerci così da arrivare a stasera con più preventivi da valutare, questa mattina ci dedicheremo ai fornitori di arredi e nel pomeriggio a quelli delle vivande. Il tempo di girare tra un paio di capannoni ed è già mezzogiorno, ho soltanto due preventivi in mano oltretutto con dei progetti del tutto impersonali oltre che assolutamente fuori budget, con arredi soliti che si trovano ovunque, io invece vorrei per il locale qualcosa di diverso, di unico che faccia sentire il cliente a proprio agio non in una mensa aziendale, devo dare quel tocco che fa la differenza solo così potrà funzionare. Continuo a perdermi nei miei pensieri quando vengo attratta da uno stand molto particolare fatto di arredi che a vederli sembrerebbero usati e probabilmente lo sono ma restaurati in questo modo sono perfetti, mi giro un po intorno per vedere i prezzi e fare una botta di conti quando sento di nuovo quella voce - Signorina posso aiutarla? - mi volto e lo vedo, il cuore va a mille, non è possibile, non può essere - Claudio... - lui resta immobile, di pietra direi, poi passandosi la mano sul po di barbetta sotto al mento - Francesca... - poi all'unisono - Che ci fai qui? - altro silenzio seguito da violente emozioni e imbarazzo, è incredibile quanto è passato? Eppure le sensazioni che provo a stargli vicino non sono mai mutate, il senso di colpa si fa subito strada in me per il mio matrimonio fallito, e la colpa è solo mia, mia e di questo sentimento immutato negli anni che provo per quest'uomo, e trovarmelo ora davanti dopo aver evitato di incrociarlo per anni non fa altro che alimentare la rabbia che ho verso me stessa, non fa altro che ricordarmi quanto ho sbagliato. Una parte di me vorrebbe abbracciarlo, l'altra ha voglia di scappare, così cerco di proferire una frase in senso compiuto quando sento Sara chiamarmi - Francy tu hai finito? Ho una fame... - non immagina quanto le sia grata per avermi dato un motivo per scappare - Sì, Sara... arrivo! - così mi volto ancora verso Claudio - Devo andare... - e vado via, lo lascio lì, impalato sul posto, non mi ferma, non dice nulla proprio come ai vecchi tempi io scappo e lui mi lascia andare anche se non ho bisogno di girarmi per sentire i suoi occhi puntati addosso. Quando raggiungo Sara ho ancora i battiti del cuore alterati dalle forti emozioni provate, lei si rende conto del mio disagio - Fra tutto ok? Chi era quello lì? Hai la faccia bianca come un lenzuolo - - Tutto bene? In realtà non saprei... - le dico incredula dell'incontro appena fatto,poi continuo - quello lì è Claudio - - Quel Claudio? - mi chiede, Sara conosce tutta la storia, sa quanto l'amore che in passato ho provato per lui ha condizionato tutta la mia vita quindi può comprendere quanto questo incontro mi abbia devastato, continuiamo a camminare fino a che siamo fuori dal capanno - Francy stai meglio? Vieni ti porto a pranzo, però adesso tranquillizzati! - io mi limito a un cenno del capo e la seguo. Quando siamo finalmente sedute a un comodo tavolo di una trattoria poco distante dalla fiera inizio pian piano a riprendermi, è Sara la prima a parlare - Oh insomma basta sensi di colpa , tu e Paolo vi siete separati, bhè non siete né i primi né gli ultimi ad averlo fatto e smettila di pensare alle tue scelte sbagliate perché tutti facciamo degli errori e questi portano delle conseguenze, ma, alla fine anche gli errori portano a qualcosa di buono. E' vero! con Paolo non ha funzionato come doveva ma... mi risulta che nonostante tutto anche lui abbia le sue colpe, poi non tutto dura per sempre, quindi, sarebbe anche ora per te di mettere un punto e andare avanti - - Sara io ho sbagliato! Mi sono impegnata a dire per sempre a un altro uomo quando in fondo al mio cuore sapevo di amare ancora Claudio. Io, ho costruito un castello di carta pur di allontanarmi dalla persona che amavo per paura che mi avrebbe fatto ancora soffrire, mi giustificavo ripetendo a me stessa che probabilmente si poteva provare amore per due persone contemporaneamente, ma resta il fatto che facendo quello che ho fatto ho privato Paolo della possibilità di trovare una donna che lo amasse totalmente, ho rubato anni alla sua felicità e non potrò mai perdonarmelo - mi fermo perchè risale il magone e Sara approfitta per controbattere - Ti prego...non giustificarlo! - - Ho sbagliato tutto! e rivedere Claudio mi ha solo ricordato quanto io sia stata codarda nella mia vita, ma adesso basta! Ti prego cambiamo argomento concentriamoci sui preventivi - - Tu provi ancora qualcosa per lui vero? - - Cosa? Lo amavo è vero ma adesso è diverso sono passati anni, innamorata? Sì! di quello che eravamo, di un ricordo, solo quello - - Fra la vita è tua, dico solo che nascondersi non servirà a nulla - detto questo la mia amica cambia argomento e iniziamo a valutare dei preventivi per il locale, cerco intanto di rasserenarmi il più possibile per dare il meglio di me a questo progetto, non posso permettermi distrazioni.
Il resto del pomeriggio trascorre piacevole, per i fornitori di caffè non ci siamo divise, così tra una degustazione e l'altra adesso siamo al ventesimo caffè senza contare i tè e la cioccolata calda. Il risultato è positivo dato gli ottimi preventivi stilati, ma sono le cinque di pomeriggio e sia io che Sara siamo due pile elettriche data la quantità di caffeina e teina assunta. Continuiamo a ridere come se fossimo ubriache, sento le lacrime agli occhi dalle risa poi ovviamente pian piano torniamo in noi e realizziamo che... Sì, i preventivi sono vantaggiosi, c'è solo l'imbarazzo della scelta ma come immaginavo non accettano da subito il pagamento a sessanta giorni che per la partenza senza intoppi del nostro locale è fondamentale, così a mali estremi estremi rimedi - Sara stasera ci sarà un aperitivo di benvenuto in hotel dove di sicuro troveremo anche i fornitori che ci interessano tipo Ciok Caffè, quindi ci toccherà sfoderare tutto il nostro aplomb per accaparrarci la loro fiducia - - Contaci! - mi dice facendomi l'occhiolino.
Rientriamo in hotel che sono ormai le sei di sera, l'aperitivo è previsto per le otto e non sono ancora in vena di andare in quella grande sala dove tutti parlano con tutti come se si conoscessero da una vita,tanta ipocrisia solo per ottenere ciò che si vuole e poi di sicuro ci sarà anche Claudio e la cosa mi mette a disagio. Vedere Claudio dopo tanti anni è stato un fulmine a ciel sereno, non dico di non aver mai pensato a questa eventualità ma credevo che non facesse più così male, invece...e il bello è che nonostante i suoi errori sono io quella che ha sbagliato irrimediabilmente ed è scappata, adesso è tardi, è inutile pensarci, sono passati anni bisogna voltare pagina una volta per tutte quindi se dovessi incrociarlo mi limiterò a trattarlo come qualsiasi altro fornitore, d'altronde lui sarà cambiato,io stessa sono cambiata non siamo più due ragazzini e lui non è la persona di cui mi sono innamorata anni fa.
Betty Esse
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