Sono nata a Forlì, in Romagna da una madre berlinese e un padre romano. Ho studiato Scenografia all'Accademia delle Belle Arti di Bologna e successivamente grafica pubblicitaria presso la Scuola internazionale di Comics a Roma, città dove mi sono successivamente stabilita e dove vivo con il marito e mio figlio. Ho ereditato la passione per i diari e le memorie da mia madre. Uso le parole per raccontarmi e raccontare. Nelle storie che scrivo, metto sempre un po' di me stessa, un po' della mia anima. Ho sentito l'impulso di mettere nero su bianco i miei pensieri e fare in modo che più persone possibili potessero leggerli. Il mio intento è quello di far vibrare le corde del cuore di colui che si trova a sfogliare le pagine alle quali ho affidato le mie parole. Mi sono resa conto che rielaborare il lutto attraverso la scrittura dava significato al mio dolore, in un certo qual modo lo rendeva più sopportabile. Ho usato le parole per trasformare le mie emozioni, ho lavorato su di esse per trasformare quello che è accaduto in un trampolino di lancio per diventare la versione migliore di me. Ho cercato di capire il mio scopo, e cercare di perseguirlo per alzarmi la mattina con tutt'altro spirito. Scoprire chi siamo veramente e cosa siamo chiamati a fare qui è la chiave per essere felici nel presente e apprezzare il senso delle nostre giornate.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Michaela Ramacciotti: Sono nata e cresciuta in mezzo ai libri, a casa nostra non c'era la cabina armadio, ma la stanza dei libri. Ho iniziato con le fiabe, poi con i fumetti, fino a scoprire i romanzi rosa, in particolare quelli di Rosamunde Pilcher. Ho scoperto il potere terapeutico delle parole attraverso la lettura, i libri sono diventati una fonte di benessere, una necessità. Le storie possono essere un rifugio, un modo per esplorare mondi diversi e per connetterci con le emozioni degli altri.
Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Michaela Ramacciotti: La casa degli spiriti” il primo romanzo che lessi di Isabel Allende. Ho adorato il personaggio di Clara, dotata di poteri paranormali e una connessione profonda con il mondo spirituale. Una scrittura ricca di introspezione e profondità.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Michaela Ramacciotti: Ho scelto una casa editrice tra tante proposte, avevo necessita di un buon editing ed impaginazione. Ovviamente ho pagato il servizio. Successivamente ho preferito pubblicare su Amazon KDP sia in formato cartaceo che digitale.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Michaela Ramacciotti: Assolutamente si, Amazon KDP può essere una buona opportunità per uno scrittore emergente. KDP consente agli autori di auto pubblicare i propri libri in formato digitale e cartaceo, raggiungendo un vasto pubblico di lettori su piattaforme come Amazon Kindle.
Writer Officina: La scrittura ha una forte valenza terapeutica. Confermi?
Michaela Ramacciotti: Condividere la mia esperienza è stato curativo per me. In principio, il mio desiderio era quello di lasciar scritta questa storia per i suoi nipotini, dar loro modo, una volta diventati adulti, di conoscere quello zio, quasi sconosciuto, ma cosi presente nelle loro vite. Scrissi tutto ciò che ricordavo in pochi mesi. Temevo che col passare del tempo avrei scordato dettagli, pensieri, immagini, temevo che mi sarei scordata di lui. Col tempo mi sono resa conto che rielaborare il lutto attraverso la scrittura dava significato al mio dolore, in un certo qual modo lo rendeva più sopportabile. Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Michaela Ramacciotti: Decisamente d'istinto, mi lascio trascinare dalle emozioni, scrivo ciò che ricordo e vedo nei miei pensieri.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Michaela Ramacciotti: Si, sto scrivendo un nuovo romanzo. E' una biografia. Raccontare è importante per me, ne sento il bisogno. Imparo da ciò che ricordo e che scrivo, probabilmente non smetterò mai.
Writer Officina: Infine, quali speranze hai per chi legge il tuo libro? Qual è il messaggio principale che vorresti che i lettori portassero con sé dopo aver terminato la lettura?
Michaela Ramacciotti: Quanto è vero che nel dolore ti scopri, capisci realmente chi sei. Tu sei responsabile delle tue scelte. Sei tu che devi rispondere a te stessa, alle emozioni e ai sentimenti che provi. Possiamo sicuramente imparare ad attirare alcune cose nella vita, ma altri eventi dolorosi o le sofferenze del nostro passato sono imprevedibili, oppure fuori dal nostro controllo. È essenziale quindi imparare ad essere "felici nonostante".
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