Vivo a Bologna, la città in cui sono nato e nella quale mi occupo di arte, a trecentosessanta gradi. Dopo essermi diplomato al Liceo Artistico, ho frequentato l'Accademia di Belle Arti, l'annesso corso libero di Nudo e ho infine conseguito la laurea in “Psicologia Dell'Arte” presso la facoltà di Lettere e Filosofia (corso di laurea D.A.M.S.). Amo definirmi un decatleta dell'arte, nel senso che da sempre ho percepito l'esigenza di ricorrere a differenti discipline espressive per poter esprimere appieno le mie urgenze interiori. Ritengo che ogni forma d'arte, che si tratti di pittura, scultura, fotografia o scrittura, sia in grado, se presa singolarmente, di soddisfare solo un aspetto della propria vita interiore. Da qui la mia necessità di abbracciarle tutte, per appagare nella loro totalità i bisogni dell'anima.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Samuele Pederzoli: Ricordo che sin da bambino, quando tornavo a casa da scuola, mia madre, mentre pranzavo, aveva l'abitudine di leggermi dei libri. Ho ancora limpidamente impressa nella mia memoria quell'impagabile sensazione che soltanto la letteratura, a mio avviso, è in grado di offrire: essere ovunque, pur restando nello stesso posto.
Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Samuele Pederzoli: Non attribuirei il mio desiderio di scrivere a un autore o a un libro in particolare, quanto alla scrittura stessa, soprattutto per la sua intrinseca e potente valenza terapeutica. E, cosa non da meno, per la sua impareggiabile capacità di consentire a chi scrive, così come a chi legge, di vivere in altre dimensioni emozionali.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Samuele Pederzoli: Sì, l'ho proposto alla Casa Editrice 0111 ed è così che è iniziato il mio percorso letterario. Ci tengo a precisare che questa Casa Editrice, oltre alla serietà e professionalità con le quali opera, non chiede denaro agli scrittori per pubblicare.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Samuele Pederzoli: Non ho nessuna esperienza in tal senso, ma ritengo che qualunque possibilità venga offerta a chi scrive di farsi conoscere, sia da ritenersi ben accetta.
Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?
Samuele Pederzoli: Sicuramente IL BUIO IN FONDO ALL'ANIMA. È un romanzo che mescola un insieme di generi letterari: dark, romance, drama, thriller. Inizia con l'incontro, dopo manciate di anni di lontananza, di alcuni amici, Patty, Dave, Andy, Gene e Sam, che si ritrovano nella tragica occasione della morte di Hillary, sorella di Patty, proprio in quella che è sempre stata la casa delle due ragazze. Ma soltanto leggendolo parola dopo parola, si può comprendere che cosa si cela realmente tra quelle mura. Non posso dire di più, per non rovinare il finale, repentino, inatteso e inimmaginabile.
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Samuele Pederzoli: Assolutamente d'istinto. Nasce tutto da una sorta d'illuminazione e poi la storia si crea, per così dire, da sé, come se a suggerirmela fossero, in qualche maniera, i personaggi stessi.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Samuele Pederzoli: Sì, ho in mente una storia che sta progressivamente prendendo forma nella mia mente e che si differenzia molto da IL BUIO IN FONDO ALL'ANIMA.
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