Sono nato il 19/01/2002 in provincia di Bergamo, dove tutt'ora abito. Frequento il primo anno di scienze della comunicazione presso l'università di Bergamo. Un'altra grande passione è il calcio, sia giocato sia tifato, infatti sono un supporter sfegatato dell'Atalanta. Alle superiori ho frequentato l'istituto tecnico geometri Quarenghi, situato a Bergamo e perciò a settembre ho avuto l'opportunità di lavorare per tre settimane e mezzo come geometra di cantiere, nello stesso mese per una settimana ho partecipato al Workshop di Sportitalia, un concorso per aspiranti giornalisti dai 19 ani 32 anni in cui ho imparato molto sul giornalismo televisivo, sia attraverso le parole di chi come Criscitiello lavora in questo mondo da anni, sia attraverso i consigli dei compagni più grandi e con maggiore esperienza. Ovviamente la Liguria è la mia seconda casa, in particolar modo il borgo di Pietra Ligure (SV). Paese dove vado in vacanza ogni anno da quando sono nato. In questo modo ho voluto raccontare l'Estate 2020, un anno storico e brutale che ha drasticamente cambiato le nostre vite.
Writer Officina: Raccontaci quale è stata la scintilla che ha dato vita all'idea
Andrea Ghidotti: Prima del lockdown stavo creando dei gruppi Whatsapp con più gente possibile che trascorreva le vacanze in Liguria. Con il lockdown è iniziato uno dei periodi peggiori della mia vita. Alzarsi e sentire le ambulanze, seguire le lezioni scolastiche online, leggere numeri altissimi di morti nella provincia di Bergamo, riaddormentarsi con il suono delle ambulanze. La routine era pesantissima, l'unico momento di stacco erano le videochiamate con gli amici e creare questi gruppi. Il gruppo era ormai stato riempito e una sera durante una videochiamata con i miei amici più stretti della Liguria esclamai: ”Nel caso si riuscirà a scendere sarà un'estate da raccontare” dissi così perché non avrei mai pensato di poter scendere quell'estate. “Canterai una canzone?” chiese qualcuno. “No, scriverò un libro, lo pubblicherò e vediamo come andrà.”
Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Andrea Ghidotti: Potrà sembrare un paradosso, ma io non leggo praticamente nessun libro, scrivo soltanto.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Il tuo nome cognome: Alla fine della scrittura e della sponsorizzazione con tanto di post e video sul mio account Instagram, consultandomi su alcuni siti internet ho letto diversi articoli i quali dicevano che pubblicare un libro aveva dei costi importanti e che non conveniva. Così mentre stavo pranzando ne parlai con mia mamma e le dissi: ”Mamma guarda mi sa che il libro lo salvo in pdf e lo inoltro ai miei amici o a chi ha voglia di leggerlo”. La sua risposta fu immediata: ”Ma cosa stai dicendo? Hai fatto tutto ormai”. Così la sera stessa cercai le mail di diverse case editrici. Ne contattati una settantina inoltrando il file word del libro e quasi in cinquanta mi risposero positivamente. Ero rimasto indeciso tra un due case editrici. Ero molto insistente visto che era la prima volta e non volevo essere fregato. Uno dei due editori mi rispose in malo modo e così riattaccai in faccia e dissi subito agli altri di mandarmi il contratto via mail. La mia casa editrice si chiama Edda Edizioni.
Writer Officina: Cosa c'è di te nel tuo libro?
Andrea Ghidotti:Tutto. Il racconto è in prima persona e io sono il mio protagonista. Narro le situazioni e i miei punti di vista, positivi e negativi.
Writer Officina: Cosa hai voluto dire con la tua storia? Andrea Ghidotti: Raccontare un'estate che a causa della pandemia resterà nella storia e far vedere come i ragazzi hanno reagito a questo virus e come ci ha segnato per sempre. Inoltre il mio messaggio va oltre al testo, infatti io dopo il lockdown ho smesso di perdere tempo e sto cercando di fare più cose possibili, perché da un momento all'altro potrebbe accadere di tutto e non voglio rimanere con le mani in mano e soprattutto voglio dimostrare che i giovani hanno potenzialità e non devono essere solo oggetto di critica, perché per ogni ragazzo che non ha passioni o idee, ce n'è uno creativo e che si ingegna in nuove attività, mentre altri hanno paura del giudizio altrui e altri non hanno il giusto sostegno. Quindi secondo me bisogna promuovere al massimo i giovani con belle idee per invogliare gli altri coetanei a mettersi in gioco.
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Il tuo nome cognome: Scrivo ciò che vivo, organizzo un attimo un filo logico ma alla fine essendo verità devo solo descrivere le varie vicende.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Il tuo nome cognome: Si, sto scrivendo un libro in cui parlo dei vizi e degli eccessi dei ragazzi attraverso un romanzo che ripercorre parte di ciò che ho vissuto tra la Liguria e Bergamo. È simile per l'ambientazione e per i personaggi, ma sarà diverso lo stile di scrittura(visibilmente migliorato) e per il tempo di narrazione.
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