Mi considero una persona come tante, un essere umano pacifico che talvolta si annoia potentemente e questo è, forse, il motivo per cui la fiction mi attira così tanto. Amo leggere, scrivere, disegnare, i giochi da tavolo, tenermi al corrente dei titoli dei giornali e fare sport. Vivo fuori dai calendari ed è difficile per me sapere che giorno è, anche se è qualcosa che non mi preoccupa gran che. Sono sposato e ho una figlia che mi riempie di orgoglio. Anche se l'essere umano non mi ispira molta fiducia, mi sorprende favorevolmente il fatto che comunque riusciamo a capirci e che il mondo riesca a funzionare un giorno dopo l'altro senza sprofondare nell'abisso. Vorrei vivere un'invasione aliena e uscirne indenne; e viaggiare indietro nel tempo, per dire a mio padre che non sono stato io a rompere il vetro della finestra del vicino.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Rafael Estrada : Subito dopo aver letto il mio primo libro, che mi fu consigliato e prestato da un amico. Avevo quindici anni e, da quel momento, non ho mai smesso di leggere.
Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Rafael Estrada : Certo, è "Autunno di Terrore" e l'autore è Tom Cullen.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Rafael Estrada : Il mio primo libro, pubblicato nel 1994, è passato al vaglio di nove editori prima che Edebé mi contattasse per offrirmi un contratto. Da allora ho continuato a scrivere per tutti i tipi di pubblico, dalle storie illustrate per bambini ai romanzi dark e alla fantascienza per adulti.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Rafael Estrada : Senza dubbio. Ci sono tutti gli strumenti necessari affinché una buona storia possa raggiungere direttamente i lettori, senza la mediazione dell'editore.
Writer Officina: A quale dei tuoi libri sei più affezionato? Puoi raccontarci di cosa tratta?
Rafael Estrada : È una risposta complicata, perché amo tutti i miei libri. Se dovessi sceglierne uno scrivendo il quale mi sono divertito e ho imparato molto, sceglierei "Pirati Circolari", un libro per ragazzi con un argomento affascinante. Se dovessi scegliere quello più impegnativo, sceglierei "Angeli di Sangue", un thriller molto cupo. Per quanto riguarda invece il mio libro più internazionale, direi che è "Il re Solosoletto" (tradotto in effetti anni fa per Il Battello a Vapore, ndt)
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Rafael Estrada : Non esiste uno schema iniziale. Prendo continuamente appunti, che poi non guardo mai in seguito, anche se il fatto di averli mi rassicura. Lascio che la storia si sviluppi gradualmente nella mia testa e scrivo istintivamente, lasciandomi trasportare dalle opinioni dei personaggi. Una volta che il romanzo è finito, passa ai miei due lettori zero in modo che possano valutarlo e correggere gli errori. Poi lo lascio decantare per un paio di mesi e lo leggo tutto d'un fiato in formato elettronico, evidenziando ciò che mi sembra inadeguato ed eliminando ciò che non aggiunge contenuto alla trama. Solo allora lo invio agli editori o a un concorso letterario.
Writer Officina : Cosa c'è di te nel tuo romanzo?
Rafael Estrada : È difficile per me valutare questo aspetto. Direi che c'è un'alta percentuale di esperienze di vita vissuta; il resto viene dalla fantasia.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Rafael Estrada : Il libro che sto scrivendo ora è il secondo di una trilogia di fantascienza, un'idea diversa, e quindi più divertente e appassionante, sviluppata sotto forma di distopia futuristica, paradossi temporali, invasioni e fine del mondo compresi.
Writer Officina : La tua esperienza può essere utile a chi intenda scrivere un romanzo perché ha una storia da raccontare, ma ha bisogno degli strumenti, parliamone.
Rafael Estrada : Gli strumenti necessari per raccontare una storia, secondo me, sono la vita stessa, la volontà di volerlo fare e una potente immaginazione libera da censure e moralità. La tecnica necessaria può essere acquisita tramite corsi di scrittura o leggendo molto, osservando quello che fanno i tuoi scrittori preferiti e come risolvono le situazioni che si vengono a creare.
Writer Officina : La scrittura ha una forte valenza terapeutica. Confermi?
Rafael Estrada : Senza alcun dubbio. La scrittura è catartica, ci mostra e ci libera dalle nostre ossessioni.
Writer Officina : Che consigli daresti, basati sulla tua esperienza, a chi come te voglia intraprendere la via della scrittura?
Rafael Estrada : Gli direi che è importante pensarci molto bene prima di decidere, perché è una professione solitaria, incerta e irta di ostacoli. Tutto dipenderà in gran parte dalla sua immaginazione, quindi dovrà verificare con onestà se davvero ne ha una valida o se è solo un riflesso delle impressioni e delle influenze di altri autori.
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