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Glenn Cooper

"Il destino di ogni uomo è un segreto sepolto nel silenzio"

A pronunciare queste parole è Gleen Cooper, uno scrittore che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo e che ha un legame particolare con la storia Italiana.
Nel 1974 si è laureato in Archeologia e nel 1978 ha conseguito una laurea in Medicina. Ha prestato la sua opera al Khao-I-Dang Refugee Camp in Thailandia, come medico di emergenza, e in seguito anche all'Hôpital Albert Schweitzer ad Haiti.
Specializzato in malattie infettive e medicina interna, nel 1985, viene assunto dalla Eli Lilly and Corp, una grande compagnia di biotecnologie, impegnata nella ricerca e sviluppo di nuovi antibiotici. Ma Glenn Cooper è anche uno sceneggiatore, un produttore cinematografico e un dirigente d'azienda statunitense.

Ed è con queste competenze che, dopo aver scritto decine di libri che parlano di inferno e dannazione, ha prodotto Clean - Tabula Rasa, poco prima che scoppiasse la pandemia del Coronavirus.

"Una catastrofe globale. Nel giro di pochi giorni, miliardi di persone in tutto il mondo perdono la memoria a causa di un virus sconosciuto e altamente infettivo. Senza più nessun ricordo, uomini e donne agiscono solo in base all'istinto di sopravvivenza, spinti dalla fame e dalla paura.

Le città sono al collasso, non ci sono più elettricità, acqua corrente, rifornimenti di cibo. I pochi immuni dal contagio si rifugiano in casa e pregano nel miracolo. Eppure c'è chi pensa che il miracolo sia già avvenuto: senza polizia e tribunali, è in vigore un'unica legge, quella del più forte."

Abel Wakaam: Ciao Glenn, dopo aver prodotto svariati libri sui dannati, è possibile che tu abbia ricevuto, direttamente dall'Inferno, qualche indiscrezione sul futuro dell'Umanità a proposito dell'epidemia reale che sta preoccupando il mondo?

Glenn Cooper: Ultimamente non ho avuto molti contatti in termini di comunicazione diretta con l'Inferno (o il Paradiso), quindi la tua ipotesi è buona quanto la mia sul futuro dell'umanità. È stato un anno difficile e sospetto che il prossimo lo sarà ancora, ma sono incoraggiato dai progressi della ricerca di un vaccino. Quindi il 2022 dovrebbe portarci più vicini alla normalità. Almeno è questo che io spero. È il mio punto di vista da medico, non sono Nostradamus.

Abel Wakaam: I tuoi romanzi sono spesso radicati in eventi storici del passato e trattano luoghi e persone realmente esistite. Allo stesso tempo contengono delle riflessioni filosofiche che esplorano le tematiche relative al destino, alla predestinazione, alla natura del male, ma anche ai legami tra scienza e fede. Derivano da un profondo studio delle sfumature della vita, oppure sono insite nella tua natura umana?

Glenn Cooper: Se sei uno studioso della condizione umana, queste sono domande fondamentali di profondo interesse. Penso che le persone a cui piacciono i miei libri siano curiose di questi argomenti almeno quanto me. La mia particolare nicchia, come scrittore, è strettamente legata ad argomenti filosofici, religiosi e scientifici nel contesto della narrativa popolare. La mia passione è porre domande e lasciare che i lettori giungano da soli alle proprie conclusioni. Non mi piace predicare le mie convinzioni. Molti dei miei libri hanno finali in qualche modo ambigui, perché la vita è infinitamente misteriosa.

Abel Wakaam: in Italia, il tuo stile viene spesso messo a confronto con quello di Dan Brown, elogiando i tuoi dialoghi che molti critici definiscono certamente migliori. Valuti questa "sfida" come una competizione, oppure segui una tua strada senza mai preoccuparti degli altri scrittori?

Glenn Cooper: Dan Brown ha avuto un successo straordinario ed è un geniale architetto di trame complesse. Sono sempre felice quando vengo accostato alla scrittura di Dan. Ma non cerco di emulare lui oppure uno scrittore in particolare. Ho sempre lavorato duramente per creare il mio stile, il mio "marchio". In una certa misura penso di esserci riuscito. La maggior parte dei lettori sa cosa aspettarsi da un libro di Glenn Cooper.

Abel Wakaam: Sei stato molte volte in Italia per ambientare le tue trame e forse, anche per questo motivo, il pubblico di questo nostro Paese ti segue da sempre con molto interesse. Cosa ti lega alla nostra storia e alle nostre tradizioni?

Glenn Cooper: L'Italia è sempre stata il mio mercato più grande e mi piace ricambiare il favore, radicando le mie trame nella storia del vostro Paese. Inoltre amo i luoghi, la gente, e ogni volta cerco sempre una scusa per tornare, per visitare i miei amici e fare ulteriori ricerche.

Abel Wakaam: In Clean - Tabula Rasa, il dottor Jamie Abbott sa di poter rimediare all'errore di Steadman e fermare l'epidemia, così da guarire la sua stessa figlia. Ma per riuscirci ha bisogno dell'aiuto di Mandy Alexander, una sua amica e collega che vive a Indianapolis. Nel tuo romanzo c'è una dedica speciale al dott. Roberto Stella, il medico italiano che ha perso la vita per combattere il Coronavirus. C'è qualche similitudine tra questi due uomini che sarebbero stati pronti a unire le forze per agire, prima che la nostra civiltà fosse diventata una tabula rasa?

Glenn Cooper: Io creo eroi immaginari come Jamie Abbott. Roberto Stella è stato invece un vero eroe, tra i primi operatori sanitari italiani in prima linea a perdere la vita combattendo la pandemia. Non lo conoscevo, ma sono rimasto profondamente commosso dalla sua storia, dal suo coraggio e dal suo sacrificio. Recentemente ho comunicato con alcuni dei suoi colleghi e familiari... la mia ammirazione per lui è solo aumentata.

Abel Wakaam: Il tuo successo è dovuto anche alla tua famiglia, che si occupa di gestire ogni dettaglio della tua produzione letteraria, dalla presenza sui Social alla grande attenzione e affabilità verso i fan. Ti hanno definito un self-made man del thriller, è questa la strada per gli autori del nuovo millennio?

Glenn Cooper: Per me, avere uno stretto rapporto con le persone che leggono i miei libri è del tutto naturale ed è un grande piacere. Cerco di rispondere alla maggior parte dei contatti sui social media in un periodo di tempo molto breve, sicuramente lo stesso giorno. Non capisco davvero perché uno scrittore non dovrebbe avere questo tipo di immediatezza con i lettori. Apprezzo davvero tutti i commenti e le recensioni che ricevo, anche quelle negative! Sono consapevole di questa etichetta self-made man, e sì, ho lavorato sodo e, nonostante io abbia avuto la fortuna di avere genitori solidali che erano finanziariamente a loro agio, non mi sono mai state consegnate le cose su un piatto d'argento. Tuttavia, ogni scrittore è fatto da sé. Nessun altro può costruire trame, personaggi e intrecciarli insieme in un libro. Quindi è lo stesso per quest'era come lo era nelle epoche passate. Gli scrittori devono riuscire o fallire da soli nelle loro fatiche.

Abel Wakaam: Hai venduto milioni di copie in tutto il mondo e hai certamente qualcosa da insegnare. Hai mai pensato di creare una scuola online per aiutare gli scrittori sconosciuti?

Glenn Cooper: Penso di essere migliore come scrittore che come insegnante!


Abel Wakaam

Photo by Luciano Onza

Special thanks to Nunzia Alemanno

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