Nella giungla con i tacchi a spillo.
Incontro con Clara.
- Clara, Clara, Clara, cosa dobbiamo fare con te? -
Questa frase l'ho sentita milioni di volte, sia dalla bocca della signora Pinson, la mia insegnante delle medie che da quella del prof di storia del liceo che pensava che, visti i miei voti nella sua materia, non sarei mai riuscita ad ottenere il diploma. La mia maestra di danza mi diceva che avevo la grazia di un elefante e che avr...
Emanuela Furlan
Il coraggio che mi manca
Romanzo Rosa Chick Lit
- Ragazzo? Non hai specificato che si trattava di un ragazzo. Come si chiama? - Daniele si inserisce nel discorso.
- Non credevo avesse importanza specificare se si trattasse di un ragazzo, un uomo, un vecchio o chi lo sa - , rispondo alzando le spalle.
- Certo che ha importanza! Lo sai che le migliori storie d'amore hanno un inizio col botto? E dimmi, com'era? - ora Daniele sta diventando veramente fastidioso con la sua visione rosa del...
Francesco Nicolò
Tulipani
Rosa Umoristico
- Hai detto non più di mezz'ora. Lo hai promesso - minacciò Federico. Con lo zaino stracolmo a piegargli la schiena, scese dall'auto, sotto i piedi lo scricchiolare della ghiaia lungo il vialetto.
Sua madre gli lanciò un'occhiata distratta, a malapena voltata verso di lui.
- Ma sì, te l'ho detto. Stai col nonno un'oretta sì e no, e poi passiamo - disse, infilata fino ai gomiti nel borsone in ecopelle.
- Un'ora? Ma se... -
- Fede - ...
Rosa Santi
Il mare e la nebbia
Romanzo Contemporaneo
Atto primo
Gianni
Immaginate una Milano svuotata dalle ultime ferie estive e un uomo solo a solcarne i fiumi grigi che la attraversano. Parlerò di lui, della sua solitudine, di quella parte della sua vita che precede la morte. E di come tutte e tre queste cose lo formino nel suo essere uomo più di qualsiasi altro evento vissuto prima di adesso. Lui si chiama Gianni. Ha sempre fatto lavori che risparmiavano il fisico, e probabilmente per qu...
Suajens Miazzo
La mia rosa bianca
Romanzo
Mia madre, classe 1955, è nata in Francia, figlia di una coppia di immigrati che là risiedevano, mio nonno era metalmeccanico. Tornarono nel loro paese, nel Nord Italia, quando lei aveva quattordici anni.
Colui che dovrei chiamare padre ma non posso, non so esattamente quando nacque, non l'ho mai chiesto, oppure l'ho dimenticato. Meglio così. Meno ne so, meglio sto.
Ricordo solo di aver sentito da mia nonna paterna questo: quando nacque, nei ...
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Biblioteca di Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...