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Romanzi di [Lisabetta Mugnai] .:.Writer Officina
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I miei cani russano. Senti che bel rumore
Narrativa
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Lisabetta Mugnai
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Così ho spiegato ai miei cani che prestissimo sarebbero arrivati due gattini. Faranno parte della famiglia e pertanto non si potranno toccare né dargli noia.
- Dovrete fare attenzione perché sono molto piccoli. -
I miei cani mi hanno ascoltata in silenzio, poi sono usciti in giardino sdraiandosi all'ombra.
Ma io li ho sentiti. Gemma ha esordito con: “Allora, hai capito bene, mononeurone?”
E Aldo ha risposto: “Sì, sono contento che siano mol...
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Nata sotto una buona Stella
Narrativa
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Lisabetta Mugnai
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Cercavo un fidanzato. Per fortuna ho trovato un pastore tedesco.
A sei mesi Stella andò in calore per la prima volta. Ogni tanto quando si alzava da terra lasciava una macchia di sangue, ogni tanto quando camminava qualche gocciolina. Tutto qui. Bastava prendere uno straccio e pulire. Spesso era lei stessa che puliva leccando il pavimento, sennò lo facevo sempre io perché Tiziana era schifata, oddio che schifo diceva accompagnando queste p...
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Perché non si dica che amo solo i cani
Narrativa
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Lisabetta Mugnai
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Di ritorno dalle vacanze, il professor Stefano Federici, (Professore associato di Psicologia all'Università di Perugia) mentre sta ancora elaborando tutte le emozioni vissute in quel viaggio, è messo sotto pressione dal suo editore che gli chiede a più riprese di scrivere un articolo.
Così, esasperato, gli dice: “Lei non è epimeletico!” E parte con una definizione dell'epimeletica molto più ampia di quella che viene data comunemente e che ...
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Salvo incidenti, morirò di empatia
Narrativa non Fiction
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Lisabetta Mugnai
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Intanto io e Arturo, il professore di musica, facevamo i primi passi nella costruzione di un'amicizia; quasi ogni volta che aveva lezione veniva a farmi un saluto in segreteria, le prime volte con qualche scusa, poi senza più sentirne il bisogno. Andammo a un concerto, una domenica mattina, musica classica in quello che allora si chiamava Palasport e aveva un'acustica terribile, ma noi eravamo cinguettanti e contenti lo stesso.
Poi cominciammo a...
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È al peggio che non c'è mai fine
Narrativa
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Lisabetta Mugnai
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La Bocca che morde.
È difficile aprire la porta. “Accidenti! L'umidità deve avere gonfiato il legno e arrugginito un po' la serratura” dico ai miei figli. Non è possibile entrare, non è colpa mia penso con sollievo. Ma mio malgrado riprovo mettendoci più forza, tutta quella che ho, perché non mi piace la preoccupazione nei loro sguardi e nel mio stomaco. Tanto devo entrare prima o poi, vediamo al meno di risparmiare i soldi per il fabbro. E la...
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Writer Officina
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...
Abel Wakaam
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