10 Romanzi di [Federico Maderno] .:.Writer Officina
Nove Novelle Nolesi Racconti
Federico Maderno
Avere le ali. Giorno primo. – Ho una molta fretta – dice l'uomo di mezza età, picchiettando con le nocche sul bancone piazzato nell'atrio dell'albergo “Maristella”, all'estrema periferia di Noli, così lontano dal mare che la pensione finisce per avere una clientela davvero atipica per una località balneare; una clientela fatta, ad esempio, da rappresentanti di commercio o da lavoratori in trasferta, ossia da gente che, anche se Noli è un g...
Abigail Avventura
Federico Maderno
Volevano sentirsi particolarmente inattaccabili, giacché pareva non fosse rimasto nessuno, a presidiare la strada e il carro funebre. Ma utilizzando il cannocchiale, individuai invece due adepti, chini o inginocchiati, intenti a trafficare accanto al veicolo. – Cosa vedi? – mi chiese Linford, ansioso. – Credo stiano preparando le bare. – Maledetti! – Se tutto va per il meglio, – bisbigliai – tra non molto avranno quello che meritano. – E se...
Tùrbìne Racconti
Federico Maderno
Arrivammo al 45 di Cable Street. La porta dell'obitorio, ma sarebbe meglio dire dell'ospedale dei morti, era un robusto pannello di rovere, ma la serratura era davvero troppo elementare per la mia buona manualità. Il Dottor Wood circondò la lanterna con il suo tabarro, in modo da lasciar passare solo la luce indirizzata nel punto dove io lavoravo di grimaldello. – Può essere che ci arrestino – mi disse, mentre scrutava, nel buio, in...
V.O.R. Ronamzo
Federico Maderno
L'inganno accecante di un gioco pirotecnico. La Casa di Origami. L'ho seguita lungo un corridoio che era tanto stretto da sembrare un camminamento militare. Al fondo, c'era solo una scala a chiocciola. Verso il basso, le volute di gradini si perdevano in un pozzo scuro, ma noi ci siamo arrampicati al piano superiore, da dove abbiamo iniziato un cammino sorprendente, addentrandoci in un groviglio di piccole stanze disadorne e di passaggi ang...
De profundis clamabo Romanzo
Federico Maderno
Luciano aveva addosso la divisa azzurra del lavoro e un'espressione strana sul volto, vagamente inquisitoria. – L'ho spaventata? – mi ha detto, sorridendo. – Ma scherza? Ho rischiato un collasso, ma per il resto... – Mi dispiace. – È che con tutta questa strana nebbia... – Ha visto che spettacolo? Ero convinto che avrebbero vietato l'accesso al pubblico. Invece, considerata la festività... – Capita che qualcuno si perd...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam