L'ordine naturale delle cose.
Diede a quella donna centocinquanta euro. Se li era meritati. Non solo per la prestazione in sé, sicuramente da non sottovalutare, ma soprattutto perché non passiva, non indifferente, non senza partecipazione. Al contrario, pur nella piena consapevolezza che il compito da svolgere fosse non spontaneo ma legato ad un contratto di fornitura, un do ut des, l'impegno c'era stato, senza lesinare in dolcezza, tempo e c...
Universo di storie
Racconti
Fabio Avena
Tony dopo aver raggranellato la sua ultima paghetta lavorativa del mese decide di spendere buona parte del guadagno ricavato nel posto da lui più amato: la sala giochi, presente a pochi isolati di distanza dalla sua abitazione. Quindi il giorno stesso, prima di uscire da casa, controlla ancora una volta se si è ricordato di prendere tutti i soldi che in cuor suo sa già di spendere per la sua grandissima passione videoludica. Successivamente si ac...
Racconti Oscuri - Venezia e d'intorni
Racconti Urban Fantasy
Roberto Tizian
Fiori di Ciliegio.
Da bambino amavo arrampicarmi sul ciliegio di casa quando era in fiore. Certo che le ciliegie mi piacevano, ma i fiori erano qualcosa che assomigliava ad una festa. Mi facevano letteralmente impazzire quando ricoprivano così tanto i rami da farli quasi sparire, tra un profumo dolce che da allora per me, è il richiamo stesso dell'amore. Ricordo che mi arrampicavo strusciarmi tra le fronde, e la mamma apprensiva che mi invita...
Racconti seri se_veri
Racconti Brevi
Marinella Giuni
Io aspetto a casa con le bambine, da brava.
Nadwa.
E' il primo giorno di estate ma non è ancora la mia estate. E' quella stagione fatta di un cielo che sembra latte, con insetti fastidiosi che vorticano nei giardini dove pochi anziani si fanno compagnia. Mi guardano. Sono la maruchena, anche se in realtà sono del Cairo. Sono nata lì, ho abitato lì ed ho studiato all'Università. Chimica! Mi è sempre piaciuto conoscere la trasformazione, la str...
Ti regalo una storia
Racconti brevi
Giada Signorini
TempoMeta
C'era una volta un allenatore di Rugby che aveva un grande cuore. Per colpa di un malanno di stagione, quell'anno, non si poteva giocare: sul campo nessun bambino e nessun pubblico a tifare. Avevano chiuso le porte, qualcuno avrebbe potuto pensare che si fosse chiuso anche il suo cuore, ma si era solo un po' fermato da quando era accaduto. Sentiva anche lui un battito diverso, doveva essere colpa del campo vuoto, ne era certo... N...
Home
Blog
Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...