Un silenzio colmo di disagio si sparse nell'aria: Piero guardò verso l'ingresso incuriosito, Lisa, con la fronte corrugata lanciò uno sguardo sconcertato a Conrad, che invece quasi s'immobilizzò sull'uscio di casa. Fu lei la prima a riprendersi e, con la voce alterata dalla sorpresa, mormorò:
- Avresti almeno potuto bussare - .
L'attimo di gelo che seguì fu interrotto dal pianto di Mark. Forse avvertiva la tensione, come tutti i cuc...
Il Fiore del Carso
Romanzo Storico
Eleonora Davide
Una linea tra due mondi.
Davide era salito fin lassù per ammirare il panorama. Maria era rimasta ad osservarlo dal basso aspettando che scendesse. Era proprio un uomo affascinante, alto e dal profilo fiero, il suo fisico atletico la diceva lunga sulle imprese da speleologo che ne avevano fatto uno studioso rispettato nel suo ambiente e il suo accento triestino lo rendeva ancora più attraente. Ma quella ciocca bianca, che lambiva timida la tem...
Malta 1775: il crepuscolo dei Cavalieri
Romanzo Storico
Lawrence M.F. Sudbury
A. D. 1773, 14 ottobre, festa di S. Callisto I
Palazzo Vescovile di Mdina.
Monsignor Giovanni Carmine Pellerano aveva da pochi mesi compiuto settant'anni ma si sentiva come se ne avesse cento.
Nato a Mazzarino, in Sicilia, terzogenito di una famiglia discretamente benestante, con un padre gabellotto del Conte Branciforti e una madre che badava alla casa e ai sette figli avuti dal marito, Giovanni aveva ricevuto la vocazione quando era anco...
Fiori recisi
Romanzo Psicologico
Scilla Salvi
Storia di un'aspirante suicida.
Apro gli occhi nella penombra. La mattina trapela dalla tapparella non completamente abbassata. Armando non lo avrebbe sopportato, diceva di poter dormire solo in una stanza ermeticamente chiusa, impenetrabile a qualsiasi fonte luminosa. Una fitta di dolore mi tra-passa da tempia a tempia. Non sono brava ad accusare i colpi, preferisco stordirmi, e ho bevuto decisamente troppo. L'angusto sentore di non aver pu...
Sulle ali del gabbiano
Romanzo Storico
Claudio Loreto
Capitolo IV - Lo scompiglio.
Genova, 19 luglio 1942 – Mancava un quarto alle dieci quando, quella luminosa domenica, Dario uscì dalla propria casa affacciata su Piazza Paolo da Novi. Infilato Corso Buenos Aires, dovette zigzagare tra la massa di fedeli che stava affluendo nella chiesa di Santa Zita (il sentimento religioso aveva registrato un'impennata dopo lo scoppio della guerra), per poi puntare verso Piazza della Vittoria, fino a due anni ...
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Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...