Le altre vittime di Caporetto.
Il giallo abbagliava gli occhi e saltellava sopra i capelli, lanciava razzi attraverso gli alberi, discendeva sulle foglie, lavava il verde del muschio che tenace lambiva le radici e sollevava il freddo che presto si sarebbe chiamato inverno. Avrebbe addentato il frizzante dell'aria e dato respiro all'azzurro dentro una bella giornata. Avevano munto le capre, lasciando la nonna a bollire il latte e a farne forma...
L'uomo del sorriso
Romanzo Storico
Patrizia Poli
Maria di Migdal aveva sentito un'altra voce, proveniente da un altro luogo, da un altro tempo. Aveva visto un bosco di ulivi illuminati dalla luna, un uomo che piangeva, infinitamente solo. Si riscosse, turbata dalla strana visione. Forse aveva parlato a voce alta perché le donne si erano voltate e ora la stavano guardando in tralice, bisbigliando l'una all'orecchio dell'altra. Erano raggruppate dal lato opposto del pozzo. Come sempre, la tenevan...
L'albero di nespole
Romanzo Storico
Giulietta Fabbo
Lo scambio della pace.
Teresa Barbarisi era una fanciulla di diciannove anni che aiutava i genitori già dall'età di dieci. Il padre, reduce dalla Prima guerra mondiale, durante la quale era stato in Africa sul fronte Abissino, non aveva potuto far completare la scuola elementare alla figlia: la terra richiedeva energie fresche e in casa mille operazioni reclamavano la presenza femminile.
Tutte le domeniche la famiglia andava alla chiesa di San ...
I dubbi di Filipe
Storico Religioso
Carlo Laurenti
Aljustrel, 13 maggio 1917.
Quel giorno era il dodicesimo compleanno di Filipe Rui, giovane pastorello nato ad Aljustrel, un piccolo villaggio vicino alla città di Fátima, in Portogallo. La sua famiglia: i genitori e altri tre fratelli più piccoli di lui, era molto povera, come del resto le altre del luogo. Il padre Isidoro, muratore in una piccola impresa, era costretto, per la mancanza di lavoro, a passare la maggior parte del suo tempo in ca...
Trecce di mais
Romanzo Storico
Giorgio Accinasio
Tutto sembrava quieto. Una calma agghiacciante. Poi, il sinistro rumore dei ramoscelli spezzati e delle foglie calpestate passo dopo passo. Muyal diceva a sé stessa di stare tranquilla, ma le gam- be si muovevano da sole, non riusciva a controllarle. Le tremava tutto, dai piedi alla testa. Aveva il respiro impulsivo, asfissiante, frenetico, impossibile da trattenere. Soffocava il pianto stringendo i denti e deglutendo a fatica, temendo che l'irru...
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Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...