Il mercante di ricordi
Thiller Futuristico
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Michele Scalini
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- Buongiorno, Mike. Sono le sette e trenta in punto... sta piovendo anche stamattina e la temperatura dell'appartamento è stabile a ventuno gradi... proprio come piace a te - fece la voce di Jenny intenzionata a svegliarmi, mentre dormivo profondamente nel mio letto.
- Buongiorno... Jenny... dammi altri cinque minuti... ti prego - risposi girandomi dalla parte opposta, mentre mi coprivo con le coperte meglio che potevo.
La mia casa, vedendo ...
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L'ultima degli Antichi
Fantascienza
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Michele Scalini
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Nel mondo della fantascienza, sia scritta che cinematografica, la maggior parte degli autori ci avevano stupiti proponendoci astronavi dalle forme più impossibili e dotate di motori a curvatura.
Quel tipo di motore, installato su quelle astronavi, permetteva ai loro equipaggi di percorrere le immense distanze astronomiche in breve tempo.
Mentre quella gente viaggiava con l'immaginazione attraverso il cosmo, portando con sé i loro tanti ammirato...
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Michele Scalini
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Mi trovavo in Nuova Zelanda da circa una settimana, in quei primi giorni di quel marzo duemila venti, che nessuno nel mondo osò mai dimenticare, e mi impegnavo nel lavoro come facevo ogni volta.
Ero così impegnato nello svolgere le attività riguardanti l'installazione che stavo affrontando che avevo dimenticato quanto stava accadendo nel mondo.
Quella dimenticanza venne avvantaggiata anche dal fatto che in quel paese non se ne parlava molto di ...
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Michele Scalini
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I condotti d'areazione di questa astronave sono davvero stretti, più di quello che ho considerato prima di imbarcarmi in questa missione. Devo camminare rannicchiato trascinando la borsa con l'esplosivo dietro di me e cercando di fare il minor rumore possibile. Sto percorrendo quei condotti ormai da circa un'ora, mi resta difficile orientarmi, i reptilyans non hanno messo delle segnaletiche all'interno per indicare la via, solo alcune targhe per ...
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Il segreto della mia città
Fantascienza Distopica
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Michele Scalini
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- Ricorda ragazzo mio, ognuno paga le conseguenze delle proprie scelte - furono le parole che disse quel giorno mio padre guardandomi dritto negli occhi.
- Non ascoltare gli altri. Pensa con la tua testa. Fai sempre in modo che quelle scelte siano tue... solo così sarai libero - aggiunse infine dandomi una pacca sulla spalla.
Quello fu l'ultimo istante in cui vidi mio padre vivo.
Pochi minuti dopo, venne condotto sul patibolo dove venne i...
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