Camminai tra le nuvole. Non guardai più giù. Solo su, su tra le nuvole più alte, io salivo. Cento metri sopra il cielo! Al centro di tutto quell'azzurro, mi sentivo come un proiettile sparato in aria da una mano allegra, per gioco. Filavo dritto attraversando quel cielo limpido.
Io, proiettile di cristallo.
Io, trasparente e ricolmo di gioia.
Io, Olek il proiettile di vetro che buca le nuvole.
Io.
Doveva essere il mio compleanno.
Sì, i...
La cosa giusta
Contemporaneo Surrealista
Gianluca Ottone
Al tempo ci divertivamo con un paio di altri ragazzi a fare musica strana. Salimmo anche su di un paio di palchi, in città, vincemmo un concorso pari merito con un gruppo Heavy Metal che ci disprezzò platealmente sul palco durante l'ultima esibizione. Mentre stupravano le loro chitarre con furore e una tecnica pazzesca, si avvicinarono a noi, che aspettavamo il nostro turno dietro le quinte, e a gesti ci dissero - guardate qui cosa sappiamo fare...
Canta per me
Romanzo Contemporaneo
Gianluca Ottone
- Un bosco, un uomo, l'uno cammina nell'altro ed entrambi non s'arrendono. Simbiosi: vita, cibo e calore. Carico di sicurezza, avanzò. Lo chiamarono pazzo e tentarono di fermarlo, lui continuò. Sentì parlare di quel mare e volle trovarlo. Trovarlo, capisci? È tra gli alberi al centro del bosco - disse la nebbia tra i tronchi.
- Quanto sarà grande? -
- Quante molecole servono ad un uomo? - un'onda attraversò la foschia.
Forse a causa del ...
Il mare e la nebbia
Romanzo Contemporaneo
Rosa Santi
Atto primo
Gianni
Immaginate una Milano svuotata dalle ultime ferie estive e un uomo solo a solcarne i fiumi grigi che la attraversano. Parlerò di lui, della sua solitudine, di quella parte della sua vita che precede la morte. E di come tutte e tre queste cose lo formino nel suo essere uomo più di qualsiasi altro evento vissuto prima di adesso. Lui si chiama Gianni. Ha sempre fatto lavori che risparmiavano il fisico, e probabilmente per qu...
Un sogno nel vigneto
Romance Contemporaneo
Emanuela Marra
Sono le sei e quarantacinque; quel rumore sembra un suono lontano, finché non mi rendo conto che è lei, quella maledettissima sveglia che mi tormenta dai tempi delle scuole superiori. La spengo e accendo l'abatjour, un gesto automatico che mi impedisce di ricadere nel sonno profondo. Rimango qualche minuto a godermi le coperte calde – già, perché a novembre uscire dal baccello notturno non è facile, anzi per me che sono un piccolo ghiro è pratica...
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Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...