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Autore: Nicoletta Giamblanco
Dentro la bolla
Narrativa
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Dentro la bolla
Diario di una mamma ai tempi del coronavirus.

12/04/2020 Siamo fuori, in terrazzo, uno splendido pomeriggio di primavera, la Pasqua più calda che io ricordi Pasqua, ... Si, oggi è auguri vita mia. Una Pasqua decisamente diversa, per certi versi triste, solitaria,ma con te in casa non si può mai essere tristi perché tu sei il nostro sorriso, e il nostro sole anche nei giorni di pioggia. Tu corri felice e scoppi le bolle di sapone che ti fa papi, dopo aver mangiato la torta alle mele che ha fatto la mamma( insieme ad un ottimo pranzo come si deve, perché la tavola non deve essere mai vuota) perché nonostante manchino le persone care è sempre Pasqua. Abbiamo fatto la videochiamata con n onni, bisnonno e la tua amata cuginetta Sofia, e per te è tutto normale sei allegra come sempre non sai, e non devi sapere, ciò che succede al di fuori della nostra casa. L'età “giusta” per vivere un periodo come questo è proprio la tua ; tu non hai prete se, non ti rendi conto del tempo che passa e soprattutto non vai ancora a scuola. Si, perché in questo periodo i genitori dei bambini in età scolare si sono improvvisati insegnanti tecnologici ed esperti dato che i loro figli fanno lezioni online, la cosiddetta DIDATTICA A DISTANZA. Di preciso non so cosa sia,ho sentito dire che ci si collega su una piattaforma con insegnante e compagni e ogni giorno si studiano una o più materie, ovviamente in base alla classe frequentata. Alla cuginetta Sofia ad esempio, le maestre fanno fare disegni e poesie e questo per una mamma credo sia abbastanza semplice da gestire ma, non oso immaginare i genitori dei ragazzi delle scuole superiori quanto siano impegnati. Penso che questa situazione abbia degli aspetti positivi ma soprattutto molti aspetti negativi. Per quanto riguarda i primi, ironicamente parlando, il poter sostenere un esame ( addirittura la discussione della laurea) o un'interrogazione seduti comodi sul divano di casa, magari col libro davanti, sistemati e pulit parte superiore, e col pigiama o be i sulla lli freschi in mutande di sot t o tanto ci si vede solo a mezzo busto , o la speranza che magari verranno tutti promossi e che poi potranno recuperare le insufficienze l'anno successivo. La parte negativa invece, la immagino dal punto di vista dei genitori, degli insegnanti e dei ragazzi stessi. Mamme e papà super stressati per star dietro ai figli dovendo, a volte, conciliare il loro lavoro da casa con le lezioni dei ragazzi. La fatica degli insegnanti che devono modificare il loro programma per adattarlo alle nuove esigenze, la loro preoccupazione di dover dare un voto pur sapendo che probabilmente lo studente ha davanti a se libri e appunti vari che lo agevolano nell'interroga di attirare zione; la capacità la loro attenzione nonostante l'assenza fisica e di mantenere quel ruolo di e scolastiche d ucatore e le rigide regole in una situazione di “anarchia” da parte dei ragazzi.
Ed è proprio a loro che immagino stia pesando molto di più questa situazione. La scuola è il luogo di incontro, di aggregazione, delle attese davanti al cancello, delle sigarette fumate di nascosto, dei primi amori, delle scritte sulle porte del bagno, delle dediche sul diario e per i più piccoli delle corse tra i banchi, degli scarabocchi sulla lavagna, della ricreazione per rubare il panino del compagnetto tutto questo, se ancora oggi è cos ... penso che ì, a loro manca moltissimo.” Per fortuna, cucciola mia, ancora ci vuole tempo per conoscere tutto ciò ... lo so, lo so ... anche le sigarette ti fumerai!! Ma per adesso non ci penso, spero solo che tu, come molti bambini e ragazzi, non stia soffrendo. Io e pap la mettiamo tutta per farti vivere ogni giorno una nuova i ce avventura, un nuovo gioco per non farti mai annoiare e per farti sentire sempre felice, ma soprattutto protetta. Ed è per questo che abbiamo passato questa Pasqua soli, per proteggerti anima mia . Venerdì il presidente ha prorogato le misure restrittive fino al 3 Maggio ... abbiamo ancora tanti giochi da inventare insieme noi tre perché qua c'è il nostro tutto, il resto sta fuor i ...
27/04/202 0 Anima mia, buongiorno ...è proprio per questo che ti abbiamo chiamato Alma, perché sei la nostra anima, ciò che c'è di più profondo in noi, quello da cui nessuno può mai separarci papi ci ha preparato una buonissima crostata alla Nutella come dolce della domenica. Il pasti ! Ieri ccere che è in lui non si è mai spento, anche se dovrà aspettare ancora un po prima di tornare a lavoro. Ieri sera, infatti, c'è stata una nuova conferenza del presidente del consiglio per parlare della FASE 2 che inizierà il 4 maggio. Sono state allentate alcune restrizioni ma I BAR NON RIAPRIRANNO PRIMA DI GIORNO 1 GIUGNO. Appena papà ha sentito questa notizia, ho visto nei suoi occhi lo sconforto, l'amarezza e la preoccupazione. Ma quando ha pensato al bene superiore che è la tua salute si è rasserenato. Il bar, si sa, è il luogo meno sicuro al momento, la gente si riunisce per stare insieme davanti ad un caffè, sarà difficile mantenere la distanza interpersonale anche se ci saranno vetri che divideranno loro dai clienti. Dal 4 Maggio si potranno andare a trovare i parenti ma io, nonostante veda quanto iniziano a mancarti i nonni, non so se ti ci porterò. Ho paura che questo giorno verrà visto come la fine del virus e la gente inizierà ad uscire come se nulla fosse; oltre al fatto che ci sono quelli che no per un giorno n hanno mai smesso di farlo, nemmeno ...gli incoscienti, ignoranti. Sono gli stessi che ridono di noi che stiamo a casa quelli che ci dicono che abbiamo bisogno dello psicologo. Ma io me ne frego dei loro stupidi pareri. Non sto a casa perché l a legge me lo impone, ma per buon senso per rispetto mio e degli altri; ma soprattutto sto a casa perché il mio cuore da mamma mi dice che è la cosa più giusta per te. Se non ci fossi stata tu avrei avuto certamente meno paura...ma ringrazio Dio che ci sei! “ Tu riempi le mie giornate col tuo sorriso, con i tuoi occhi che brillano meravigliosi, col tuo profumo, con le tue frasi, le tue canzoni, i tuoi giochi in giro per casa, i libri che sfogli curiosa e affascinata. Tutto di te mi rende orgogliosa,e sicura n essere una mamma molto protettiva el mio ...ma, da quando in qua, proteggere chi ami è un'esagerazione? Polpettina mia, tu mi fai ricordare che nella vita vale la pena sacrificare tutto per l'unica cosa che conta veramente : la vita ....e quindi PER TE, VIA MIA!”

15/05/2020 Piccola mia, stamattina ti sei svegliata e come al solito hai iniziato a chiamare “ PAPIIIIIIIII”, ma papi non arrivava e allora io ti ho detto che era a lavoro a sistemare prima della riapertura e tu sei scoppiata a piangere. Ci siamo alzate e tu l'hai cercato per tutta la casa convinta che da un momento all'altro sbucasse fuori per farti “BUUUUUUU” ma appena hai capito che non c'era veramente un bel hai pianto disperatamente per po. Credo che da Lunedì sarà co s ì ogni mattina visto che papà riapre il bar, finchè non ci abitueremo nuovamente alla nostra vita “da sole” . Ieri il primo passo alla normalità l'abbiamo fatto: siamo usciti con i nostr i amici e i tuoi amichetti. Tutti con le mascherine, distanti un metro senza baci ne abbracci, ma almeno voi avete giocato felici insieme, avete corso su e giù per la piazza e ci avete fatto respirare un po' di serenità, anche se... con ste mascherine RESPIR ARE è un parolone! Ma a te non fa impressione vederle indossate, ormai ci sei abituata le hai viste tante volte in Tv, o quando papi le ha messe per andare a fare la spesa, o ancora quando i nostri parenti e amici più affezionati ci sono venuti a trovare s otto il balcone di casa. Tutti la indossiamo e per te è quasi un gioco tant' è che la tua “maina” ( anche se non è obbligatorio per te portarla) la tieni ben volentieri come collana. Ieri, tra s alviettine e flaconi di disinfettante , abbiamo dimenticato per un po cosa fosse la paura grazie a voi piccoli; perché siete proprio voi figli a dare la forza a noi genitori con la vostra spontaneità , la vostra spensieratezza e col vostro sorriso, ma soprattutto con la vostra totale fiducia nei nostri confronti. Voi vi affidate completamente a noi e quindi ci date la forza per non deludervi perché il nostro unico ruolo, in questi giorni più che mai, è proteggervi. “Grazie vita mia, grazie perché mi dai ogni giorno la voglia di vivere e la grinta necessaria per farlo.”

Nicoletta Giamblanco

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Erri De Luca Erri De Luca. Nato a Napoli nel 1950, ha scritto narrativa, teatro, traduzioni, poesia. Il nome, Erri, è la versione italiana di Harry, il nome dello zio. Il suo primo romanzo, “Non ora, non qui”, è stato pubblicato in Italia nel 1989. I suoi libri sono stati tradotti in oltre 30 lingue. Autodidatta in inglese, francese, swahili, russo, yiddish e ebraico antico, ha tradotto con metodo letterale alcune parti dell’Antico Testamento. Vive nella campagna romana dove ha piantato e continua a piantare alberi. Il suo ultimo libro è "A grandezza naturale", edito da Feltrinelli.
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