5 Romanzi di [Milka Gozzer] .: Writer Officina :.
 
Milka Gozzer
Mel Noir
[...] Stella, la nipote dodicenne, la trovò nel guardaroba, svestita, scomposta, la bocca spalancata sulla moquette di quercia di sughero. Stella si recava dalla nonna ogni giorno, sempre di pomeriggio dopo le quattro. Tranne quella volta a causa di un imprevisto dovuto all'imminente arrivo della tempesta. Le assomigliava molto l'unica figlia della sua unica figlia, Jasmine. Aveva la sua costituzione alta e asciutta, i capelli folti e neri, e ...
Milka Gozzer
Torna a casa, Viola! Giallo
A Viola voleva un bene dell'anima. Se un uomo si affezionava troppo a una pecora da quelle parti la gente pensava male. Stefano viveva in una terra di pregiudizi solidi come le rocce che la circondavano. Una terra alpina ancora attraversata dagli animali selvatici. Spesso gli uomini agivano peggio delle bestie, pensava. Faceva eccezione solo per i pastori, esseri solitari e timidi, occupati unicamente a proteggere il gregge. Ogni giorno si dannav...
Milka Gozzer
Le radici del muschio romanzo
Quella notte una risata terribile lo svegliò di soprassalto come lo squarcio del fulmine in piena estate. Hector si drizzò turbato: non era superstizioso, però preferiva evitare di versare l'olio sul pavimento. Scalogna tremenda scalogna, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!, gli avrebbe detto Margherita, se fosse stata ancora accanto a lui. Il fuoco chiama le malelingue, ma una risata! Mai sentita una stranezza simile. Sto uscen...
Milka Gozzer
Cercasi fantasma Giallo
Chi teme i fantasmi teme se stesso: sarebbe questa una facile verità se non fosse che la paura è un discorso piuttosto complesso. Un'immagine tremula, una figura sfocata, ovvero quando la mente decide di ingannarci, l'inconsistente diventa tangibile. Vittoria non può aver visto la mia veste, non può averla veduta sul serio, intendo. D'accordo, io sono il fantasma del castello. Sono Cornelia di Pergine. Ma, beato canederlo al sugo, garantisco ch...
Milka Gozzer
Il gatto di Depero Romanzo Storico
Mi chiamo Luigi Mario Nicoluzzi e sono morto. Ho vissuto attraverso quello che un illustre storico ha chiamato il “Secolo breve”. Nacqui il 7 dicembre del 1901 in un villaggio ai confini dell'Impero, Mori, a meno di un giorno di carrozza dalle brezze salubri arcensi e della riviera del Garda. Dalle finestre della bottega, verso marzo, si scorgevano colonne di mezzi con le penne colorate anticipate dal frastuono dei cavalli che scendevano come una...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam