Jessie Carter spense la tv, quella sera d'inverno.
Non valeva la pena di combattere contro le palpebre che sembravano di piombo e il cervello annebbiato dall'età e dal sonno. Così, si aggrappò ai braccioli della poltrona e poco alla volta, nonostante le braccia che tremavano per lo sforzo e le ginocchia instabili, si issò in piedi e si avviò verso la camera da letto.
Cercò di scivolare a più riprese sotto le coperte, e pensò che gli inverni si ...
Graziella Simeone Adwan
Il tempo dei Malìer- Ludmilla
Urban Fantasy Horror Poliziesco
La zona collinare era chiusa al traffico. Un pannello luminoso segnalava la frana e la direzione alternativa da seguire.
Mostrai il cartellino all'agente del posto di blocco.
«Prego, ispettore Diletti», disse sorridente. Ricambiai il saluto portando la mano destra alla fronte e ripartii.
Era buio pesto e stava piovendo a dirotto. Avrei potuto essere nel mio letto a dormire o a guardarmi una serie televisiva, ma la pandemia costringeva in quara...
Giuseppe Pensieroso
Ho ucciso Stephen King
Racconti Horror
Sono morto.
Credo di essere morto da almeno un'ora, ma il punto non è questo, visto che dove sono adesso il tempo non penso esista. A dir la verità non credo esista neppure un dove.
Il punto è che di tutte le morti del cazzo che ci sono, la mia è stata la morte più del cazzo di tutte.
Volete che ve la racconti? Va bene, anche se dubito mi crederete.
Sono stato divorato da un coccodrillo.
Sì, proprio uno di quei fottuti bestioni australiani o...
Matthew Arkham
L'Abisso
Horror
La vita è tutto ciò che non hai programmato...
Credetemi, tutto quello che sto per raccontarvi, è vero.
Per quanto terribile, per quanto assurdo, per quanto mostruoso e irreale possa sembrare alle vostre orecchie, credetemi, è tutto vero.
Il mio nome è Malcolm, Malcolm Cupo; per i vecchi amici, Mac.
Mi trovo in un luogo ombroso e sconsacrato, sono ferito, sanguinante, seduto su un vecchio seggio di legno marcito, coi gomiti poggiati sull...
Fabio Antinucci
Cacciatori di Morte
Distopico Horror
Al piano superiore neanche sembrava mattina.
Forse a causa della scala stretta, che soffocava la luce proveniente dal pianterreno, o forse per le poche finestre aperte. A prescriverlo era una massima: mantieni il demonio nelle stanze in cui dimora, non ba-gnarlo con la luce, non farlo uscire. Ne avevano sentito parlare molte volte, in quasi tutte le case di campagna nelle quali si erano ritrovati ad agire.
Mentre si dirigevano verso la camera, ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...