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Mi chiamo Fabrizio e sono nato a Catania il 23 luglio del 1984. Fin da bambino, mi sono dilettato a scrivere un po' di tutto. Spaziavo dalle poesie, a brevi storielle fino a scrivere testi rap. Per parecchi anni, mi sono occupato soltanto di quello. Scrivevo e incidevo brani rap. Il mio pseudonimo nasce in quel periodo, dal nome con il quale mi identificavano all' interno del genere. Scrivere è sempre stata la mia passione. Vuoi pure che ho fatto studi tecnici e non mi sono mai cimentato nell'ambito letterario. La cosa mi è pesata parecchio e ancora oggi, ogni tanto mi pento della scelta presa. In compenso, leggo e ho sempre letto un sacco. Quella per me, resta la miglior palestra. Dai classici, a opere di scrittori contemporanei. Non mi sono mai fatto mancare nulla, quando si è trattato di libri. Sono al mio primo romanzo, quindi mi porto sulle spalle tutta l'inesperienza del caso. Spero soltanto di non fare strafalcioni troppo grandi o quantomeno di colmarli con la passione. Per me, scrivere è un fatto naturale, come mangiare e dormire perciò non mi perdo troppo in elucubrazioni. Sono legato a una scuola narrativa che è quella delle mie parti, principalmente quindi quella verista. Quello è il modo di scrivere che mi è stato insegnato fin dalla tenera età: scrivere come atto di denuncia. Anche nel mio racconto più strampalato troverai sempre un fine di denuncia. Che sia malasanità, sfruttamento del lavoro nero o abusi in genere. Sono sempre gli sconfitti, il terreno su cui poggia la struttura della mia storia e quella è la psicologia dei personaggi che invento.
Writer Officina: Qual è stato il momento in cui ti sei accorto di aver sviluppato la passione per la letteratura?
Fabrizio Kintaro: Ero molto piccolo. Credo che sia partito tutto, con i ragazzi della via pal e ventimila leghe sotto i mari. Avrò avuto 6/7 anni.
Writer Officina: C'è un libro che, dopo averlo letto, ti ha lasciato addosso la voglia di seguire questa strada?
Fabrizio Kintaro: Trainspotting di Irvine Welsh. Più in generale, gran parte della sua bibliografia.
Writer Officina: Dopo aver scritto il tuo primo libro, lo hai proposto a un Editore? E con quali risultati?
Fabrizio Kintaro: In realtà, il mio lavoro è uscito da pochissimo. L'ho proposto a svariati editori, sia grossi che non. Al momento saranno stati 2/3 quelli che mi hanno fornito un feedback.
Writer Officina: Ritieni che pubblicare su Amazon KDP possa essere una buona opportunità per uno scrittore emergente?
Fabrizio Kintaro: Credo che la rete in generale sia un po', come dicono gli americani: the gift and the curse. Un dono e contemporaneamente una maledizione. KDP è il vero punto di svolta perché consente a chiunque di pubblicare senza la necessità di un vero budget di base. Ovviamente tutto ciò però tende ad abbassare anche il livello delle produzioni. Inoltre gli algoritmi ci manipolano, quindi è facile pilotare la scelta del lettore, indipendentemente dalla qualità del prodotto.
Writer Officina: Ritieni che la verosimiglianza sia importante oppure no visto che si tratta comunque di fiction?
Fabrizio Kintaro: Credo che la verosimiglianza sia tutto. Nella mia narrativa, lo è. Che si tratti di luoghi o personaggi, devi riuscire ad immaginarteli, anche a costo di essere deludenti e stereotipati. Per citare Oscar Wilde: “La vita imita l'arte più di quanto l'arte non imiti questa pazza vita”
Writer Officina: Quale tecnica usi per scrivere? Prepari uno schema iniziale, prendi appunti, oppure scrivi d'istinto?
Fabrizio Kintaro: Tendo a scrivere una trama base, e poi sviluppo i personaggi che faccio ruotare all' interno della storia. Il modo di parlare, quello di vestire. Le manie di ognuno di loro. Subito dopo, inizio a scrivere di getto.
Writer Officina: In questo periodo stai scrivendo un nuovo libro? È dello stesso genere di quello che hai già pubblicato, oppure un'idea completamente diversa?
Fabrizio Kintaro: Sto già scrivendo una nuova serie di racconti, che riprendono gli sviluppi nelle vite dei personaggi di “Sognando la Califogna”. Incontreremo vecchi amori e ne scopriremo di nuovi. Di più non posso dire. No spoiler.
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