In
passato, il Self Publishing è stato
il sogno nascosto di ogni autore che, allo stesso
tempo, lo considerava un ripiego. Se da un lato poteva
essere finalmente la soluzione ai propri sogni artistici,
dall'altro aveva il retrogusto di un accomodamento
fatto in casa, un piacere derivante da una sorta di
onanismo disperato, atto a certificare la proprie
capacità senza la necessità di un partner,
identificato nella figura di un Editore.
Una delle prima piattaforme online di "stampa
on demand" è stata Lulu.com a cui
ne sono ben presto seguite altre, fino all'arrivo
sul mercato di Amazon, che con la sua potenza
di distribuzione ha pressoché sbaragliato il
mercato. Ma non è mia intenzione fare paragoni
tra le diverse opportunità, pur scegliendo
di prendere in considerazione la risorsa KDP
semplicemente perchè è quella che conosco
meglio.
Amazon KDP ha pro e contro, perché
la perfezione non esiste da nessuna parte, ma quali
sono esattamente?
Tra i pregi c'è certamente la distribuzione
pressoché mondiale della nostra opera, in tempi
assolutamente rapidi. Se oggi caricassi sul server
il file del mio nuovo libro, tra un paio di giorni
sarà in vendita e, dopo 48 ore da quell'istante,
verrà probabimente consegnato tra le mie mani,
o in quelle di altri lettori. Le vendite sono visibili
in tempo pressoché reale e lo stesso vale per
i guadagni che possono raggiungere anche il 60% del
prezzo di copertina. Un altro modo per avere dei profitti
è quello di aderire a Kindle Select,
così da mettere a disposizione il proprio libro
ai milioni di lettori che hanno acquistato il pacchetto
Kindle Unlimited. In questo modo, ogni pagina
letta sarà pagata circa 0,004 Euro. Sembra
una cifra irrisoria, ma 10.000 pagine lette equivalgono
a 40 Euro e non è così difficile raggiungere
questi numeri, tenendo conto della moltitudine di
lettori che usano Amazon. E tutto questo a
costo zero, perché non ci sono costi visibili
e tantomeno nascosti. Non ci sono obblighi di acquisto
o di vendita e potremo gestire personamente i prezzi
di copertina, adattandoli al mercato in ogni momento.
Di contro, le nostre opere non saranno presenti nel
circuito delle librerie tradizionali e potranno essere
acquistate esclusivamente online. Questo potrebbe
rivelarsi un problema per chi è avvezzo a organizzare
le presentazioni in luoghi fisici ma, volendo guardar
bene, esiste una soluzione. Come vi spiegavo prima,
dal pannello di controllo di Amazon KDP è
possibile variare il prezzo a nostro piacimento, ovviamente
rispettando le proporzioni dei costi e dei ricavi.
Prendiamo come esempio un libro che ha dei costi di
stampa di 5 Euro e che viene venduto normalmente a
10. Potremmo abbassare questo prezzo a 7 Euro per
il tempo necessario che la libreria (o il locale dove
effettueremo la presentazione) ne acquisti un certo
numero, per poi rimetterlo subito come prima. A questo
punto la divisione del guadagno è assicurata,
senza creare complicazioni di natura economica e legale.
Ovviamente sarà nostro compito rilevare le
copie che eventuamente resteranno invendute, ma sicuramente
troveremo un modo per ricollocarle.
Ora però cerchiamo di capire in pratica come
procedere per pubblicare il nostro libro. Prima di
ogni altra cosa, occorre scaricare il file di esempio
da questa pagina.
In questo modo potremmo farci un'idea
precisa dei vari formati, tenendo presente che il
più utilizzato è il 6" x 9"
che equivale al layout di un libro da 15,24 x 22,86
cm, compresa smarginatura. Utilizzando la versione
con esempi, è possibile vedere fisicamente
dove va inserito il testo con un semplice copia/incolla
da Word o da un programma similare. Dopo qualche esperimento,
il lavoro sembrerà meno difficile di ciò
che sembra.
Una volta preparato il file di testo,
potremmo già essere alla fine del lavoro, ma
a questo punto occorre registrarsi in Amazon
KDP e saranno ritenuti validi l'username
e la password che utilizziamo per acquistare sulla
piattaforma. A parte l'inserimento dei dati personali,
viene richiesto un IBAN bancario dove vi verranno
accreditati i pagamenti. Personalmente ho scelto di
non utilizzare il conto corrente della mia Banca,
optando invece per Hype,
una Carta di Credito completamente gratuita, che possiede
anche un IBAN. La versione base non ha costi e può
essere utilizzata in tutta Europa e Stati Uniti. È
possibile anche il prelievo senza ricarichi in tutti
gli sportelli bancari (anche in quelli italiani).
Si richiede direttamente online.
Terminata la registrazione sulla piattaforma
di Amazon, non ci resterà che caricare
il file del nostro libro, indicando il Titolo, l'Autore
e il Genere, con anche una sinossi che sarà
visibie ai possibili compratori. Se decidiamo di scegliere
una delle copertine gratuite che ci verranno proposte,
il nostro lavoro si limiterà a determinare
soltanto il prezzo di vendita. Se invece desideriamo
utilizzare una nostra copertina personalizzata, dobbiamo
avere qualche esperienza di grafica e preparare un
file che abbia le dimensioni richieste. Un esempio
pratico, valido per il formato 6x9 lo potete scaricare
qui sotto.
Vi verrà anche chiesto se volete
aderire a Kindle Select e, specialmente per
chi è alle prime esperienze, può essere
utile per farsi conoscere. Anche il numero delle pagine
lette è disponibile nel Pannello di Gestione.
In questo modo potrete anche effettuare una distribuzione
gratuita del formato ebook per un totale di 5 giorni,
anche non consecutivi. È un'offerta da valutare
per scalare le classifiche e aumentare in fretta la
visibilità iniziale. Ovviamente, dopo questa
fase, Writer Officina sarà ben felice
di accogliere i vostri estratti per aiutarvi a farvi
conoscere gratuitamente nel mare infinito della rete.
Ulteriori informazioni sulla pubblicazione
in Self su Amazon KDP le trovate su questo articolo
Dopo questa lunga, ma doverosa premessa,
credo sia utile sfatare la scarsa reputazione dei
libri pubblicati in self. Di solito sono le categorie
tradizionali dell'editoria a criticare questa scelta,
ovviamente perché vengono completamente escluse
da ogni forma di compartecipazione dei possibili ricavi.
Spesso però sono le stesse case editrici che
affidano proprio ad Amazon la stampa e la distribuzione
delle vostre opere, offrendo in cambio il lavoro di
editing e di grafica. A mio parere credo che occorra
valutare ogni possibilità con attenzione, cercando
di comprendere quali sono le nostre reali capacità
tecniche. Se riteniamo di non essere in grado di impegnarci
nei compiti elencati in questo articolo, e non conosciamo
nessuno che possa aiutarci, la strada è irrimediabilmente
segnata. In caso contrario, potremo diventare a tutti
gli effetti Editori di noi stessi e acquisire un'esperienza
che sarà determinante negli anni a venire.
Ritengo che sia logico ipotizzare un mercato online
che crescerà a dismisura nei prossimi anni,
ed essere pronti fin da ora a metterci in gioco, potrebbe
essere un grande vantaggio, ma non posso certo essere
io consigliarvi quale strada seguire.
La discussione che invece mi sta davvero a cuore
riguarda la qualità dei libri pubblicati in
self, specialmente quando qualcuno li definisce "spazzatura".
La spazzatura è un prodotto tipico del consumismo
e può essere prodotta in molti modi, anche
con l'editoria a pagamento e, per assurdo, dietro
compenso. Certo, la mancanza di un filtro alla base
della pubblicazione può immettere sul mercato
dei testi discutibili, ma chi può davvero ergersi
a giudice imparziale? La critica, come ben sappiamo,
è spesso pilotata da interessi personali e
non può certo arrivare da chi viene penalizzato
in prima persona da questa scelta. E allora perché
non lasciare ai lettori la decisione da prendere?
Perché sparare nel mucchio senza aver colto
il dettaglio? La scrittura è un'arte emotiva,
strettamente personale, e chiunque di noi deve avere
la libertà di esercitarla. Sarà il mercato
a decidere, non quello costituito da amici e parenti,
ma da chi non si lascia incantare da un marchio impresso
sopra una scatola, e invece ne apprezza il contenuto.
Abel Wakaam
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