Licia
Troisi è nata a Roma, nel quartiere di
Ostia, nel 1980, il suo nome anagrafico è "Felicia"
ma l'ha sempre abbreviato in "Licia". dopo
aver frequentato il Liceo Classico Statale Immanuel
Kant di Roma, si è laureata in fisica presso
l'Università degli Studi di Tor Vergata: lo
ha fatto con indirizzo astrofisico e una tesi sulle
galassie nane. Il 28 novembre 2012 le è stato
conferito il dottorato in astronomia.
Si è ben presto interessata al genere fantasy
e ai fumetti manga. A 21 anni ha cominciato a scrivere
la saga delle Cronache del Mondo Emerso che
arriverà nelle librerie di tutt'Italia.
Ben presto si è rivelata una delle autrici
più brave e prolifiche del genere Fantasy,
con un'incredibile produzione che cerco di riassumere
senza commettere errori.
La Saga del Dominio
La saga si arricchisce di un nuovo avvincente capitolo
dove si mescolano sconfinata fantasia e inesauribile
avventura. Ora Myra, iconica eroina conosciuta nel
primo romanzo, si avventura in un mondo in cui convivono
magia e sangue, lealtà e tradimento alla ricerca
di quella verità che possa placare la sua sete
di giustizia e condurla al compimento del suo destino.
Le lame di Myra (Mondadori, 2016)
Il fuoco di Acrab (Mondadori, 2017)
Lisola del santuario (Mondadori, 2018)
Dove va a finire il cielo
Tutto è cominciato quando avevo undici anni,
con un documentario sulla vita e il lavoro di Stephen
Hawking. Ricordo ancora la sensazione di meraviglia
e di inquietudine nello scoprire che domande come
è nato prima il tempo o lUniverso? E
quale sarà il loro destino? non riguardavano
solo la filosofia, ma anche la fisica.
Dove va a finire il cielo (Mondadori, 2015)
I regni di Nashira
Nashira è un mondo misterioso in cui lelemento
più prezioso è laria: è
sempre più scarsa, e solo i giganteschi alberi
che ricoprono Talaria, il suo regno più esteso,
sono in grado di produrla. Ma laria tende a
disperdersi in fretta
Il sogno di Talitha (Mondadori, 2011)
Le spade dei ribelli (Mondadori, 2012)
Il sacrificio (Mondadori, 2013)
Il destino di Cetus (Mondadori, 2015)
Nascita di un ribelle (Mondadori, 2012)
Il Mondo Emerso
Secoli fa il Mondo Emerso apparteneva agli Elfi, creature
purissime che vivevano in armonia con la natura. Purtroppo,
luomo e gli gnomi posero fine alla loro vita
pacifica
Cronache del Mondo Emerso
Nihal della terra del vento (Mondadori, 2004)
La missione di Sennar (Mondadori, 2004)
Il talismano del potere (Mondadori, 2005)
Le storie perdute (Mondadori, 2014)
Cronache del Mondo Emerso La Trilogia (Mondadori,
2006)
Cronache del Mondo Emerso La saga completa
(Mondadori, 2016)
LE GUERRE DEL MONDO EMERSO
La setta degli assassini (Mondadori, 2006)
Le due guerriere (Mondadori, 2007)
Un nuovo regno (Mondadori, 2007)
Le Guerre del Mondo Emerso La Trilogia (Mondadori,
2009)
Le Guerre del Mondo Emerso Guerrieri e Creature
(Mondadori, 2010)
LE LEGGENDE DEL MONDO EMERSO
Il destino di Adhara (Mondadori, 2008)
Figlia del sangue (Mondadori, 2009)
Gli ultimi eroi (Mondadori, 2010)
La Trilogia completa (Mondadori, 2012)
LE CREATURE DEL MONDO EMERSO
Le creature del Mondo Emerso (Mondadori, 2008)
La ragazza Drago
Una pentalogia che ha appassionato anche i lettori
più giovani. Gli spiriti di alcuni draghi vissuti
in epoche remote sopravvivono nellanimo di alcuni
ragazzi umani: i Draconiani.
Leredità di Thuban (Mondadori, 2008)
Lalbero di Idhunn (Mondadori, 2009)
La clessidra di Aldibah (Mondadori, 2010)
I gemelli di Kuma (Mondadori, 2011)
Lultima battaglia (Mondadori, 2012)
La prima trilogia (Mondadori, 2013)
Lo scontro finale (Mondadori, 2014)
Pandora
Da unautrice di culto, una nuova saga urban
fantasy, che ci farà scoprire un volto sorprendente
di una città affascinante come Roma, con uneroina
forte e anticonformista decisa a sfidare gli stereotipi
e i ruoli di genere.
Pandora (Mondadori, 2014)
Pandora Il risveglio di Samael (Mondadori,
2016)
I dannati di Malva
Malva, la scintillante città di vetro e metallo,
circondata dalla foresta. E laggiù, scavata
nella terra, laltra città oscura e bestiale.
Sopra gli umani, sotto i loro schiavi.
I Dannati di Malva (Edizioni Ambiente, 2008; Mondadori,
2011)
I suo ultimo lbro è stato per tutti una sorpresa:
La sfrontata bellezza del Cosmo.
Un
viaggio tra i misteri dellUniverso attraverso
le immagini dellinvisibile.
Il lavoro dellastronomo è quello di osservare.
Che usi gli occhi, un telescopio o che capti i raggi
gamma emessi dai corpi celesti, ciò che ottiene
sono sempre immagini da studiare. Tra queste alcune
hanno fatto la storia dellastronomia altre anche
quella della società e del costume. Sono diventate
iconiche, le conosciamo tutti anche se spesso non
ne capiamo il significato. E in La sfrontata bellezza
del cosmo Licia Troisi ci accompagna in un viaggio
proprio tra queste immagini: le più famose,
le più belle o più semplicemente quelle
che hanno colpito di più la nostra fantasia.
Ci svela cosa raccontano, quali straordinarie scoperte
o misteri racchiudono. Ricostruendo così anche
il nostro rapporto di sconfinata curiosità
e fascinazione verso linfinito nel quale siamo
immersi. Perché dagli oggetti più vicini
a quelli più lontani viviamo in un luogo intriso
di misteriosa bellezza che non ha mai smesso di affascinarci
e sul quale non abbiamo mai cessato di interrogarci.
Nei secoli sono cambiati i mezzi con cui abbiamo cercato
di capire, ma le domande e il mistero per la sfrontata
bellezza del cosmo restano intatti.
Abel Wakaam: Ciao Licia, sei considerata senza
ombra di dubbio la più prolifica e brava scrittrice
italiana del genere Fantasy. Quanto è stato
difficile emergere in questo settore sotto l'ombra
pesante di Tolkien?
Licia Troisi: In verità sono stata
fortunata, perché mi sono affacciata a questo
mondo al momento giusto; quando sono stata pubblicata,
nel 2004, cera un crescente interesse nei confronti
del fantasy, dovuto al fatto che negli anni precedenti
erano usciti i primi film di Harry Potter e Il Signore
degli Anelli, quindi il genere iniziava a farsi conoscere
anche a un pubblico più vasto, non composto
da soli appassionati. Poi, le critiche che mi sono
state mosse quando ho iniziato quasi mai hanno avuto
a che fare con Tolkien, la cui eredità, in
qualche modo, abbiamo tutti digerito e accettato quando
abbiamo deciso di scrivere fantasy.
Abel Wakaam: All'inizio della tua carriera,
e nonostante il grande successo di pubblico, un giornalista
aveva criticato la giovane età in cui avevi
pubblicato il primo libro, soprattutto per non aver
fatto la dovuta "gavetta". Ma al di là
di queste polemiche puerili, a cui hai risposto con
milioni di copie vendute, puoi raccontarci come sei
riuscita ad arrivare al tuo primo editore?
Licia Troisi: Anche qui, sono stata fortunata,
se la confronto con quella dello scrittore medio.
Ho proposto il manoscritto a due case editrici, la
Mondadori e una piccola casa editrice romana a pagamento
(io allepoca non conoscevo la differenza tra
editoria seria ed editoria a pagamento). Avevo anche
sbagliato editor Mondadori cui spedire il libro, ma
la persona in questione fu così gentile da
passarlo a Sandrone Dazieri, che allepoca si
occupava di genere nella casa editrice. A circa quattro
mesi dalla spedizione del manoscritto, Sandrone mi
ha chiamata dicendomi che la casa editrice era interessata
a pubblicarmi, e da lì è cominciato
tutto.
Abel Wakaam: Hai dato vita a diverse saghe,
scritte anche in contemporanea, a riprova della tua
grande fantasia e creatività. Come riesci a
trasmigrare da una storia all'altra, senza sconfinare
tra le terre di cui racconti?
Licia Troisi: Raramente scrivo davvero contemporaneamente
due saghe diverse, o almeno mai in prima stesura,
che è la parte più creativa e che mi
richiede più aderenza alla storia. Piuttosto,
può capitare che finisca un editing mentre
inizio a buttare giù le idee o anche i primi
capitoli di una nuova storia. Così non ho particolari
problemi a evitare di confondermi, perché si
tratta di due lavori completamente diversi: da un
lato devo concentrarmi sulla correzione, quindi sugli
snodi di trama, soprattutto, e sullo stile. Dallaltro,
sto costruendo un nuovo mondo e dei nuovi personaggi.
In genere, facendo così, riesco a non confondermi.
Inoltre, fin qui ho sempre alternato: high fantasy
e fantastico in senso più lato, ambientato
spesso nel nostro mondo. Si tratta di due sottogeneri
diversi, e questo mi aiuta a tener separati i due
lavori.
Abel Wakaam: Solitamente, nel genere fantasy
occorre accompagnare il lettore con una mappa, che
ha il compito di condurlo nella "geografia"
di quel mondo in cui si svolge la storia. Ti ispiri
a una reale rappresentazione grafica, oppure è
presente soltanto nella tua testa?
Licia Troisi: No, devo sempre disegnarla.
Il riferimento sono in genere le mappe antiche, alle
quali mi ispiro per stile e simbologia, anche se ormai
ne ho sviluppata una mia
Abel Wakaam: C'è ancora spazio oggi
nel mercato per la letteratura fantasy?
Licia Troisi: Spero francamente di sì!
Di sicuro, in Italia il fantasy si è molto
affermato come letteratura per ragazzi, e dunque credo
che, sotto questo punto di vista, sia un fenomeno
destinato a durare. Ho qualche dubbio in più
per le incarnazioni televisive e cinematografiche,
dove mi sembra che lepoca doro dei prodotti
fantasy sia un po passata.
Abel Wakaam: Qual è il tuo romanzo
a cui sei particolarmenre affezionata?
Licia Troisi: Sicuramente le Cronache del
Mondo Emerso, perché hanno dato inizio
a tutto. Poi, sono sempre molto legata allultimo
libro che ho scritto, perché è quello
che sento più vicino sia per stile che per
tematiche. Al di fuori di queste due categorie, in
questo periodo sono molto affezionata al mio progetto
per più giovani, che unisce la narrativa e
il fumetto, I Casi Impossibili di Zoe e Lu,
con le illustrazioni di Ilaria Palleschi. Mi diverte
sempre molto scrivere questa saga, e mi sembra una
delle mie opere meglio riuscite.
Abel Wakaam: Esserti laureata in fisica, con
anche un indirizzo in astrofisica e una tesi sulle
galassie nane, ti ha in qualche modo aiutata a scrivere
fantasy?
Licia Troisi: Sì, perché la
scienza fa comunque profondamente parte di me, e dunque
emerge in tantissime cose che faccio. In qualche modo,
mi ha dato una forma mentis che può essere
applicata in tanti campi diversi. Quel che uso anche
nella narrativa, e che credo mi venga dalla formazione
scientifica, sono una certa disciplina e un certo
ordine: faccio tantissimi schemi prima di scrivere,
cerco di scrivere tutti i giorni e un certo numero
di pagine al giorno.
Abel Wakaam: Il tuo ultimo libro tratta invece
un genere completamente diverso. Hai smesso di camminare
nel Mondo Emerso per inseguire un punto luminoso nella
parte più oscura del cielo?
Licia Troisi: In realtà la dimensione
divulgativa ha sempre fatto parte di me, e ho sempre
cercato di ritagliarmi uno spazio per praticarla.
Lambizione sarebbe quella di farla diventare
unattività parallela alla narrativa,
perché mi piace davvero molto; spero di riuscirci
nei prossimi anni.
Abel Wakaam: Ne La sfrontata bellezza del
Cosmo ci sono quattordici immagini che rappresentano
quattordici istanti della storia della ricerca astronomica
e che ci hanno fatto conoscere l'universo in cui galleggiamo
dal momento del Big Bang. Dal dipinto di Giotto che
ha raffigurato per primo la stella cometa, fino alle
fotografie scattate dai più potenti telescopi.
È davvero così sfrontata la bellezza
del cosmo?
Licia Troisi: Certo, perché esiste
oltre noi, nonostante noi. In qualche modo è
una bellezza incurante di tutto ciò che ci
accade, qui sulla Terra, e per questo ci permette
di rimettere in prospettiva le nostre gioie e le nostre
tragedie. Nei primi tempi del lockdown, a causa della
marcata diminuzione del traffico, il cielo notturno
a casa mia era più limpido, e la sera si godeva
la vista di un Venere assolutamente spettacolare.
Ecco, il fatto che il cielo fosse così bello,
nonostante stessimo attraversando un periodo così
brutto, mi sembrava al tempo stesso spaventoso e bellissimo.
Cera un cosmo infinito, là fuori, che
se ne fregava della pandemia; per certi versi, era
consolante. A un certo punto pensai che ci avrebbe
fatto bene se avessimo spento per una sera tutte le
luci, e per unora avessimo goduto, dai balconi
delle nostre case, dello spettacolo del cielo notturno.
Secondo me ci avrebbe aiutati. Ecco, in questo senso
la bellezza del cosmo è sfrontata.
Abel Wakaam: Che consiglio ti senti di dare
a chi comincia adesso a percorrere la tortuosa strada
della scrittura?
Licia Troisi: Il primo è davvero banale,
ma lesperienza mi dice che è necessario:
bisogna leggere molto, e leggere di qualsiasi genere,
non solo quello che si vuole praticare. Consiglio
poi di concentrarsi soprattutto sul bisogno e il piacere
della scrittura. Tante persone sono concentrate solo
sulla pubblicazione, e perdono di vista il punto principale
della scrittura: che deve esserci una ragione per
cui si sta raccontando una storia, e proprio quella,
che devessere un bisogno e per certi versi anche
un piacere.
Abel Wakaam
© Writer Officina
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