"Non
ha importanza la firma sotto un titolo famoso, ma
la consapevolezza di aver partorito la trama di quel
libro in una notte senza luna, quando persino i fantasmi
non potevano accorgersi del nostro lavoro"
È questa la frase che più mi ha colpito
dell'intera intervista, perché riassume un
concetto interiore di possesso che va oltre ogni considerazione
filosofica.
Erano molti anni che mi crogiolavo nella speranza
di riuscire a intervistare un vero GhostWriter e volevo
lui, lui e nessun altro. Venire a sapere della sua
esistenza è stato un caso fortuito che per
ovvi motivi non posso rivelare, e ovviamente mi ha
sempre sbattuto in faccia tutte le porte, forse perché
non era il momento, oppure semplicemente perché
non si fidava di me.
Alla fine è arrivato il benestare direttamente
dal suo procuratore, titolare di un famoso Studio
Legale, che mi ha fatto firmare un documento di riservatezza,
inoppugnabile sotto tutti i punti di vista. Ed è
buffo realizzare che l'intera intervista viene svolta
attraverso una mail temporanea, come se fossi invischiato
in chissà quale forma di guerra fredda.
.:.
Abel Wakaam: ciao "innominato" posso
chiederti qual è il tuo vero nome?
GhostWriter: Questa è tra le domande
che ti eri impegnato a non rivolgermi (lol), ma da
te mi aspetto anche di peggio.
Abel Wakaam: Come posso sapere che non mi
stai prendendo in giro? Come posso essere sicuro che
dietro questa mail temporanea non ci sia l'avvocato
stesso... oppure suo figlio o qualche buontempone
che si diverte alle mie spalle.
GhostWriter: Intanto chiamami Exspiravit
e superiamo il primo scoglio. Riguardo alla seconda
questione, conosci già la risposta che concerne
la mia attendibilità.
Abel Wakaam: Già... non potendo avere
informazioni dirette su di te, devo basarmi sul fatto
che chi ti rappresenta è un procuratore/avvocato
di altissimo livello. Un professionista che pochi
scrittori normali potrebbero permettersi.
Exspiravit: - Giusto! Questo è il primo
e unico indizio che ti ha condotto fino a me. Adesso
possiamo cominciare?
Abel Wakaam: Il secondo indizio è che
rispondi alle mie mail solo in tarda notte, quindi
presumo che tu non viva in Italia. Sei maschio o femmina?
Exspiravit: Sono entrambi sessi. Maschio quando
scrivo parti maschili e femmina per quelle in cui
la protagonista è una donna. In realtà
devi considermi con una duplice entità perché
siamo una coppia.
Abel Wakaam: Wow! Due GhostWriter al prezzo
di uno! Ma tra di voi vi conoscete o comunicate solo
di notte con una mail temporanea?
Exspiravit: Siamo una coppia, quindi viviamo
insieme 24 ore su 24.
Abel Wakaam: Discutete spesso?
Exspiravit: Lo facciamo soltanto nei libri.
Nella vita di tutti i giorni siamo consapevoli che
ognuno ha la necessità dei propri spazi. E
stiamo insieme da tanti anni.
.:.
Abel Wakaam: Terminati i preliminari di rito,
puoi raccontarmi come hai cominciato?
Exspiravit: Ero un giovane sceneggiatore di
successo. Scrivevo per una grande casa di produzione
e il mio compito era quello di realizzare le trame
di uno dei protagonisti principali di una nota serie
televisiva. La sfortuna volle che questo attore pretese
un lauto aumento di stipendio e i produttori mi chiesero
di farlo morire. Era la decisione più stupida
che potessero prendere e mi impuntai a tal punto da
arrivare a uno scontro frontale. Andò a finire
che il protagonista accettò un misero adeguamento
di contratto e a finire nel cimitero degli sceneggiatori
fui io.
Abel Wakaam: Considerato i tuoi trascorsi,
non credo che fosse così difficile per te trovare
un nuovo impiego. Ti sei pentito?
Exspiravit: Col senno di poi avrei potuto
scrivere un episodio in cui il protagonista sparisse
per un certo tempo, ma ero giovane e bizzoso, pieno
di boria e troppo stupido per tornare sui miei passi.
Il mio scontro verbale coi produttori fu esageratamente
offensivo e mi fecero terra bruciata tutto intorno.
Così presi la decisione di lavorare dietro
le quinte. Scelsi un nome di comodo e proposi i miei
testi senza più apparire fisicamente. Nel tempo
la mia arte è stata apprezzata e ho continuato
a scrivere nell'ombra.
Abel Wakaam: Quindi sei passato dalle sceneggiature
ai romanzi?
Exspiravit: La donna che poi divenne mia moglie
era una scrittrice molto preparara e fantasiosa, ma
poco incline a credere in se stessa. Odiava ogni forma
di competizione ed era totalmente restia ad apparire
in pubblico. Insieme costituimmo una società
che poteva fornire qualsiasi forma di testo a chiunque
ne avesse bisogno, e il nostro connubio continua ancora
con un discreto successo ancora oggi.
Abel Wakaam: All'inizio però non potevate
contare su una cortina di ferro che vi mettesse al
sicuro dalle indiscrezioni.
Exspiravit: Per motivi che non posso spiegarti
nei dettagli, ci affidammo al padre dell'attuale procuratore
e questa fu certamente una decisione vincente.
Abel Wakaam: Non vi dà fastidio che
i vostri testi abbiano successo sotto un altro nome?
Exspiravit: Sarebbe come invidiare i propri
figli. Noi sappiamo che sono nostri fin dentro l'anima,
anche se li abbiamo "lasciati andare". Non
ha importanza la firma sotto un titolo famoso, ma
la consapevolezza di aver partorito la trama di quel
libro in una notte senza luna, quando persino i fantasmi
non potevano accorgersi del nostro lavoro
Abel Wakaam: Mi ricordano quei figli che vengono
abbandonati sul sagrato di una chiesa però.
Exspiravit: Abbiamo la convinzione di averli
lasciati in buone mani, probabimente migliori delle
nostre.
Abel Wakaam: Quindi voi ricevete una richiesta
specifica e riconsegnate un testo fatto e finito,
perfetto in ogni dettaglio e pronto da mandare in
stampa?
Exspiravit: No, affatto! Sarebbe un grande
errore, anzi un madornale errore! Noi produciamo un
testo dalla trama perfetta, ma volutamente non editato
per dare credibilità all'autore che lo proporrà
vergine al suo editore.
Abel Wakaam: E come vi paga? Lo fa prima,
lo fa dopo oppure a lavori in corso? E quanto vi paga?
Exspiravit: Non vendiamo nulla direttamente.
La transazione finanziaria avviene attraverso il procuratore
prima di cominciare il lavoro. Questo serve a tranquillizzare
il cliente su eventuali fughe di notizie. Se il flusso
di denaro non è riconducibile a noi, nessuno
potrà vantare il diritto di proprietà...
se non l'autore che lo ha firmato.
Abel Wakaam: Non vi fidate di voi stessi?
Exspiravit: Non ci fidiamo dei giornalisti
impiccioni che indagano sui conti correnti, come è
successo in Italia nel caso di Elena Ferrante e Anita
Raja, dopo le indiscrezioni emerse seguendo il flusso
dei pagamenti.
Abel Wakaam: Che tipo di rapporto avete con
la vostra arte? Ci sono generi che preferite e altri
che proprio non sopportate?
Exspiravit: Potrei risponderti che si tratta
soltanto di lavoro, ma mentirei. Entrambi ci immergiamo
totalmente nella trama che stiamo raccontando e ne
diventiamo parte essenziale, vivendone gli aspetti
più felici o dolorosi. Scriviamo di tutto,
con una preferenza verso i romanzi che hanno risvolti
storici e portano alla luce un vissuto profondo. Quando
acquisiamo una commessa, la prima cosa che facciamo
è quella di andare nella nostra casa che si
affaccia sul mare. Ormai è una tradizione consolidata.
Passeggiamo lungo la spiaggia e troviamo sempre un
nuovo filo conduttore per la storia.
Abel Wakaam: C'è qualcosa nei vostri
libri che potrebbe ricondurre a voi?
Exspiravit: In tutti i testi di nostra produzione
c'è una pagina perfetta con alcune frasi che
nessun editor si sognerebbe mai di correggere o cambiare.
Il nostro marchio sono una serie di parole che vengono
riportare in tutti i romanzi nel medesimo modo. Una
specie di traccia indelebile che li lega a noi in
modo indissolubile. È una piccola soddisfazione
che per noi ha un valore immenso. Appena un nuovo
libro viene messo in vendita, corriamo a comprarlo
per vedere se, anche questa volta, è rimasta
intatta, stampata nel tempo come se fosse la nostra
firma segreta.
Abel Wakaam: Avete collaboratori esterni o
qualcuno che vi aggiorna periodicamente di ciò
che accade nel mondo, oppure siete richiusi in un
universo parallelo che vi siete creati su misura?
Exspiravit: Nostra figlia si occupa della
tecnologia, dei Social Network e di tutto quello che
riguarda la letteratura disponibile online. A volte
peschiamo dei buoni testi tra gli autori più
giovani e interessanti. Facciamo loro una proposta
e li acquisiamo a un prezzo conveniente anche per
loro.
Abel Wakaam: Potreste trovare qualcosa di
interessante anche in Writer Officina.
Exspiravit: Il buono, in letteratura, lo si
trova ovunque, anche nei luoghi più impensati.
Per riconoscerlo, bisogna saper guardare nel buio
per apprezzare la luce.
Abel Wakaam: Non vi siete mai pentiti di questa
scelta? Non avete mai pensato, a un certo punto della
vostra vita, di confessare a un tipo come me tutti
i peccati che avete commesso?
Exspiravit: Questa tentazione ci investe ogni
volta che leggiamo qualche intervista in cui il padre
adottivo del "nostri figli" si proclama
come miglior padre del mondo. Ecco, in quel momento
vorremmo chiamare il giornale e raccontare la verità.
Poi però ragioniamo sulle conseguenze, andiamo
a camminare sulla spiaggia mano nella mano, e ci ridiamo
sopra.
Abel Wakaam
© Writer Officina
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